Thomas Coccolini Haertl / Gio Ponti

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO KRYPTOS ARCHITETTURA ARTE DESIGN
via Panfilo Castaldi 26, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
05/04/2025

ore 17,30

Artisti
Gio Ponti, Thomas Ccccolini Haertl
Curatori
Alessia Locatelli
Generi
design, arte contemporanea, doppia personale

Mostra BIPERSONALE di Thomas Ccccolini Haertl e di alcuni arredi di Design di Giò Ponti in occasione del Design Week Milano 2025

Comunicato stampa

In occasione della Design Week milanese, l’evento OFF del Salone del Mobile, Lo Spazio Kryptos apre il 5 Aprile con la mostra fotografica personale di Thomas Coccolini Haertl, architetto e fotografo. Un progetto che si lega al grande design italiano, fra arte della rappresentazione e oggetti d’arredo firmati Gio Ponti, qui ritrovati grazie alla ricerca e al restauro di Emmanuel Costa che da Chiavari, suo luogo natìo, riporta in vita la tradizione delle rinomate Sedie Chiavarine. Un incontro che celebra arte visiva e design. Una sinergia tra lo sguardo esterno della fotografia, capace di condurci in luoghi oltre il tempo e le dimensioni fisiche dello spazio; e l’arredo Iconico dell’Italian Style, che riporta verso uno sguardo interno e domestico, inserito nel quotidiano e strettamente correlato alla forma e all’uso.

Thomas Coccolini Haertl torna a esporre con alcune sue nuove fotografie a colori, dopo l’ultima mostra in occasione di Fotografia Europea di Reggio Emilia, la sua città, nel 2022. In mostra a Milano due inediti esposti, oltre ad alcuni recenti scatti fotografici e altre stampe che ripercorrono il lungo cammino dei suoi storytelling visivi. La Weltanschauung del fotografo e architetto italo-tedesco nasce nei primi anni ’90, ancora in pellicola, quando la sua poetica vira drasticamente verso una interpretazione del mondo decisamente astratta e libera dai vincoli classici della fotografia, estremizzando l’arte e i concetti della composizione fotografica, suo campo di insegnamento, spingendosi su linguaggi più evocativi oltre la mera figurazione. Fotografie astratte dal sapore concettuale, benché saldamente radicate nella ricerca di una poetica del reale.

Attraverso l’occhio di Thomas Coccolini Haertl, l’immagine mediata dalla consapevolezza, accoglie solo una porzione del mondo - luoghi antropizzati in essere o dismessi - estraendo il contenuto architettonico sintetizzato nel dettaglio.

Come cita Alessia locatelli nel testo curatoriale: .

In questo contesto, come una finestra aperta sul mondo, ritorniamo all’interno dello spazio intimo della casa e del quotidiano con Emmanuel Costa, artigiano da sempre e figlio d’arte, che grazie alla sua abilità manuale, basata su tradizioni solide che vengono dal passato, porta in mostra il valore del design italiano di Gio Ponti. Un lavoro di recupero a nuova vita e fuori dall’obsolescenza degli oggetti d’arredo, reso ancor più significativo se applicato a un oggetto d’uso del nostro tempo, prematuramente accantonato dal caos contemporaneo, accelerato e frenetico, sempre alla ricerca del nuovo, di qualcosa che possa sostituire ciò che in un attimo diventa remoto. Un lavoro eseguito con pacatezza, pazienza e discrezione - quasi un elogio alla lentezza come virtù - nel rispetto delle caratteristiche del manufatto recuperato.

Accostare in mostra fotografie fineart e una selezione di prodotti di Design del Novecento significa offrire a tutti i visitatori una duplice esperienza estetica. Gli scatti potenti e metafisici evocativi di luoghi altri - contaminazioni del reale con l’immedesimazione dell'architetto e fotografo Thomas Coccolini Haertl - e gli oggetti pensati dai designer, di ieri e di oggi. L’esempio emblematico della relazione tra tempo e design è il confronto tra la sedia Chiavarina e la Superleggera di Gio Ponti: pur appartenendo alla produzione industriale del boom economico, ne conserva l’artigianalità della seduta intrecciata a mano. In questa tensione tra lentezza artigianale e innovazione si svela la vera essenza del design discreto, un equilibrio tra passato e futuro, tra funzione e poesia. I manufatti di valore trascendono le epoche, rimanendo attuali e vibranti. A loro volta, gli accenni dell’architettura percepita fuori dalla finestra entrano dentro alle mura domestiche, attraverso le immagini evocative di Thomas Coccolini Haertl, guidato in questa sua personale dalla curatrice Alessia Locatelli che ha voluto portare a Milano - durante la Design Week - i suoi coinvolgenti scatti d’autore, offrendo ai visitatori nella sala superiore della galleria, l’occasione di ripercorrere dei luoghi la cui aderenza con il reale si è assottigliata, nella scelta del Frame che inquadra e ritaglia per sempre, scatto dopo scatto, la porzione di mondo che il fotografo ci desidera mostrare.

Nella sala inferiore dello Spazio Kryptos sarà presente una proiezione di fotografie, sempre allo scopo di calare il più possibile lo spettatore in questo mondo di cieli, volumi e colori che virano verso l’Altrove.

L’affiancare fotografie a pezzi unici di design ritrovato, che contengono inalterata tutta l’utopia creativa e l’ispirazione di chi gli ha ideati, si rivela in mostra come un unico percorso di ricerca. Riconoscendo una rotta comune di equilibrio e sincronia: un ponte che ambisce alla rivelazione del nucleo poetico, nell’infinito tendere al sublime. Forse non perfetto ma, suggeriamo, sicuramente un sublime discreto.

Sublime discreto. Frammenti del reale tra arte e design.

Fotografie e manufatti d’autore

THOMAS COCCOLINI HAERTL e GIO PONTI by Emmanuel Costa | EmaRestauri

A cura di Alessia Locatelli e Giuseppe Trifirò

Evento inserito nella programmazione del Design Week