Tokyonese

Informazioni Evento

Luogo
BIG EYES ART GALLERY
Strada Maggiore 7/e 40125, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

LUNEDI / MERCOLEDI 10,30/13,00-16,00/19,00
GIOVEDI CHIUSO
VENERDI/SABATO 10,30/1300-16,00/19,00
DOMENICA CHIUSO

Vernissage
22/11/2024

ore 19

Curatori
Tiziana Sanzone
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva.

Comunicato stampa

Dimenticate il Giappone tradito da troppi stereotipi!
Dimenticate le province rurali ricche di natura, di placide vette avvolte da soffici vortici di vapore e tenere geishe che occhieggiano dietro ventagli e paraventi, dimenticate lanterne e izakaya

Questa è una mostra da raccontare come esperienza ai propri discendenti!

Tokyonese parla degli abitanti della città più moderna, cool, sfrenata, man-ga, egocentrica e raffinata del mondo, ricca di contraddizioni come tutte le metropoli contemporanee che prima o poi si trovano a fare i conti con un passato di millenaria cultura

Tokyonese è una parola che ho creato con il solo scopo di indicare e rappresentare gli “abitanti di Tokyo”contemporanei (così come Newyorkese indica gli abitanti della Big Apple) perché Tokyoite o Edochiano mi sembravano troppo legati ad un’idea di cittadino tradizionale

La cultura visiva giapponese ha sempre influenzato il nostro modo di percepire questo mondo lontano esprimendosi e raggiungendoci anche grazie all’enorme potere dei mass media e del repertorio iconografico pop: fumetti, anime, cartoni animati, correnti di sottocultura urbane :othaku, gothic punk, tatto, video games, cinema…

La rappresentazione dei Tokyonesi che è scaturita della visione di contemporanei occidentali, di una ragazza giapponese che vive e lavora come artista in Italia e di una artista residente in Giappone è il frutto della continua sollecitazione fra le due culture che riesce a creare un crush postivo e spiazzante al tempo stesso

Ho chiamato quindi questo gruppo di artist* , per la maggior parte under 40, sia occidentali con forti legami con l’oriente, che giapponesi ad esprimersi su questo argomento.
L’intento è quello di diffondere una nuova visione che rompe con la tradizione stereotipata: un grande affresco POP per una mostra collettiva che parla di Giappone, di contemporaneità, di disgregazione degli status quo .

L'arte diventa strumento di rivoluzione culturale del sistema di rappresentazione della città di Tokyo oppiata da secoli di cliché di pari passo con il tentativo di smantellamento dell’iconografia nipponica più classica.

Una parte delle identità artistiche rappresentate nella mostra è inevitabilmente ribelle, trasversale alla cultura dominante e tradizionalista.
• Psychonoir, l’acronimo di Elena Simoni, artista bresciana legata alla BEAG fin dagli esordi, proporrà, oltre ad una serie di acrilici su tela e sculture, le maschere del teatro noh (un ibrido tra i due soggetti Magojiro. donna giovane e bella e Okame o Otafuku-dea della fortuna) rielaborate, cristallizzando la superficie attraverso la tecnica della glass skin, diventano un omaggio alle giovani ragazze che frequentano il quartiere Harajuku di Tokyo, centro di nascita di molte tendenze underground che hanno influenzato grandi atelier di alta moda.

Per Marie Sugimoto, artista giapponese che vive e lavora come artista in Italia da 6 anni, la seduzione diventa strumento di cattura del perbenismo.

Marie Sugimoto presenterà due grandi tele con due figure femminili impegnate rispettivamente a rappresentare le due posizioni simbolo del Sumo.
Il Sumo femminile era praticato senza alcun tipo di pregiudizio di genere, fino alla fine del Periodo Edo, quando lo si proibì in maniera assoluta.

