Tilo Schulz – Francesco Hayez
L’artista tedesco Tilo Schulz (*1972, vive e lavora a Berlino) espone durante la 56° Esposizione Internazionale d’Arte all’Espace Louis Vuitton Venezia. Ha creato una nuova installazione che fa riferimento alle lunette recentemente restaurate di Francesco Hayez (1791-1882) del Palazzo Ducale di Venezia. Queste opere d’arte vengono ora presentate insieme per la prima volta grazie alla collaborazione tra Louis Vuitton e la Fondazione MUVE.
Comunicato stampa
L’artista tedesco Tilo Schulz (*1972, vive e lavora a Berlino) espone durante la 56° Esposizione Internazionale d’Arte all’Espace Louis Vuitton Venezia. Ha creato una nuova installazione che fa riferimento alle lunette recentemente restaurate di Francesco Hayez (1791-1882) del Palazzo Ducale di Venezia. Queste opere d’arte vengono ora presentate insieme per la prima volta grazie alla collaborazione tra Louis Vuitton e la Fondazione MUVE.
Le lunette furono dipinte da Francesco Hayez nel 1819. Al giovane pittore venne affidato dalla Camera di Commercio di Venezia il compito di affrescare due locali a piano terra di Palazzo Ducale per ospitare la Borsa Mercantile. I due cicli di affreschi erano distribuiti in quattordici lunette. Cinque grandi nella riva Donada con la raffigurazione dei Quattro Continenti e nove lunette più piccole nel locale della riva Barbarigo con figure di Nereidi e Tritoni, le divinità tutelari alle quali affidare il successo dei traffici mercantili per mare.
Tilo Schulz risponde con un’installazione che intraprende una risposta sia pittorica che spaziale allo storico dipinto.Due dischi tondi rotanti galleggiano paralleli tra loro nello spazio, simboleggiando l’orbis terrarum.Essi ruotano lentamente attorno al proprio asse e hanno un diametro di due metri.Un lato è uno specchio (scuro), l’altro un dipinto in evoluzione di molti strati di colore.L’artista la chiama pittura metaforica, poiché le superfici astratte e dinamiche di solchi e strappi così come anche le superfici lisce e le aree di luce in mezzo raccontano di irregolarità e splendore che formano il nostro mondo. In connessione con la 56° Esposizione Internazionale d’Arte curata quest’anno da Okwui Enwezor con il titolo “All the World’s Futures”, Tilo Schulz pone domande simili a quelle che sono state poste come guide curatoriali per la Biennale:come si riflettono gli artisti sul mondo oggi, quali sorta di immagini vengono rivelate? In particolare, fa riferimento al discorso di Enwezor che tenta di andare al cuore della dualità: lo “stato delle cose” oggi contrasta con l’”apparenza delle cose”. L’artista trova una soluzione riflessiva nella sua installazione spaziale, che può essere percepita in modo multistrato dal visitatore.Da una parte, l’allegoria storica affronta l’interpretazione metaforica del nostro mondo oggi; dall’altra tutto si riflette al suo interno.Si riflette non solo la visione del mondo storica e attuale, ma ci riflettiamo anche noi stessi collegandoci con lo spazio circostante ed il suo contesto.Come visitatori, diventiamo parte di questa visione del mondo totale il cui centro siamo noi stessi. La presentazione delle lunette è stata resa possibile dopo un meticoloso restauro sostenuto da Louis Vuitton nel quadro della partnership con la Fondazione Musei Civici Venezia (MUVE).
Tilo Schulz (1972-)
Tilo Schulz è nato nel 1972 a Leipzig ed è un artista, scrittore e curatore autodidatta.Vive e lavora a Berlino.Ha realizzato moltissime esposizioni sia a livello nazionale che internazionale dall’inizio degli anni ’90. I lavori di Schulz sono stati esposti in mostre importanti quali: Manifesta a Lussemburgo, After the Wall al Moderna Museet di Stoccolma, German Open al Kunstmuseum Wolfsburg, deutschemalereizweitausenddrei al Kunstverein Frankfurt, Repeat Performance all’Artist Space di New York e 50 Jahre documenta (50 anni di documenti) al Fridericianum di Kassel. Negli ultimi anni, Schulz ha partecipato a mostre personali comprensive internazionali, tra le altre: alla Haus der Kunst di Monaco, al Kunstverein di Hannover, al The Model di Sligo, al Secession di Vienna e al Museo d’Arte Contemporanea di Leipzig
Accanto alla sua attività espositiva come artista, Tilo Schulz ha curato una serie di collettive internazionali dal 1996.
Francesco Hayez (1791-1882)
Nasce l’11 febbraio a Venezia da Chiara Torcellan di Murano e da Giovanni Hayez originario di Valenciennes. Nel 1812 vince il primo premio al concorso di pittura dell’ Accademia di Brera a Milano. Dopo aver affrescato le lunette del corridoio Chiaramonti nei Musei Vaticani, sposa Vincenza Scaccia e torna a Venezia dove è soprattutto impegnato, sino al 1820, nella decorazioni di palazzi privati, di Palazzo Reale e dei locali della Borsa a Palazzo Ducale. Nel 1833 inizia il monumentale dipinto la Sete dei Crociati, terminato nel 1850, per il Palazzo Reale di Torino. Nel 1837 si reca a Vienna per presentare all’ imperatore Ferdinando I il suo progetto per affrescare la volta della Sala delle Cariatidi al Palazzo Reale di Milano, che poi realizzerà nel 1838. Nel 1844 è a Napoli e a Palermo per preparare il dipinto i Vespri terminato nel 1846. Nel 1855 alcune sue opere vengono inviate all’ Esposizione Universale di Parigi. Compie nel 1858 il secondo viaggio a Monaco di Baviera dove era già stato nel 1837. Il Bacio destinato a diventare la sua opera più famosa viene esposto a Brera nel 1859. La Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) La Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) – fondazione di partecipazione con il Comune di Venezia in qualità di unico socio fondatore – dal settembre 2008 gestisce, promuove e valorizza (per missione specifica) il complesso sistema dei Musei Civici di Venezia, tra i più importanti in Europa, comprendente 11 musei con le loro ricche collezioni (dal Palazzo Ducale al Museo Correr, dalla Galleria d’Arte Moderna – Ca’Pesaro a Palazzo Fortuny, dal Museo del Vetro di Murano a Ca ‘Rezzonico – Museo del Settecento veneziano), 5 biblioteche specializzate, l’archivio fotografico, una memoria esterna ben attrezzata (Archivio Vega).Una novità nel panorama dei beni culturali in Italia.Un progetto accurato e appassionato di sponsorizzazione e azioni culturali locali ha portato Louis Vuitton a sostenere il restauro di opere provenienti dalle collezioni dei musei gestiti dalla Fondazione ogni anno.Una volta restaurate, le opere tornano al pubblico e sono esposte nei rispettivi musei.