Tiziano Campi – Capitano Izim
BLOCCO 13, associazione culturale per l’arte contemporanea inaugura la prima stagione con la mostra di Tiziano Campi, “Capitano Izim”.
Comunicato stampa
Le ragioni della mostra - In contemporanea con l’antologica allestita fino al 6 gennaio 2022 alla Galleria del Premio Suzzara, la personale di Roma è stata pensata e organizzata dall’artista ligure scomparso lo scorso maggio a 68 anni. Le quattro opere che compongono la mostra, a cura di Carlo Alberto Bucci e Sauro Cardinali, sono state scelte da Campi stesso. Sono lavori che ripensano la Barcafoglia, forma ricorrente della sua poetica apparsa negli anni Ottanta e poi riaffiorata nel corso della carriera dello scultore, pittore e incisore di Sarzana. Due dei quattro lavori hanno per titolo l’alter ego di Tiziano Campi, Capitano Izim, l’anagramma del suo nome: la scultura di grandi dimensioni e in acciaio, composta nel 1988 per essere esposta a terra, è stata già presentata a Roma alla Sala 1 nel 1990 nella mostra CCD curata da Laura Cherubini; e adesso accompagna il lavoro del 2020 realizzato in metallo dipinto, plastilina colorata e filo di ottone per essere appeso a parete. Dell’anno passato è anche “Il liceale”, in gesso e bambù, pianta vicina alle canne di fiume le cui foglie l’artista da bambino intrecciava prima di affidare le barchefoglia alle acque dei ruscelli di Sarzanello.
Le ultime opere di Campi sono essenziali, spoglie, quasi fragili, ma funzionali per questo a farsi portatrici di un messaggio poetico diretto, legato alla propria infanzia e alla sua esperienza di pittore e scultore (il colore, il gesso, la plastilina). Sono la testimonianza e il testamento di un autore che ha costantemente lavorato sul concetto di instabilità della forma e messa in crisi di assiomi, dogmi, certezze; costantemente e gioiosamente in bilico, come un trapezista circense, lungo la linea sottile dell’arte e della propria esistenza.
Le ragioni dell’associazione Blocco 13 - Campi fa parte dei 13 artisti chiamati da Carlo Alberto Bucci a lavorare al progetto “Blocco a rendere”. Sonia Andresano, Elena Nonnis e Tiziano Campi, Sauro Cardinali e Alfredo Zelli, Iginio De Luca e Maurizio Piefranceschi, Roberto Piloni e Massimo Arduini, Laura Barbarini e Marina Bindella, Enzo Scolamiero e Peter Flaccus, hanno realizzato album di appunti e disegni donati l’uno all’altro dopo i due anni che hanno coinciso con la pandemia. Storico dell’arte e giornalista di Repubblica, Bucci ha coinvolto i 13 artisti nell’associazione culturale Blocco 13 che vuole dare voce e spazio (nel piccolo ambiente di via Benzoni 13) alle idee emergenti, che siano di autori strutturati o artisti agli esordi e in ascesa. Le pareti della galleria, ma anche il cortile con il suo imponente muro e gli alberi che lo sovrastano, saranno a disposizione di lavori che stanno nascendo, opere che l’autore intenderà presentare in vista di uno sviluppo in spazi più grandi e in contesti allargati ad altri artisti. Blocco 13 vuole insomma essere il cantiere, l’incubatrice di idee germinali, di forme in divenire.
Tiziano Campi, cenni biografici – Nato a Lucca nel 1953, Campi ha vissuto tra Sarzana, la sua città, e Milano, dove ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Allievo, tra gli altri, di Luciano Fabro all’Accademia di Carrara, partecipa alla prima mostra nel 1983: “Giovani presenze artistiche in Toscana”, alla Galleria comunale d’arte moderna di Forte dei Marmi; quindi, tra le altre, nel 1990 prende parte alla collettiva, a cura di Manuela Crescentini, “Il lusso della pausa” (Firenze, Roma, L’Aquila) ed è uno dei tre di “CCD” (a cura di Laura Cherubini: Roma, Sarzana e, l’anno dopo, Perugia) insieme con Michele De Luca e Sauro Cardinali, con il quale realizza nel corso della sua vita numerosi progetti. Del 1992 sono le prime personali alla galleria Duemme di Genova e allo Studio Tommaseo di Trieste, dove spesso espone in seguito, come accade anche con lo Studio Cavalieri di Bologna (1994, 1996, 1998). Del 1994 è la personale con Cardinali alla Galleria Massimo Carasi di Mantova e del 1995 la partecipazione alla Biennale del bronzetto in Palazzo della Ragione a Padova; nel 1997 espone con Aldo Grazzi nella chiesa di San Carlo a Spoleto; nello steso anno e il seguente disegna per “Diario della settimana” e per “l’Unità” presentando poi le immagini al Segno di Roma e al Museo comunale di Virgilio nell’ambito delle mostre curate da Carlo Alberto Bucci che lo coinvolge nelle mostre “Delle cose mute” (Temple Gallery, Roma, 2001) e “Aerei” (Galleria comunale di Ciampino, 2003). Del 2004 è la personale al Centro la Trebisonda di Perugia seguita nel 2014 da quella alla Fremocco’s House di Deruta.
Blocco 13, Associazione culturale per l’arte contemporanea, via Benzoni 13, 00154 Roma, tel. 3292866299, [email protected]
Sabato 6 novembre dalle 10 alle 20, fino al 20 dicembre su appuntamento.
Norme di accesso: l’ingresso è regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio da Covid 19 disposte dalla legge. Per accedere è necessario esibire il green pass in formato analogico o digitale, indossare la mascherina e mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri visitatori.