Thomas Lange – Golgota
Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto ospita il progetto Golgota, una mostra dell’artista tedesco Thomas Lange realizzata in collaborazione con Museum am Dom di Würzburg, a cura di Davide Sarchioni e Gianluca Marziani.
Comunicato stampa
Da sabato 14 dicembre 2013, Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto ospita il progetto Golgota, una mostra dell'artista tedesco Thomas Lange realizzata in collaborazione con Museum am Dom di Würzburg, a cura di Davide Sarchioni e Gianluca Marziani.
L'artista presenta dipinti, sculture, oggetti e, in esclusiva, anche due interventi site-specific presso la Chiesa SS. Giovanni e Paolo e la Casa Romana.
Il progetto Golgota nasce dalle recenti analisi che Lange ha dedicato al simbolo della croce, al suo peculiare peso storico e culturale e alle sue valenze formali. Un lavoro ispirato alle narrazioni dei Vangeli e all'iconografia della Crocifissione di Gesù sul monte omonimo, l'altura nei pressi di Gerusalemme utilizzata per le esecuzioni, dove egli venne crocefisso in mezzo ai due ladroni.
Il tema della croce è stato affrontato attraverso un gran numero di lavori eterogenei e diversi per tipologia come emblema della sofferenza umana, del dramma della tortura, del martirio, ma anche della speranza nella resurrezione e della vittoria della vita sulla morte, che allude alla salvezza e alla redenzione.
Per il Palazzo Collicola di Spoleto l'artista ha realizzato una grande installazione in dialogo con l'opera on the wall di Sten & Lex rifacendosi ad un'estetica del caos contemporaneo e della frammentarietà, in una commistione di linguaggi e di sollecitazioni dove gruppi di opere, fra croci e sculture in ceramica e terracotta dipinta di diversi dimensioni sono state disposte e assemblate coerentemente al fluire dei percorsi segnati dai lunghissimi tessuti istoriati da graffiti di natura cristologica, producendo interessanti relazioni e sorprendenti traslazioni di significato.
Il risultato è un'immagine complessiva di drammatica e rutilante suggestione scenografica e potente impatto emotivo carico di tensioni, nella continua dialettica tra cruda verità e attraente bellezza. Ad essa si collega il grande dittico “Ultima Spiaggia”, una rappresentazione in chiave contemporanea degli episodi della Genesi “La Cacciata dal Paradiso” e “La tentazione”, ispirati a fotografie di una spiaggia per nudisti; e l'imponente infilata di 12 dipinti inediti denominati “Apostoli” disposti in successione nella galleria.
L' intervento nella Chiesa dei SS. Apostoli dialoga perfettamente con gli affreschi datati fra tra il XII e il XVI secolo. Si tratta di una pala d'altare concepita come trittico composto da tre lavori inediti su tela della serie “Hommage a Rainer” e collocati nella zona absidale dalla quale discendono come fiumi in piena lunghe sindoni dipinte per creare l'dea di un caos cromatico altamente suggestivo.
In ultimo è l'intervento presso la Casa romana, dove l'artista ha disposto eleganti e colorate sculture in ceramica denominate “Bagnanti”, un riferimento all'arte classica, ma abbigliate con stravaganti elementi come ombrelli, parrucche e tubi di scarico. Ad esse rispondono “Il letto di Euridice” e innumerevoli croci di ogni genere e dimensione che sembrano spuntare ovunque come in una sorta di allucinazione. Si tratta di un confronto fra cultura pagana e simbologia cristiana.
È come se Lange, sperimentando diverse soluzioni installative, ove tele imponenti dialogano con accumuli di oggetti, frammenti di corpi, croci e crocifissi, volesse rintracciare nella messa in scena del Golgota, fra tanti feticci e velleità, la verità del vivere umano, quel senso profondo dell'esistenza, fra sofferenza e redenzione, riproposto emblematicamente nelle immagini del martirio e della resurrezione di Cristo.
In ogni opera egli riesce ad analizzare questi significati attualizzandoli al proprio vissuto quotidiano, alla cronaca sociale e alla cultura contemporanea, agendo per stratificazioni memoriali e temporali in grado di disseppellire dalle macerie della storia quel messaggio universale che dal passato giunge direttamente al nostro presente.
Golgota è stato concepito come progetto itinerante grazie alla collaborazione con il Museum am Dom di Würzburg, un dialogo serrato fra le opere all'interno di sedi e spazi speciali per creare situazioni sempre nuove di coinvolgimento ambientale. La prima tappa è stata presentata nel 2012 al Museo Diocesano di Brescia a cui è seguita quella presso il Museo della Città-Palazzo Vescovile di Acquapendente e nel 2013 presso il Museum.Burg.Miltenberg e il Museum am Dom di Würzburg all'interno della mostra Schnittpunkt, dove era esposta la grande pala d'altare che costituisce il punto di riferimento cardine per l'intero programma.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo “Golgota”, a cura di Davide Sarchioni e edito da Jürgen Lenssen, Museum am Dom, Würzburg, che ripercorre le tappe dell'intero progetto, con testi (tedesco/italiano) di Andrea B. Del Guercio, Francesca Fiorentini, Thomas Lange, Jürgen Lenssen, Gianluca Marziani, Hermann Neubert, Davide Sarchioni.
La mostra rimarrà aperta fino al 16 marzo 2014.
Thomas Lange (Berlino, 1957) è un artista tedesco appartenente alla generazione dei cosiddetti “Giovani Selvaggi” che emerse tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta dalla trasgressiva scena underground di ex Berlino Ovest, ancora la “città del muro”, rivendicando una pittura caratterizzata da un'esasperazione gestuale e figurale e da un'immediatezza nella stesura cromatica spinta fino ai limiti di un'esecuzione veloce e trasandata, come reazione alle diverse sollecitazioni e alle tensioni del particolarissimo clima storico, politico e culturale di quegli anni. Dal 1990 Lange stabilisce il suo atelier in Italia centrale e si interessa sempre più frequentemente ai repertori iconografici del passato e della storia dell'arte, inesauribile fonte d'ispirazione per la sua pittura esuberante ed esplosiva, per un confronto fra Ieri-Oggi-Domani, seguendo un complesso e variegato percorso evolutivo quale intensa riflessione sul significato delle immagini e l'atto stesso del dipingere in relazione al trascorrere del tempo. Nel suo lavoro egli si misura continuamente con passato, presente e futuro per elaborare nuove ipotesi sull'origine e la destinazione ultima dell'uomo, in cui fondamentale è il ricongiungimento al presente e la sua traduzione in immagini.