Titina Maselli – Essere in movimento
La mostra comprende oltre trenta dipinti, opere su carta e una sezione video.
Comunicato stampa
“…non voglio dipingere l’azione ma la tensione urlata che si leva dalla folla, rendere il muro di grida che si erge, col colore più elementare e contrastato possibile” [Titina Maselli, 1984]
Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario, il CONI - Comitato Olimpico Nazionale Italiano - presenta dal 10 giugno al 27 luglio 2014, presso la Casa delle Armi di Roma, un’importante retrospettiva sull’artista Titina Maselli (Roma, 1924 – 2005), a cura di Bartolomeo Pietromarchi.
Titina Maselli. Essere in movimento è la prima grande mostra dedicata all’artista dopo la sua scomparsa incentrata, come sottolinea il titolo, sulle opere con soggetti sportivi che Maselli elabora, fin dalla fine degli anni Quaranta e per quasi cinque decenni, a partire da immagini di calciatori, ciclisti e pugili colti nel pieno dell’azione. Tra i primi a rileggere in chiave critica il Futurismo e a subire il fascino della città in espansione, Titina Maselli sintetizza sulla tela le energie vitali di queste figure e la loro contrapposizione, dando misura del moderno contesto metropolitano, con le sue dinamiche e rituali, ma anche gli scontri e le accelerazioni.
“Il CONI – dichiara il Presidente Giovanni Malagò - è particolarmente orgoglioso di ospitare la mostra dedicata a Titina Maselli e ai suoi atleti all’interno di uno dei gioielli dell’architettura razionalista italiana, la Casa delle Armi di Luigi Moretti, che diventa così una delle sedi principali delle celebrazioni del Centenario, in occasione del quale il mondo dell’arte si avvicina a quello della musica e del cinema per celebrare il CONI e, più in generale, lo sport e i suoi insegnamenti”.
“E’ un’occasione straordinaria – afferma Bartolomeo Pietromarchi – per rendere omaggio ad una delle pittrici italiane più importanti e originali del Novecento, realizzando la mostra all’interno di uno dei capolavori della storia architettonica italiana”.
IL PERCORSO DELLA MOSTRA
La mostra comprende oltre trenta dipinti, opere su carta e una sezione video. Il percorso si apre con gli olii di piccolo formato realizzati tra gli anni Quaranta e Cinquanta, ancora influenzati dalle tendenze materiche e pastose dell’espressionismo romano, ma già dedicati alle immagini dei calciatori in azione tratte dai giornali sportivi (come Stadio, 1949 e Calciatore ferito, 1953). Proseguendo in ordine cronologico, l’esposizione comprende alcuni Boxeurs degli anni Sessanta - che l’artista inizia a raffigurare in seguito a un soggiorno a New York - e una selezione di opere, tra le quali Calciatori, 1966, che testimoniano l’evoluzione del tratto e della tavolozza, che si fa più acida e squillante, in una volontaria adesione ai nuovi colori dei prodotti e della comunicazione di massa. Il passaggio tra i Settanta e Ottanta si traduce in un notevole ingrandimento del formato dei lavori - legato anche alla sua attività di scenografa - rappresentato dai tre grandi Stadi (1978 e 1982 - 1984) e da Elevated, grattacieli e calciatore ferito, nel quale si manifesta la crescente tendenza a frammentare il segno in un’esplosione di dinamismo ed energia. Gli ultimi due decenni dell’attività dell’artista sono presenti in mostra con un nucleo di tele dal taglio quasi cinematografico, dove - come in Calciatori in corsa, 2002 e Boxeurs, 2005 - emerge evidente l’influenza di questo linguaggio per tutto il corso della carriera della Maselli. Punteggiano il percorso espositivo alcune gouache e opere su carta, realizzate a volte sulle pagine di quotidiani sportivi, che hanno accompagnato negli anni la preparazione delle tele di formato maggiore mantenendo una propria autonomia e dimostrando un’attenzione costante dell’artista verso la produzione grafica.
La Casa delle Armi, progettata nel 1934 dall’architetto Luigi Moretti è tra i più sorprendenti esempi di architettura modernista italiana, lo spazio, così come l’intero lavoro di Luigi Moretti, è stato al centro del dibattito tra architettura razionalista e organica, confronto che si è tradotto anche nell’ambito delle arti visive con la contrapposizione tra astrattisti e figurativi, all’interno del quale la Maselli si è sempre collocata in una posizione equidistante.
BIOGRAFIA
(Roma, 1924 – 2005)
Dopo la prima personale del 1948 alla Galleria l'Obelisco di Roma, Titina Maselli ha partecipato alle maggiori rassegne espositive nazionali, come la Biennale d’Arte di Venezia (varie edizioni, dal 1950 al 1995) e la Quadriennale di Roma (varie edizioni, dal 1951 al 2000). Decisiva, per lo sviluppo della propria poetica, la permanenza a New York (1952-1955), durante la quale motivi già avviati - come il panorama urbano, soprattutto notturno, e le rappresentazioni di pugili o calciatori. - trovano un nuovo vigore espressivo. Dopo un soggiorno in Austria tra il 1955 e il 1958 l’artista ha fatto ritorno a Roma, per lasciarla in favore di Parigi nel 1970. Tra le maggiori esposizioni si segnalano le personali alla galleria Durlacher di New York (1953 e 1955), la Fondation Maeght di Saint-Paul (1972), il Musée d’Art Moderne de la Ville di Parigi (1975), la Kunstamt Kreuzberg di Berlino (1979), la Pinacoteca e Musei Comunali di Macerata (1985), la Casa del Mantegna di Mantova (1991), la Galleria Giulia di Roma (1998) e l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo (1998). La Maselli ha condotto inoltre un'intensa attività come scenografa, lavorando soprattutto per i teatri francesi (Maria Stuart, Festival di Avignone, 1983) e tedeschi (Sei personaggi in cerca di autore, Berlino, Freie Volksbühne, 1981).
IL CATALOGO
La mostra Titina Maselli. Essere in movimento è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Maretti Editore, che raccoglie una ricca documentazione iconografica, un saggio di Bartolomeo Pietromarchi, un testo di Achille Bonito Oliva, una conversazione tra il curatore e Lorenza Trucchi e una cronologia che compendia la carriera dell’artista, insieme a una raccolta di schede critiche relative alle sezioni cronologiche delle opere in mostra.
ATTIVITÀ DIDATTICA
Un programma di laboratori didattici accompagnerà la mostra con alcune attività rivolte ai bambini dai cinque ai dieci anni, disponibili su prenotazione dal martedì al giovedì. Volti ad avvicinare i più giovani alla poetica di Titina Maselli, i laboratori svilupperanno il tema dello sport e del movimento, attraverso un approccio creativo, dinamico e interattivo all’arte contemporanea.