Tommy Camerno – Charming Daydream

Informazioni Evento

Luogo
NICOLA PEDANA ARTE CONTEMPORANEA
piazza Matteotti 60 (int. Palazzo Palladini - piano terra), Caserta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
04/03/2023

ore 18

Artisti
Tommy Camerno
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale.

Comunicato stampa

"La sedia è saltata dalla sala da pranzo alla sala da ballo." Ciò che potrebbe essere la narrazione lirica di una fiaba o di una storia della buonanotte proviene dalla prosaica pubblicità di un'azienda americana specializzata nelle cosiddette sedie Chiavari. "LASCIA CHE TI SIEDA..." recita il testo sulla homepage. Un'altra azienda adotta un tono diverso, più simile alla leggenda o al racconto: "La maggior parte delle persone che hanno partecipato a un evento catering o a un matrimonio si sarà seduta su una sedia Chiavari senza rendersene conto." Questo oggetto di arredamento - leggero, impilabile, con giunture intagliate nella struttura - sembra meritare una certa anima o animazione da parte di coloro che lo pubblicizzano. Si muovono, si spostano e prendono il sopravvento. Popolano le cerimonie della società. Da qualche parte, il tavolo da ballo inquietantemente descritto da Karl Marx nel "Il Capitale" come un feticcio della merce sta tremando in lontananza.
Mentre guardava i premi dello Screen Actors Guild, trasmessi da Hollywood, l'artista Tommy Camerno ha notato queste sedie e ha iniziato a raccogliere immagini di esse. Le ha immaginate come sedili per una galleria in un'esposizione di dipinti e, alla fine, come materiali scultorei in sé. Per questa mostra, "Charming Daydream", il risultato di una residenza presso la Galleria Nicola Pedana a Caserta, in Italia, Camerno ha affittato le sedie Chiavari da un organizzatore di eventi locale. Le ha impilate in una colonna alta e ha sollevato una di queste sulla parete. Queste si arrampicano, fluttuano.
La sedia, stranamente, è uno dei protagonisti più affidabili del modernismo; Aleksandr Rodchenko le ha modellate in legno a Parigi negli anni '20 e le ha fatte diventare simbolo del collettivo. Jasper Johns le ha tagliate in due negli anni '60 e ha chiamato il risultato un "guardiano". Lo stesso decennio, Yayoi Kusama le ha ricoperte di tuberi di tessuto e ha voluto che il sesso deformasse l'oggetto. Camerno comprende queste sedie nella sua arte come dimostrazioni della scissione del readymade tra essere usato e essere considerato, ma le conosce anche come allegorie dell'immagine che potrebbe essere, che ad un certo punto potrebbe esserci. Avvistare le Chiavari durante i premi SAG era, dopotutto, una sorta di incidente; idealmente, le sedie sono occupate da celebrità o da persone che riempiono i posti vuoti, quelle assunte per assicurarsi che lo spettacolo abbia tutta l'attenzione necessaria. Visti in televisione, gli spettatori diventano loro stessi materiale televisivo.
Pensare alle persone come immagini sensibili non è nuovo per gli artisti, ma Camerno dipinge le due entità in stati di coabitazione, goffi ed obliqui, in cui lo spettacolo è meno un panottico spaventoso che un'infrastruttura alla quale ci si abitua. Il modernismo è il suo mediatore divertente. In una delle immagini di Camerno, il personaggio di Natasha Richardson, Caroline Lane, dal film del 2002 "Maid in Manhattan", sembra trovarsi in un mondo di arabeschi fauves e nebbie cerulee (Camerno ha tracciato questo motivo formale del "ricciolo" in lavori precedenti). In un'altra tela, due uomini d'affari olandesi si tengono per mano, una manifestazione politica contro l'omofobia del 2017 qui evocata in un campo pittorico di pennellate gestuali e toni smorzati. La politica liberale è teatro, certo, ma si manifesta anche come commedie romantiche, cerimonie di premiazione, sogni ad occhi aperti. La pratica di Camerno non perde mai di vista un repertorio di immagini condensato da un'industria culturale a portata di mano, dall'essere bianco, dal consumo di classe.
I soggetti e le immagini si sono trovati in una favola chiamata mercificazione e si stanno scontrando tra di loro, a malapena consapevoli. Una sedia vuota e anticipatoria gli fa capire cosa succederà dopo.