Tivoli chiama! – Il festival delle arti
Prima edizione di “ Tivoli chiama! – Il festival delle
arti”. Per l’apertura sarà presentata negli spazi dell’ anfiteatro di Bleso nel cuore del centro storico della città, un’ installazione audiovisiva inedita
dell’artista Alessandra Franco a cura di Chiara Vigliotti.
Comunicato stampa
Al via il 27 giugno 2015 a Tivoli la prima edizione di “ Tivoli chiama! – Il festival delle
arti”, rassegna culturale per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e
paesaggistico attraverso lo spettacolo dal vivo, che coinvolgerà il territorio con oltre
30 eventi nei luoghi simbolo della città. Il Festival è realizzato dal Comune di Tivoli
con il contributo del Mibact e il sostegno della Siae in collaborazione con la
soprintendenza archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, il polo museale del
Lazio, Villa d’este, Fai e il CTS.
Per l’apertura sabato 27 giugno alle 21.30 sarà presentata negli spazi dell’ anfiteatro
di Bleso nel cuore del centro storico della città, un’ installazione audiovisiva inedita
dell’artista Alessandra Franco a cura di Chiara Vigliotti.
Alessandra Franco artista visiva e creative director attiva nel panorama culturale
italiano dal 2006. Ha realizzato nel corso della carriera importanti progetti video,
lavorando sia per committenti pubblici tra cui: Comune di Roma; Palazzo Ducale di
Genova; Museo Madre di Napoli, sia per imprese private utilizzando, l’ alter-ego Art
Lover, per il marketing e la comunicazione di brand tra cui: Moet & Chandon;
Fiorucci; Absolute.
Sceglie e progetta tecnicamente ogni singolo dettaglio delle sue opere accettando
facilmente il confronto con le grandi architetture, sia per il fascino che trasmettono
nello spazio sia per l’unicità con cui migliorano la percezione visiva del lavoro.
Palazzi, rocche e grandi superfici sono la tela perfetta con cui l’artista ci racconta
stimoli e suggestioni della sua ricerca.
L’installazione audiovisiva “Imago Vocis”, nata dalla collaborazione con la critica e
curatrice indipendente Chiara Vigliotti che l’ha presentata all’attenzione
dell’assessorato alla cultura del Comune di Tivoli, è un progetto artistico
assolutamente inedito e site specific.
Imago Vocis, traduzione letterale dal latino della parola eco, trae ispirazione sia dal
significato tragico dell’amore non corrisposto presente nel mito della famosa ninfa
Eco sedotta dal fascino di Narciso sia dalla leggenda popolare che riferisce di antiche
pratiche religiose in onore di Vesta, altro nome con cui è identificata storicamente la
Sibilla Tiburtina, che si dice risuonassero intorno la città con lo stesso effetto
straniante dell’eco tra le montagne.
La ricerca artistica di Alessandra Franco si nutre già da tempo dell' esplorazione del
profondo rapporto tra i simboli dell’arte classica e le diverse possibilità
scenografiche nell’ uso delle nuove tecnologie. Lo scopo è quello di condurre lo
spettatore in una narrazione visiva nuova e contemporanea dei luoghi, delle opere
d’arte e dei miti cari ad una memoria educativa profondamente legata ai beni
culturali del proprio territorio che l’artista invade con la propria creatività
trasformandolo nel supporto della sua opera.
La riflessione iconografica, raccontata nel susseguirsi di immagini e musica del
progetto “Imago Vocis”, è forte dell’uso di effetti scenici di grande impatto che
interagiscono in modo apparentemente naturale con l’ architettura imponente della
Rocca Pia. L’ antico bastione difensivo eretto alla fine del 1400 nel centro della città
di Tivoli da Papa Pio II Piccolomini per difendere il territorio dalle sanguinose guerre
tra guelfi e ghibellini, produce nell’ artista l’intenzione di ricreare sulle alte pareti del
castello uno schermo vivo che, come in un teatro quando si apre il sipario, ci
conduce in un percorso spettacolare e suggestivo tra letteratura classica, simboli
arcaici e sonorità del nostro tempo.
Le solide mura si rivelano, nell’illusione digitale, permeabili di emozioni che l’artista
compone in una complessa partitura tecnologica influenzata dai dettami teorici che
rimandano a dettagli iconografici cari alla pittura metafisica: Rappresentare quello
che è al di là della realtà empirica attraverso un uso nuovo dei riferimenti del
passato.
Come fu per Giorgio De Chirico nella Parigi della prima decade del novecento così
anche oggi con le nuove sperimentazioni dell’arti visive cariche di tecniche
innovative (Mapping, 3D) emerge un’esigenza forte di rileggere il nostro territorio e
di ridisegnarne l’estetica, cavalcando la creatività e il racconto nelle parole e nelle
immagini dei giovani talenti del nostro tempo.
In “Imago Vocis” il mito della Sibilla Tiburtina, quella tra le vergini dalle virtù
profetiche che aveva predetto all’imperatore Ottaviano Augusto l’assoluta veridicità
delle sue origini divine, rivive in un fluire di visioni estetiche tra il reale e il fantastico
con citazioni esplicite che riguardano i monumenti chiave del territorio tiburtino e
nella musica, anch’essa fortemente caratterizzata dalle sonorità elettroniche delle
più recenti esperienze compositive contemporanee.
Questi elementi, incontrandosi nel racconto secondo la regia dell’artista, rapiscono
lo sguardo del fruitore distogliendolo da ogni possibile distrazioni per tutta la durata
della performance audiovisiva.
Pioniera in Italia tra le donne attive nella visual art, realizza i suoi progetti con
l’ausilio delle più recenti tecniche di proiezione digitale ha una formazione
universitaria come Archeologa dei Beni Culturali seguita da una specializzazione in
Art Direction e Comunicazione Visiva conseguita presso l'Istituto Europeo di Design
di Roma con oltre dieci anni di esperienza e collaborazioni con il mondo della musica
elettronica e del visual design contemporaneo.
Festival "Tivoli chiama - il Festival delle arti"