The Photo Solstice #4 – Le Giornate della Fotografia in Barbagia
Una selezione dei lavori fotografici dell’edizione 2021 in esposizione a Sa Caserma Betza a Gavoi.
Comunicato stampa
Nel cuore della Barbagia arriva The Photo Solstice, il progetto dedicato alla fotografia di Fondazione di Sardegna nell’ambito di AR/S Arte Condivisa in Sardegna a cura di Marco Delogu e organizzato in collaborazione con il Comune di Gavoi. Inaugurata nel 2018 nel Parco Nazionale dell’Asinara e giunta alla sua quarta edizione, si svolgerà dal 14 al 19 giugno a Gavoi, comune che ospiterà i workshop e i talk del programma 2022. I primi prevedono la partecipazione di 17 partecipanti (dalle oltre 200 domande pervenute, dato in crescita anno su anno) selezionati attraverso una open call terminata il 22 maggio. Si insedieranno insieme ai tutor e agli speaker in alloggi e spazi di studio diffusi per dialogare sui temi portanti della fotografia. Cuore dell’edizione di quest’anno saranno tre workshop tenuti rispettivamente da Marco Delogu, George Georgiou e Vanessa Winship, Jem Southam. I partecipanti selezionati verranno suddivisi nei tre distinti gruppi e lavoreranno ad un progetto collettivo contribuendo con le proprie individualità. Al termine dei tre giorni di workshop è prevista una presentazione e un momento di scambio tra i tre gruppi, che potranno così interfacciarsi e condividere le diverse esperienze. Per quanto riguarda i talk, invece, nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 giugno, sono previsti degli incontri a porte aperte a Gavoi (NU), con i tre tutor Marco Delogu, Jem Southam e Vanessa Winship, e gli ospiti Simon Baker, Silvio Pons e altri.
“The Photo Solstice è diventato uno degli appuntamenti motivo di grande soddisfazione per la Fondazione di Sardegna. Questo programma si inserisce nel più ampio progetto ARS / Arte condivisa in Sardegna, progetto con il quale la Fondazione di Sardegna promuove eventi culturali, produzioni originali e pubblicazioni anche in collaborazione con le istituzioni culturali della nostra regione.” Afferma Franco Carta, Responsabile gestione del Patrimonio per Fondazione di Sardegna e del progetto ARS.
L’edizione 2022 di The Photo Solstice ha avuto una prima anticipazione sabato 28 maggio con l’inaugurazione nei locali della Caserma Betza di Gavoi della mostra “Gavoi espone TPS#3” curata da Marco Delogu e risultante della collaborazione di AR/S con “Lakana_del mondo cittadini”. La mostra presenta i lavori fotografici portati avanti dai tre gruppi di partecipanti ai workshop dell’edizione 2021 di The Photo Solstice. Il programma di TPS#4 prosegue, quindi, con i workshop che inizieranno martedì 14 giugno e terminerà con i talk e gli incontri che si terranno a partire da venerdì 17 giugno a Gavoi.
“Siamo felici di dare continuità a questa iniziativa che ormai da qualche anno anima il nostro territorio e che lo sceglie anche per momenti di grande coinvolgimento come quello della mostra dei lavori fotografici dell’edizione del 2021 di The Photo Solstice. Questo segnala che a prescindere da dove ci si ritrova nell’isola se c’è buona sintonia tra proponenti e amministrazioni possono nascere cose molto belle – afferma Salvatore Lai, – Sindaco di Gavoi - Questa fase coincide con una ripartenza forte per Gavoi che nel giro di poche settimane ospiterà due grandi eventi: questa meravigliosa mostra, la quarta edizione di The Photo Solstice e il festival Isola delle Storie a luglio. Un particolare ringraziamento va a Franco Carta della Fondazione di Sardegna e a Marco Delogu per averci ancora una volta individuato come luogo per rappresentare questo lavoro straordinario.”
“La quarta edizione di The Photo Solstice conferma la concentrazione sul ‘lavoro sul campo’ – afferma Marco Delogu, Fotografo e Curatore – Abbiamo mantenuto l’idea forte, anno dopo anno, attraverso le varie ‘Commissioni Sardegna’ e il lavoro di molti partecipanti ai workshops di costruire una grande collezione basata sul rapporto tra autori molto identitari e il paesaggio e la popolazione della Sardegna. La mostra ‘Gavoi espone TPS#3’ ne è una testimonianza concreta e tangibile. Siamo curiosi di vedere dove ci porteranno i dialoghi e gli scambi di questa edizione 2022.”
Questa edizione riporta le date di TPS a quelle del solstizio d’estate e conferma la scelta di un distretto ad alta vocazione culturale come quello che vive intorno a Gavoi, un comune già noto per la sua vivacità e sensibilità ai temi del patrimonio culturale immateriale in genere e da sempre attivo nel creare momenti di disseminazione e contaminazione a caratura internazionale. Cuore dell’edizione di quest’anno saranno i tre laboratori nei quali saranno suddivisi i partecipanti. A loro spetterà il compito di coinvolgere, trasmettere, condividere e rendere fluida la struttura organizzativa dei workshop che, sebbene divisa, fornirà ampia possibilità di confronto, spunti e contaminazioni sia con gli altri partecipanti che con i responsabili del singolo laboratorio.
