Tirate sul curatore – a.titolo
smART – polo per l’arte presenta il secondo appuntamento di Tirate sul curatore un progetto a cura di Saverio Verini di approfondimento sul ruolo del curatore.
Comunicato stampa
Roma, giugno 2017 – smART - polo per l'arte presenta il secondo appuntamento di Tirate sul curatore un progetto a cura di Saverio Verini di approfondimento sul ruolo del curatore.
Dopo il primo incontro con Pietro Gaglianò, lunedì 26 giugno alle ore 18.45 interverranno Luisa Perlo e Francesca Comisso, due delle fondatrici di a.titolo, un collettivo formato da cinque curatrici che hanno posto al centro della loro pratica la sfera pubblica e il lavoro con le comunità.
L’incontro sarà l’occasione per avvicinarsi al lavoro e alla pratica di a.titolo in modo meno convenzionale e più personale.
Figura dai contorni labili, sfuggente per definizione, il curatore è ormai presenza fissa nel panorama dell’arte. Il suo ruolo sembra aver quasi scavalcato quello dell’artista; talvolta più autoritario che autorevole, il curatore – soprattutto se si tratta di nomi affermati a livello internazionale – appare come una personalità capace di fare il bello e il cattivo tempo, dettando legge e stabilendo le sorti degli artisti e dell’intero sistema dell’arte.
Sempre più al centro delle cronache, la pratica curatoriale è oggetto di studi, master, corsi di formazione: quasi che tutti desiderino fregiarsi di questo titolo e (auto)proclamarsi curatori, a prescindere da competenze ed esperienze.
Tirate sul curatore, titolo che fa il verso al noto film Tirate sul pianista (1960) di François Truffaut, cerca di dare una risposta ad alcuni interrogativi – tra curiosità e perplessità – che circondano la figura del curatore.
Attraverso una serie di incontri con cinque curatori si cercherà di delineare metodologie, approcci e idee che caratterizzano la pratica curatoriale: un panorama tutt’altro che uniforme e omologato per cercare di definire la funzione – le funzioni – del curatore e la sua capacità di incidere su una mostra, sulla carriera di un artista, su un progetto.
Tra maggio e ottobre 2017, presso gli spazi di smART - polo per l’arte di Roma, si alterneranno cinque voci capaci di testimoniare la varietà di attitudini con le quali approcciarsi a questo “mestiere”: curatori istituzionali e curatori indipendenti, autori di grandi mostre e organizzatori di progetti sperimentali, direttori di museo e fondatori di spazi non convenzionali.
I curatori racconteranno i propri percorsi – dagli esordi fino alle più recenti iniziative –, le fonti di ispirazione, i propri progetti, mettendo in risalto affinità e divergenze. Ogni incontro, moderato da Saverio Verini, offrirà così non solo spunti per riflettere sul ruolo del curatore, ma proporrà diversi punti di vista sulla storia dell’arte, delineando delle narrazioni e dei percorsi inediti.
Luisa Perlo e Francesca Comisso sono socie fondatrici di a.titolo, un’organizzazione non profit nata per iniziativa dell’omonimo collettivo curatrici di cui fanno parte anche Giorgina Bertolino, Nicoletta Leonardi e Lisa Parola. Fondato a Torino nel 1997 con lo scopo di indagare e promuovere le relazioni tra arte, collettività e territorio urbano, a.titolo cura e produce progetti di arte nello spazio pubblico, site e context-specific, mostre, workshop, documentari, residenze e programmi sperimentali di formazione sviluppando un dialogo interdisciplinare tra arti visive, sfera pubblica e disegno urbano. Negli anni Duemila, a.titolo ha curato la prima applicazione italiana del programma di produzione di opere d’arte commissionate dai cittadini Nuovi Committenti (Nouveaux Commanditaires), diventando referente del programma in Italia per la Fondation de France di Parigi. Nell’ambito di Nuovi Committenti, ha lavorato con Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Stefano Boccalini, Caretto e Spagna, Martino Gamper, Hilario Isola, Kim-Sooja, Claudia Losi, Marzia Migliora, Lucy Orta, Orizzontale, Raumlabor, Anna Scalfi Eghenter, Vedovamazzei. Dal 2010 al 2014 a.titolo ha curato la direzione artistica del CESAC, Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee al Filatoio di Caraglio, Cuneo, indagando le potenzialità dello strumento espositivo nell’attivare nuove dinamiche domanda e di offerta culturale, e coinvolgendo artisti come Tania Bruguera, Meshac Gaba, Cesare Viel, con interventi in dialogo con il contesto locale. a.titolo fa parte di Resò International Network for Art Residencies and Educational Programs e della piattaforma Artinreti, costituita da soggetti operanti nell’ambito delle pratiche artistiche partecipative. Attualmente sta realizzando il progetto transdisciplinare Abitare il Minerale, in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (a cura di Francesca Comisso, Luisa Perlo e Marianna Vecellio), che propone performance, esplorazioni conoscitive, conversazioni, conferenze, al Museo e in alcune cave e geositi del Piemonte.
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