The Wall Project – 2nd Season
Dopo una pausa estiva trascorsa alla scoperta di nuovi nomi e talenti del panorama artistico contemporaneo, The Wall Project decide di riproporsi nelle stesse vesti e nella stessa casa, ma con un format espositivo rinnovato.
Comunicato stampa
Dopo una pausa estiva trascorsa alla scoperta di nuovi nomi e talenti del panorama artistico contemporaneo, The Wall Project decide di riproporsi nelle stesse vesti e nella stessa casa, ma con un format espositivo rinnovato.
Visto il successo della prima stagione, The Wall Project inaugura una nuova serie di mostre proseguendo una profonda ricerca sulle tendenze più attuali della disciplina pittorica in Italia ed estendendo l’attenzione anche alle fasi progettuali e preliminari di questo lavoro, come il disegno e lo studio su carta.
The Wall è un progetto espositivo curato da Federico Montagna, managing director di Artoday e digital curator, con Alessia Romano e Myriam Kuehne Rauner, che coinvolge i talenti emergenti dell’arte contemporanea internazionale. Una finestra dove gli artisti hanno la possibilità di esporre un’opera unica, inedita, che apparirà sul wall in galleria "Angelo della Pergola 1" a Milano. Un display nel mondo reale sul quale l’artista condivide con il pubblico le sue ultime ricerche, senza hashtag, anzi, lasciandone uno scritto sul muro.
Più che un muro quindi, un display analogico sopra il quale l’artista condivide e svela (come se fosse sulla bacheca del suo profilo Instagram) le sue ultime ricerche, pratiche ed espressioni del suo lavoro. Non un’immagine digitale però, passeggiera e impalpabile, ma vera e reale che l’artista condivide non con i suoi followers ma con un pubblico vero presente in sala. Senza hashtag, anzi, ne lascia lui uno scritto sul muro.
The Wall Project No. 7
#STEFANOPERRONE
Stefano Perrone (1985) è un artista italiano che lavora tra Monza (IT) e Londra (UK). Nel 2015 decide di lasciare il suo lavoro di art director per dedicarsi esclusivamente all’arte. Perrone è un pittore autodidatta che ha sviluppato un suo stile distintivo, che si concentra al confine tra astrattismo e figurativo. La sua opera è caratterizzata dall’uso del colore saturo e pieno e dall’utilizzo importante del gradiente, sperimentando potenti combinazioni cromatiche per rappresentare metafore che indagano la società contemporanea e la quotidianità, molto spesso dal tono fantastico e surrealista.
Perrone è stato recentemente selezionato e invitato da L21 gallery di Mallorca (SP) a partecipare al loro programma di residenza nel luglio 2019. Ha inoltre partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Tra le recenti mostre personali ricordiamo: ’Sympòsion’, Spazio Paestum (Paestum, IT, 2019), ‘Maschere in Villa’, Villa Litta (Milano, IT, 2018), prodotta da Melzi Fine Art, ‘Beneath and Beyond’, Palazzo Monti (Brescia, IT, 2017) e ‘VOID’, ‘Absolute’ art gallery (Lugano, CH, 2017). Tra le recenti collettive ricordiamo: ‘Depict the mask’, CGK gallery, (Copenhagen, DK, 2018), ‘Dinamica’, Alon Zakaim Fine Art, (London, UK, 2017) e ‘Meditation’, Systema Gallery (Osaka, JP, 2015).
In occasione di The Wall Project No. 7, l’artista Stefano Perrone presenterà una tela inedita realizzata dopo la sua ultima residenza alla galleria L21 di Mallorca, insieme ad una selezione di disegni e studi.
ARTODAY: da Instagram alle mostre
ARTODAY, realtà consolidata e riconosciuta online per la condivisione e il racconto dei migliori artisti emergenti internazionali, affianca alla pagina Instagram un nuovo sito esperienziale (www.artoday.it) e si “manifesta” offline iniziando ad organizzare una serie di mostre.
In poco più di un anno, sono oltre 150 gli artisti (da Londra a Taiwan, da vincitori di premi riconosciuti a veri e propri artisti emergenti) che sono entrati a far parte del progetto di Artoday. La loro partecipazione consiste nel pubblicare le proprie opere con un format editoriale semplice ed innovativo basato su un “trittico” (tre post al giorno), di un unico artista, dedicato al racconto della sua opera. Questo format pulito e curato, diventa in pochi mesi dal lancio un prodotto editoriale riconoscibile in un caleidoscopio psichedelico come Instagram. Artoday passa così da essere una pagina, come migliaia di altre, ad essere un punto di riferimento per gli addetti ai lavori: artisti, giornalisti, gallerie e galleristi hanno trovato, nel marchio di Artoday, un’impronta fresca e innovativa, diversa dalle altre. Guidata da un “art hunter” digitale giovanissimo diventa una piattaforma seguita da oltre 11.000 follower grazie alla quale inizia una fertile relazione con l’ecosistema dell’arte, che porta il progetto dalla rete al mondo reale, dalla pagina digitale al muro, dall’hashtag alla brand art experience.
Federico Montagna – Digital Curator
Giovane 23enne milanese, che durante il suo percorso all’Università IULM di Milano dove frequenta il corso di Laurea in Arte, Design e Spettacolo, decide di creare una pagina Instagram notando che qualcosa mancasse nel panorama artistico. Crea così una piattaforma che raccoglie le opere e le storie di artisti emergenti riconosciuti da critica e curatori internazionali. Un profilo Instagram senza la pretesa di fare numeri. Ma, nonostante questo, i numeri arrivano da soli: la pagina inizia ad essere seguita da veri appassionati di arte contemporanea e diventa in un anno una “curatela digitale”, internazionale (il 70% dell’utenza è straniera, il 40% dagli USA). La pagina diventa un vero e proprio luogo che colleziona opere in maniera selettiva, dove l’artista si racconta attraverso un post raccogliendo anche feedback da collezionisti, artisti e galleristi.
Dall’essere una piccola ricerca personale, la pagina diventa una vera professione. Nel frattempo Federico si laurea con una tesi su quello che sta piano piano diventando il suo lavoro: ARTODAY. Iniziando a lavorare con un team di 5 ragazzi appassionati d’arte, e diversi tra loro per competenze e studi, il progetto prende una marcia in più: la pagina Instagram passa i 10mila utenti, senza mai aver fatto pubblicità, lancia il sito e inizia ad organizzare mostre, sfruttando una delle aree più “cool” ed emergenti d’Europa, il quartiere Isola di Milano. Questo è il contesto in cui nasce The Wall Project.
Myriam Kühne-Rauner – Designer
Figlia di un designer tessile, Myriam è di nazionalità tedesca e scopre presto il suo amore per l’Italia e per l’Interior Design.
Dopo aver studiato giurisprudenza, occupa per molti anni un posto nel management per un fondo immobiliare internazionale a Milano. All’età di 43 anni realizza il suo sogno di occuparsi unicamente di Design, iscrivendosi all’Istituto Europeo di Design - IED di Milano. Subito dopo la laurea in Interior Design crea il suo marchio "m2kr" ed espone a novembre 2017 la sua prima collezione di oggetti di design che rispecchiano il concept di "Functional Aesthetics".
Lavora ed espone le sue opere nella Galleria "Angelo della Pergola 1" in Zona ISOLA a Milano. Un’ex autofficina che è stata trasformata, grazie a linee minimaliste e chiare, in showroom e galleria, dove ospita regolarmente anche esposizioni di designer di settori diversi.