Tomaso Clavarino – Padanistan
Clavarino, che è nato e vive a Torino, ha iniziato a lavorare a questo progetto circa sei anni fa, partendo dai suoi territori, per poi spostarsi progressivamente da nord-ovest sempre più a est.
Comunicato stampa
Padanistan è la personale di Tomaso Clavarino allo studiofaganel che si inaugura il 14 ottobre.
Clavarino, che è nato e vive a Torino, ha iniziato a lavorare a questo progetto circa sei anni fa, partendo dai suoi territori, per poi spostarsi progressivamente da nord-ovest sempre più a est. Padanistan è un lungo viaggio on the road lungo la strada statale Superiore Padana (la S11) che collega Torino a Venezia che sviluppa a una riflessione contemporanea sulla provincia del nord dell’Italia.
Negli ultimi trent’anni la parola “padania” è entrata a far parte della vita quotidiana del nostro Paese. Con Padania si fa riferimento a un’area dell’Italia settentrionale che si estende dalle Alpi alla costa Adriatica.
Un territorio che geograficamente, culturalmente e giuridicamente rimane non definito. Un classico non luogo, costituito da un insieme di frammenti che non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro. Eppure esso è stato percepito nella narrativa collettiva come un tutt’uno compatto, coerente. Al limite, nella fase secessionista più “acuta” del partito della Lega, la Padania era considerata una sorta di “terra promessa”. Nonostante la propaganda, infine un’identità della Padania non si è creata, quello che è rimasto è piuttosto una narrazione di un territorio che, secondo l’autore, adesso non esiste più, ha perso significato e forza:“non ha nulla di unico: le foto che ho scattato potrebbero essere scattate in qualsiasi posto del mondo.”
Attraversando questo territorio, l’emozione principale che si prova è probabilmente il senso di spaesamento, come se la storia si fosse ritirata, lasciando dietro di sé un cumulo di macerie. Padanistan è una visione personale di Clavarino su questo territorio, un viaggio in cui si confondono spazio esterno e spazio interiore, una sorta di “geografia emozionale” del disorientamento.
Padanistan, afferma il fotografo, “non è lavoro che pensa di dare una visione del territorio padano, ma è la mia visione di quel territorio—ed è un qualcosa che per me è distante, lontano anni luce. Da questa sensazione nasce anche il titolo del libro, che si rifà a paesi che immaginiamo come lontani, diversi.”.
Padanistan è diventato un libro con le fotografie di Tomaso Clavarino, curato da Peter Bialobrzeski e con una postfazione dello scrittore Gianluca Didino. Il libro è stato pubblicato a giugno 2022 da Guest Editions (UK) e studiofaganel (Italia). In mostra ci sarà una selezione delle fotografie incluse nel libro. L’artista sarà presente all’inaugurazione.