Þorgerður Ólafsdóttir – Officina Artierranti

La mostra raccoglie le ricerche di Island Fiction, un progetto che Ólafsdóttir conduce dal 2013 il cui fulcro è Surtsey, una giovane isola di straordinaria rilevanza.
Comunicato stampa
In occasione di Art City 2025 Artierranti, insieme a Irene Bernardi, presenta la prima mostra personale in Italia dell’artista islandese Þorgerður Ólafsdóttir (Reykjavík, 1985). La mostra raccoglie le ricerche di Island Fiction, un progetto che Ólafsdóttir conduce dal 2013 il cui fulcro è Surtsey, una giovane isola di straordinaria rilevanza. Formatasi il 14 novembre 1963 in seguito a una violenta eruzione vulcanica sottomarina, Surtsey è la quindicesima isola dell’arcipelago delle Vestmannaeyjar, situato nel sud dell’Islanda. A differenza della maggior parte delle isole vulcaniche spesso destinate a un’esistenza effimera, Surtsey resiste al passare del tempo tanto da essere riconosciuta come patrimonio UNESCO nel 2008. Dal momento della sua emersione però, la terra di Surtsey è stata oggetto di dominio e di appropriazione da parte di poteri quasi esclusivamente maschili. Attraverso una lente che fonda le sue radici nell’Ecotransfemminismo, Ólafsdóttir racconta con video-installazioni, sculture e fotografie, la storia di Surstey da una prospettiva femminile, esplorando la stretta relazione tra genere, natura e potere.