Le due Yokozuma di Sugimoto, l’una in dialogo con l’altra traendo forza dal rituale shintoista e non dal concetto di lotta e aggressione dell’avversario, interpretano l’esaltazione della vita e del valore dei rapporti umani, il legame con la natura, la consapevolezza della brevità dell'esistenza e della preziosità degli attimi (le basi insomma della religione Shintoista)

Insieme alle due tele, testimonianza di una libertà negata, Marie sviluppa il tema della rivendicazione e della vendetta in chiave manga, grazie ad una serie limitatissima e raffinata di 4 acrilici su carta dedicata ai maestri del fumetto horror, erotico giapponese:il maestro Maruo Suehiro e l’altrettanto celebre Usamaru Furuya.

• L’artista ucraina Galina Rogovaya porterà una galleria di tipi contemporanei e di situazioni del vivere giapponese influenzata dal continuo dialogo con la cultura occidentale e contaminata dalle stesse bad habits: una certa ribellione che si manifesta soprattutto nell’atteggiamento irriverente e nel look sfontato

• Il fotografo emergente Simone Putzolu aggiunge la sua voce originale e alternativa grazie al mondo guardato attraverso il mirino di una reflex. Putzolu cattura l’essenza della vita urbana, trasformando ogni scatto in un esperimento per esplorare nuove prospettive.
Le sue immagini raccontano storie nascoste. Gli scatti rubati durante un viaggio in Giappone, catturano frammenti di vita e momenti fugaci di persone immerse nelle loro routine, raccontando storie che spesso sfuggono all’attenzione: le strade delle città, le gangs di rock-a-billy, le pratiche religiose collettive come il consumo dei pasti per strada.

• Alla furia della pars destruens, concluderà la seguirà la pace della conquista del se acclarato ed indolente grazie ai lavori dell’artista giapponese Yukiko Fujino che porterà una serie di dipinti di volti femminili

 

L’elenco degli artisti prevede

• MARIE SUGIMOTO -NAGASAKI- OMAGGIO A MARUO SUEHIRO e USAMARU FURUYA (HORROR / FUMETTO)

• PSYCHONOIR-ITALIA-OMAGGIO ALLA CULTURA MAN-GA

• GALINA ROGOVAYA -UCRAINA-GALLERIA DI RITRATTI DI TIPI CON ADDICTIONS CONTEMPORANEE: VANITA’, DIPENDENZA DAI SOCIAL NETWORK, ISOLAMENTO

• YUKIKO FUJINO – UNA VISIONE CONTEMPORANEA DEL FEMMINILE - NARA- JAPAN

• SIMONE PUTZOLU- STREET PHOTOGRAPY- DOCUMENTAZIONE ARTISTICA DELLA VITA PULSANTE DELLA CAPITALE TOKYO

 

NOTE SULLA GALLERIA: Da sempre interessata ai fenomeni culturali contemporanei, della pop art, del figurativo contemporaneo e della street photography BIG EYES ART GALLERY nasce nel 2021 con l’intento di rendere più democratica e fruibile l’esperienza della visita ad uno spazio espositivo. Accessibilità di spazi e di opere d’arte sono diventati un imperativo imprescindibile, decidendo di aprire le sale della galleria all’interno di un concept-store, BIG EYES ART GALLERY contamina superfici normalmente destinate alla vendita di prodotti con una proposta culturale innovativa e mettendo a disposizione del grande pubblico la forma artistica, ne ricava una interfaccia più variegata: da una parte un audience giovane ed attenta, naturalmente attratta dai fenomeni di espressione artistica alternativa e dall’altra un pubblico più esperto che loda l’iniziativa e trova in questa nuova proposta una possibilità di moderno investimento.
Tutte le mostre sono create ad hoc per lo spazio espositivo e la galleria vanta una buona scuderia di artisti che produce in esclusiva per la stessa. Ogni percorso espositivo viene progettato dalla curatrice Tiziana Sanzone, laureata in Conservazione dei beni Culturali nel 1999 che, dopo un apprendistato in varie gallerie d’arte italiane, garantisce originalità e qualità della proposta.