Thinking about the future: at the edge of utopia
Proiezioni ed esplorazioni di possibili o impossibili futuri.
Comunicato stampa
13 - 15 dicembre 2024
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Thinking about the future: at the edge of utopia
Proiezioni ed esplorazioni di possibili o impossibili futuri
a cura di CAMPO24
con le opere di Melanie Bonajo, Jonathas de Andrade, Nina Fischer & Maroan El Sani, Mapa Teatro, Superflex, Young-jun Tak
e con la partecipazione di Falive
CAMPO24
Eva Adduci, Matheew Carrillo Marentes, Martino De Vincenti, Edoardo Durante, Francesca Franzone, Marta Ferrara, Gabriele Logiudice, Silvia Muffolini e Daniela Viesti
Thinking about the future: at the edge of utopia è il progetto finale di CAMPO24, corso di studi e pratiche curatoriali promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con il sostegno di Fondazione CRT.
Thinking about the future: at the edge of utopia si sviluppa mettendo in discussione la possibilità di immaginare e abitare futuri alternativi, attraverso una serie di opere video e performance. Questo progetto si interroga sul concetto di utopia nel nostro tempo, cercando di esplorare le tensioni tra il desiderio di evasione e il senso di impotenza che caratterizzano l'odierna condizione sociale e culturale: un tema che è emerso ed è stato collettivizzato dalle curatrici e dai curatori nel percorso condiviso assieme.
L'evento alterna momenti di riflessione individuale e solipsistica a momenti di confronto e discussione collettiva. La mostra è concepita come uno spazio in cui il pubblico può confrontarsi con le opere in modo intimo ma anche partecipativo, favorendo una molteplicità di visioni sul futuro possibile. Lo spazio principale ospita l’installazione di 10 sec. Thinking About the Future (1998-2005) di Nina Fischer e Maroan el Sani, cinque video d’artista che esplorano aspettative, speranze e timori sul futuro.
Il titolo della mostra nasce proprio dal lavoro di Nina Fischer e Maroan El Sani, la cui opera accompagna le proiezioni di altre opere video degli artisti Melanie Bonajo (When the body say Yes, 2022), Jonathas de Andrade (Olho da Rua, 2022), Mapa Teatro (Los Incontados, 2014-2021), Superflex (Working Life, 2013) e Young-jun Tak (Wish You a Lovely Sunday, 2021). Questi lavori, ambientati in contesti di conflitto e violenza, riflettono sul fare comunità e sulla possibilità di generare spazi di micro-resistenza e nuove prospettive utopiche.
Il progetto non si limita alle opere esposte, ma si arricchisce anche di un public programme. All’interno della Fondazione, verranno dedicati spazi a una performance del collettivo Falive e a un talk organizzato in collaborazione con l’associazione Acmos (Aggregazione, Coscientizzazione, MOvimentazione Sociale).
Venerdì 13 dicembre, il talk La fine dell’utopia? Azioni e prospettive per abitare la città attiverà un dialogo tra l’associazione torinese Acmos e Osservatorio Futura, che rifletteranno su come agire per un futuro più partecipativo e inclusivo. Il giorno successivo, sabato 14 dicembre, il collettivo Falive presenta la performance Improvvisazioni somatiche ed elettroacustiche, coinvolgendo performer selezionati tramite open call ed esplorando il concetto di dimensione espressiva personale e collettiva.
Il concetto di utopia sembra oggi messo alla prova. Viviamo in una società in cui la continua ricerca di novità ci rende incapaci di immaginare un futuro realmente nuovo. Le nuove generazioni sembrano aver perso il loro potenziale immaginifico, intrappolate in un presente continuo, in una condizione di crisi permanente che rende difficile visualizzare idee utopiche. È possibile, in questo contesto, continuare a parlare di futuro? È davvero giunta la fine delle utopie?
Programma:
Venerdì 13 dicembre, ore 18 - 20:30
Inaugurazione Thinking about the future: at the edge of utopia
ore 17:00
Talk La fine dell’utopia? Azioni e prospettive per abitare la città
Intervengono Diego Montemagno, presidente dell'associazione Acmos, e Francesca Disconzi e Federico Palumbo, fondatori di Osservatorio Futura
ore 18:00
Proiezione Los Incontados: un tríptico, Mapa Teatro
*Registrazione della performance teatrale presentata ad Atene durante Epidaurus Festival, parte del trittico Anatomia della Violenza in Colombia
Auditorium
Sabato 14 dicembre, ore 16:30
Performance Improvvisazioni somatiche ed elettroacustiche, Falive
ore 18
Proiezione Los Incontados: un tríptico, Mapa Teatro
*Registrazione della performance teatrale, presentata ad Atene durante Epidaurus Festival, parte del trittico Anatomia della Violenza in Colombia
Auditorium
Informazioni e contatti
Thinking about the future: at the edge of utopia sarà visitabile dal 13 al 15 dicembre 2024, dalle ore 12 alle ore 19 presso Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane, 16, 10141 Torino TO
Ringraziamenti e Colophon
Campo24 ringrazia sentitamente tuttə ə artistə in mostra e ə prestatorə: Melanie Bonajo, Jonathas de Andrade, Falive, Nina Fischer & Maroan el Sani, Mapa Teatro, Superflex, Young-jun Tak.
Si ringraziano in particolare: Acmos, AKINCI (Amsterdam), Arts Council Korea, Berlin Masters Foundation, Burger Collection, Center Stage, Fondazione In Between Art Film (Roma, IT), Galleria Capsule (Venezia, IT), Galleria Continua (San Gimignano, IT), Harris Museum & Art Gallery (Preston, UK), Mead Gallery (Coventry, UK), Mondrian Fund, Osservatorio Futura, Pasha Parts, VG Bild-Kunst.
La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie al supporto di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Fondazione CRT.
UN PROGETTO DI: CON IL CONTRIBUTO DI: IN COLLABORAZIONE CON: | |
Biografie
Melanie Bonajo è un’artista olandese e regista che esplora temi legati all'ambiente, alla spiritualità e alla tecnologia. Le sue opere, spesso provocatorie e riflessive, invitano a riconsiderare le strutture sociali e culturali che definiscono la nostra esistenza quotidiana.
Jonathas de Andrade è un artista brasiliano visivo le cui opere esplorano i temi della comunità, delle disuguaglianze sociali e delle dinamiche di potere. Il suo lavoro si caratterizza per un approccio critico e documentaristico.
Nina Fischer & Maroan el Sani sono un duo artistico noto per il suo approccio cinematografico e interesse per la politica, la memoria storica e le dinamiche urbane, esplorando come il passato e il futuro si intrecciano nel contesto contemporaneo.
Mapa Teatro sono un collettivo colombiano di artisti che unisce teatro, performance e video per esplorare le tensioni sociali e politiche, con un focus particolare sulla violenza e sulle sue implicazioni culturali e storiche.
Superflex sono un gruppo artistico danese che indaga i temi della globalizzazione, dell’economia e della politica, con una particolare attenzione alla creazione di alternative sociali e economiche attraverso il collettivismo.
Young-jun Tak è un artista sud coreano che utilizza il video come medium per esplorare la memoria, la società e la cultura. Le sue opere riflettono sull’interazione tra individuo e collettività, con uno sguardo critico sul presente.
Falive è un progetto multidisciplinare, nato dalla collaborazione di performer e musicisti di Padova e Vicenza. È un formato dinamico che, attraverso pratiche di improvvisazione, cerca di creare spazi di esplorazione all'intersezione tra sperimentazione musicale e performance.