The Photo Solstice - i tutor e i laboratori
Marco Delogu, guiderà il workshop “I sentieri della transumanza” durante il quale saranno percorsi i sentieri dei pastori, un sentiero della transumanza, visitati ovili e incontrati pastori. Obiettivo del corso è quello di ritrarre la ritualità di un lavoro antichissimo che non è cambiato. Le fotografie descriveranno atmosfere del paesaggio e i protagonisti di questi paesaggi, appunto pecore e uomini. È un fotografo, curatore ed editore di fotografia. Da luglio 2015 è direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra. Ha fondato e diretto per quindici anni FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma ed il progetto Rome Commission. Nel 2006 ha anche fondato la casa editrice di fotografia contemporanea Punctum. Come fotografo la sua ricerca si è mossa dal ritratto delle comunità fino ad un percorso interiore sulla natura. I suoi ultimi lavori sono La Natura della Notte, Luce Attesa e Asinara.
George Georgiou e Vanessa Winship guideranno il workshop “The Path as a Destination”. Quando iniziamo un progetto, che sia esso basato sulla ricerca o pratico, iniziamo selezionando un’idea incorporata nel mondo. Questi progetti possono portare il peso di essere indagini su sé stessi, o di essere una visione più ampia del mondo – il clima politico e culturale del momento può spesso condurre un artista verso nuove scoperte e nessuno dei due esempi si esclude a vicenda. Quando si seleziona una base di progetto, è importante raccogliere e descrivere, riprendere, delineare e abbozzare le informazioni che formeranno il lavoro e considerare il modo migliore per formare e guidare una visione personale verso un risultato riuscito. George e Vanessa lavoreranno con i partecipanti per esaminare il loro processo, incoraggeranno e aiuteranno i partecipanti a considerare ciò che è di vera importanza per loro. L’obiettivo sarà quello di liberarsi dalla pressione di dover “fare delle belle foto” per cercare più liberamente il rapporto con il progetto. George Georgiou è un fotografo britannico nato a Londra. Il suo lavoro si concentra principalmente sulle complessità dell’individuo in rapporto con la comunità e lo spazio pubblico urbano. Ha prodotto 3 monografie: “Fault Line/Turkey/East/West” 2010, “Last Stop” 2015 e “Americans Parade” – selezionato in shortlist da Aperture/Paris Photo come miglior foto libro del 2019. Il suo lavoro è stato esposto in molte gallerie e musei a livello internazionale ed è stato inserito nella prestigiosa mostra “New Photography 2011″ al Museum of Modern Art di New York. Americans Parade è attualmente in mostra all’ICP di New York. Vanessa Winship (1960) nata e residente nel Regno Unito è un’autrice indipendente che lavora nel campo della fotografia documentaria contemporanea. È conosciuta sia per il suo stile di reportage di osservazione che per i suoi ritratti e paesaggi. Ha vissuto e lavorato a livello internazionale nel Regno Unito, Balcani, i paesi del Mar Nero e gli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive e personali a livello internazionale, tra cui Arles, Francia, 2008 e Fondazione Henri Cartier Bresson, Parigi2013. La sua prima grande mostra personale nel Regno Unito è stata alla Barbican Art Gallery, a Londra, nel 2018, esponendo al fianco di Dorothea Lange.
Jem Southam guiderà il workshop “Thinking Adventurously”. I partecipanti al workshop saranno invitati a riflettere sul potenziale e sulle limitazioni del mezzo fotografico nell’esplorare tematiche relative alla storia dei luoghi e al loro passato. Verranno analizzate pratiche visive di story-telling, e combinazioni virtuose di fotografia e testo, nel tentativo di rendere conto delle storie nascoste dei luoghi. Jem Southam, maestro della fotografia di paesaggio, invita a un “pensiero visivo avventuroso” (thinking adventurously), per esplorare il modo in cui il tempo e la storia sono incorporati in ogni fotografia. Il workshop prevede la collaborazione di Luca Nostri. Jem Southam, nato a Bristol nel 1950, è uno dei principali fotografi del Regno Unito. È famoso per la sua serie di fotografie di paesaggi a colori, iniziata negli anni ’70 e continuata fino ai giorni nostri. Il suo marchio di fabbrica è l’osservazione paziente dei cambiamenti in un unico luogo per molti mesi o anni. I soggetti di Southam sono prevalentemente situati nel sud-ovest dell’Inghilterra, dove vive e lavora. Osserva l’equilibrio tra la natura e l’intervento dell’uomo e traccia cicli di decadenza e rinnovamento. Il suo lavoro combina l’osservazione topografica con altri riferimenti: personali, culturali, politici, scientifici, letterari e psicologici. Il metodo di lavoro di Southam combina il predeterminato e l’intuitivo. Viste insieme, le sue serie suggeriscono la creazione di percorsi verso la risoluzione visiva e intellettuale. Southam è noto per il suo uso di fotocamere di grande formato; tuttavia, recentemente ha iniziato a esplorare le possibilità dei sistemi digitali, cosa che ha visto un cambiamento significativo e inaspettato nella sua pratica.
The Photo Solstice – i talk
Ai più classici appuntamenti quotidiani dei gruppi di lavoro abbiamo unito due serate di incontri a porte aperte ospitati negli spazi della Caserma Bezza di Gavoi che nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 giugno coinvolgeranno i tre tutor Marco Delogu, Jem Southam e Vanessa Winship, e gli ospiti Simon Baker, Silvio Pons e altri. Maggiori dettagli saranno pubblicati sui social di TPS nei prossimi giorni.