Time Lapse
Il progetto presenta un’installazione sonora di Donato Dozzy, realizzata in collaborazione con il Dj e produttore Rabih Beaini, e una mostra fotografica di Armin Linke, una rilettura attraverso il suono e la fotografia dell’architettura del Negozio progettato da Carlo Scarpa.
Comunicato stampa
In occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia il Negozio Olivetti, gioiello del FAI – Fondo Ambiente Italiano in piazza San Marco, ospita dal 1° giugno al 24 novembre 2013 il progetto inedito “Time Lapse”, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, curatore del Padiglione Italia per cui ha ideato la mostra vice versa e Direttore del MACRO di Roma.
Il progetto presenta un’installazione sonora di Donato Dozzy, realizzata in collaborazione con il Dj e produttore Rabih Beaini, e una mostra fotografica di Armin Linke, una rilettura attraverso il suono e la fotografia dell’architettura del Negozio progettato da Carlo Scarpa.
L’installazione di Dozzy e Beaini propone una sonorizzazione elettronica, concepita a partire dal ticchettio delle macchine Olivetti d’epoca – oggi in esposizione nello showroom veneziano –, che accompagna una serie inedita di scatti del Negozio realizzati appositamente da Armin Linke.
Mercoledì 29 maggio 2013, dalle ore 19.00 alle ore 21.00, il Negozio Olivetti sarà il teatro della performance musicale di Donato Dozzy e Rabih Beaini (evento su invito).
Donato Dozzy
Nato e cresciuto a Roma, laureato in Scienze Politiche, oggi Donato Dozzy è tra i migliori Dj italiani per la sua capacità di interpretare la selezione musicale in modo da trasportare l’ascoltatore in un viaggio ipnotico e profondo dalle variegate sfumature sonore. Si impone all’estero quando nel 2004 si trasferisce a Berlino in cerca di nuovi stimoli. Tornato dopo pochi anni in Italia, sceglie di vivere fuori Roma, lontano dalla confusione della grande metropoli per dedicarsi alla sua passione musicale in studio. I processi di sintesi e la fascinazione totale per lo spettro sonoro in tutte le sue frequenze portano Dozzy a essere un profondo conoscitore e artista del suono, particolari che non passano inosservati nel paese audiofilo per eccellenza, il Giappone, dove viene invitato a suonare nel 2007 come headliner di uno dei più prestigiosi festival di musica elettronica: il Labyrinth. Da allora Donato Dozzy è stato invitato tutti gli anni a esibirsi nella riserva naturale di Naeba, vicino a Tokyo, in set epici tra le sequoie millenarie, massime espressioni dell’arte musicale in campo elettronico.
Rabih Beaini
In arte ‘Morphosis’, Rabih Beaini è un artista che da diversi anni svolge esperimenti nel settore musicale: l’etichetta discografica Morphine, con le produzioni di Anthony Shakir, Jamal Moss, Madteo e tanti altri; l’esperienza di ‘clubbing‐formativo’ all’Elefante Rosso, creando una scena musicale dove questa non esisteva; e infine i suoi personalissimi progetti discografici, in particolare l’album del 2011 ‘What Have We Learned’ e il recentissimo ‘Albidaya’ per l’etichetta libanese Annihaya.
Nato e cresciuto in Libano, Rabih Beaini ha poi vissuto diversi anni a Venezia prima di trasferirsi a Berlino; è un artista del suono in grado di attraversare con sicurezza le frontiere dei generi musicali, dalla techno al jazz, dal noise alla musica etnica. Nel 2002, dal sodalizio tra Beaini e musicisti d’estrazione jazz, prende vita l’Upperground Orchestra, tra ambientazioni e arrangiamenti elettro-acustici il progetto nasce da un immaginario che unisce la sperimentazione avantgarde dei Kraftwerk al genio visionario di Sun Ra
Armin Linke
Privilegiando l'uso del mezzo fotografico per immortalare istanti sottratti dal flusso continuo del reale, il lavoro di Armin Linke si articola tramite film, video e installazioni, proponendo spesso una contaminazione tra linguaggi diversi e confondendo i confini tra realtà e rappresentazione.
É oggi uno dei fotografi più riconosciuti a livello internazionale, contraddistinto da uno stile chiaro e riconoscibile nel quale si rintraccia l'influenza di grandi maestri come Ugo Mulas, Man Ray e Nadar. Il cardine della sua ricerca è costituito dall’osservazione del rapporto tra uomo e spazio e dall’esplorazione della duplice accezione di spazio architettonico e spazio naturale, reciprocamente intesi come luogo funzionale allo svolgimento della vita quotidiana e ambiente profondamente trasformato dall’azione umana. Linke ha dato corpo a un grande archivio delle alterazioni che derivano dall’intervento dell’uomo sull’ambiente in cui va ad insediarsi.
Il FAI ringrazia BNL Gruppo BNP Paribas per il contributo alla mostra.
L’iniziativa gode del Patricinio del Comune di Venezia.
Il Negozio Olivetti, in piazza San Marco a Venezia, viene progettato nel 1958 da Carlo Scarpa su incarico di Adriano Olivetti. Superando le dimensioni ridotte sull’ambiente, Scarpa crea un'opera di grande respiro e trasparenza che presto viene riconosciuta come una delle più significative realizzazioni di architettura civile del XX secolo. Nel 2011 il Negozio è stato dato in concessione al FAI da Assicurazioni Generali, proprietaria dell’immobile, ed è stato restaurato sotto la direzione dell’architetto Gretchen Alexander Gussalli Beretta e l’alta sorveglianza di Renata Codello, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia.