Tiziano Ronchi – Tracce
Mostra personale di TIZIANO RONCHI.
Comunicato stampa
TRACCE.
Tracciarsi con l’Altro e con Natura
mostra personale di TIZIANO RONCHI
1 - 17 Ottobre 2021, Palazzo Avogadro, Sarezzo (BS)
Inaugurazione: venerdì 1 Ottobre 2021, ore 19.00
COMUNICATO STAMPA
Nell’antica Grecia il termine “geografia” nasceva dalla crasi tra le parole gea e grafia, binomio che lo presentava come una descrizione, o scrittura, della Terra. Secondo questa connotazione - e seguendo le poetiche e frammentate descrizioni visive dell’artista Tiziano Ronchi - l’Essere Umano è di per sé Geografia, poiché protegge e conserva nel suo Io più intimo e profondo le Tracce e le Impronte che la Natura ha lasciato sul suo corpo e nella sua psiche. Come in un inno alla legge dei frattali - descritti come figure geometriche caratterizzate dal ripetersi sino all'infinito di uno stesso motivo su scala sempre più ridotta – il legame tra Noi e l’Universo naturale è ancestrale e perpetuo, più di quanto sembriamo renderci conto, basti pensare ai tuoni che scuotono il nostro petto o alle galassie che proteggiamo sotto le nostre palpebre.
È in questo universo di unione e comunione tra l’Essere Umano e la Natura, che la Traccia diviene simulacro, una grafia - per l’appunto - che determina e dimostra il nostro esserci fatti vita e carne. La necessità di lasciare un’Impronta fa da sempre parte della natura umana: vi è come un bisogno di imprimere un Segno che perdurerà per sempre, un Segno in grado di raccontare la nostra vera essenza, il nostro Essere.
Venerdì 1 Ottobre 2021, alle ore 19.00, presso il Palazzo Avogadro di Sarezzo (BS), in via Gremone n°2, si inaugura la mostra TRACCE., una personale dell’artista Tiziano Ronchi, a cura di Giulia Palamidese e Natalie Zangari.
Il percorso della mostra si pone come obiettivo l’analisi e l’osservazione del legame intrinseco che intercorre tra Uomo e Natura e allo svisceramento del rapporto tra Noi e l’Altro, incarnato dal flusso delle sensazioni e delle emozioni che si fanno Tracce.
Come afferma l’artista “la Traccia è la scrittura della nostra vita, il Segno più tangibile di un passaggio, di un passato, di un processo, un’espressione del presente, un codice per il futuro che scaturisce da un’emozione privata, fluida, sessuale, un alfabeto interiore che ci permette di entrare in contatto con l’origine del mondo e l'essenza più profonda di noi stessi”.
L’elemento naturale viene rappresentato come scrigno di memoria, genuinità e bellezza, generatore di un’unione simbiotica che conduce l’Uomo a riscoprire una verità originaria e primordiale, capace di riconoscere i valori della vita, portandolo infine alla compenetrazione totale con Sé stesso e l’Altro. Il significato originario della Natura, definita come "ciò che sta per nascere", si pone in rapporto ossimorico con le opere di Tiziano Ronchi, che la descrive come fonte da cui l’uomo attinge per riscoprire una sua nuova e più pura rigenerazione, grazie alla quale si palesano le proprie Tracce.
Come nella precedente mostra personale (Chiesa sconsacrata di Sant’Antonio di Breno) curata da Barbara Crimella, TRACCE. “analizza il valore di Segni carichi di semantica e gestualità, una scrittura intima che nasce nel momento in cui dialogano l'Io interiore e la Natura, nella maniera più profonda e indagatoria. Gestualità umana e Natura riescono a compenetrarsi totalmente, evidenziando un legame con il passato, con i luoghi fisici e non del vissuto personale, con Madre Natura e con l'Altro”.
La mostra sarà visitabile gratuitamente sabato e domenica fino a domenica 17 ottobre, dalle ore 19.00 alle ore 23.00.
L’inaugurazione sarà accompagnata dalle musiche di Davide Bonetti. Sabato 16 ottobre alle ore 20.00, l’artista eseguirà una performance che porterà all’evoluzione dell’opera DuaLove.
BIOGRAFIA E POETICA DELL’ARTISTA
Tiziano Ronchi nasce nel 1995 a Brescia, dove vive e lavora. Laureato in Progettazione dell’Architettura presso il Politecnico di Milano e in Arti Visive Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, traccia la propria quotidianità, attraverso cammino, viaggio, esperienza diretta, e contatto profondo con la Natura e con l’Altro.
Tre le tematiche alla base della ricerca artistica: Compenetrazione; Impronta; Catalogazione.
- Compenetrazione come 'con - fusione' tra l’elemento umano e l’elemento naturale, con¬taminazione di sfere linguistiche e di materiali differenti in relazione alle leggi naturali e agli equilibri sociali e individuali. Compenetrazione è scambio viscerale, sessualità: neces¬sità di lasciare un’Impronta, origine germinativa: pura Natura.
- Impronta come esigenza di mescolarsi e segnarsi con l’Altro e la Natura stessa. L’opera è presenza fisica importante, coinvolgendo il fruitore in uno scambio profondo con la materia e la Traccia, tra esperienza e conoscenza.
- Catalogazione come svisceramento delle emo - sensazioni suscitate dal rapporto con l’Altro e con la Natura e tentativo - volontà di tracciare una scala naturae, risultato dell’e¬sperienza personale dell’artista, filtro osmotico generativo tra il mondo e il suo intimo sentire.
Nel 2019 realizza il progetto Homem-Natureza durante il Service Learning presso la Escola das Artes São Lucas di Castanhal (Brasile). Sempre nel 2019 partecipa alle mostre Guidami Tu, Luce Gentile presso il Museo Diocesano di Brescia, curata da Paolo Sacchini e Ilaria Bignotti, a Give Photography a Chance, a cura di Ma.Co.f (Centro della Fotografia Italiana), presso il MO.CA di Brescia, e alla mostra Final Critic negli spazi di Accademia di belle arti SantaGiulia, Brescia, a cura di Paolo Sacchini e Ilaria Bignotti. Nello stesso anno espone alla collettiva Alla ricerca del Bello a Villa Glisenti (Villa Carcina), a cura di Raffaella Fracassi e a Il Chiodo D’Oro presso lo Chalet Monte Maniva, a cura di Sara Mazzotta. Nel 2020 espone al The 1st Minimally HPB Live Symposium, a cura di Paolo Sacchini e Ilaria Bignotti, presso la Fondazione Poliambulanza, Brescia. Nel medesimo anno partecipa a Gesto Zero. Istantanee 2020, mostra itinerante curata da Ilaria Bignotti, ACME Art Lab (Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina), Giorgio Fasol e Matteo Galbiati, che ha coinvolto le città di Brescia (Museo Santa Giulia), Cremona (Museo del Violino) e Bergamo (Ex Chiesa di Santa Maria Maddalena). Da giugno 2021, fa parte del Borgo Artisti Bienno, e aderisce a diverse iniziative tra cui l’evento Attraverso e Attraverso 2.0 (Bienno). Sempre nel 2021, realizza la performance evolutiva dell’opera duaLOVE (casa Valiga, Bienno) ed espone nella collettiva NewArt Exhibition, a cura di Andrea Montini e Silvia Natali, nella Torre Avogadro di Lumezzane. Nature Imprint (Alberodonte di Rodengo Saiano), realizzata nel 2020 e curata insieme ad Arianna Montini è la sua prima mostra personale. A Giugno 2021 realizza la personale TRACCE., a cura di Barbara Crimella, nella Chiesa sconsacrata di Sant’Antonio di Breno. Ad agosto 2021 partecipa alla collettiva In Absentia, curata da Paolo Sacchini, Giulia Palamidese e Natalie Zangari, (quartiere storico di Temù), e alla mostra Dualità nel trionfo, a cura di Mino Morandini e Borgo degli Artisti di Bienno, presso la Casa Valiga di Bienno.
Giulia Palamidese, Natalie Zangari