Tomoko Nagao
La mostra di Tomoko Nagao, rappresentante della Micro Pop Art giapponese, nasce dal proposito di coniugare la cultura italiana e quella nipponica con un focus su una delle artiste che più simboleggiano l’ibridazione tra mondi differenti nel panorama contemporaneo.
Comunicato stampa
La mostra di Tomoko Nagao, rappresentante della Micro Pop Art giapponese, nasce dal proposito di coniugare la cultura italiana e quella nipponica con un focus su una delle artiste che più simboleggiano l’ibridazione tra mondi differenti nel panorama contemporaneo.
L’evento è l’occasione per presentare l’ultimo lavoro dell’artista, due sculture di notevoli dimensioni dal titolo Salomè (2017) realizzate con la tecnica della stampa 3D, una novità nel campo dell’arte contemporanea .
L’artista, sempre attenta alle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, presenta inoltre una scelta di tredici grafiche (vectorial art) che rivisitano i capolavori della storia dell’arte occidentale in chiave nipponica o reinterpretano ironicamente i miti della stessa cultura artistica giapponese : le immagini dell’arte infatti sono icone mondiali come la celebre Onda di Kanagawa di Hokusai e la loro rivisitazione pone il problema della convivenza tra culture in un mondo dominato dai brand.
L'artista contamina le opere classiche (il mito di Caravaggio) con la cultura Pop, inserendo nelle opere prodotti e marchi internazionali attraverso i quali muove una velata critica alla società moderna, come nella 'Venere' di Botticelli ,vera allegoria della globalizzazione. Il tutto nell'ottica della poetica del kawaii che rende il mondo colorato e giocoso.
L’icona di Salomè, una testa di ragazza mozzata e appoggiata sul piatto, è un’opera originale e inventata dall’artista. L’iconografia è trasformata e cambiata di segno rispetto alla versione tradizionale che presenta la testa del Battista sul piatto. Salomè non è carnefice ma vittima di poteri più forti, rappresenta l’icona di una femminilità che intende riscattarsi dalla propria condizione ma ne rimane soggiogata: non è la donna fatale, ma la ragazzina piena di fantasie in un ingranaggio più grande di lei.
Con il termine MicroPop si indica quel movimento artistico che si impossessa delle icone della cultura di massa contrastando però l’azzeramento di fantasia e l’omologazione imposta dalla stessa.
A quasi due secoli dall’influenza estetica subita dalla generazione degli artisti europei di inizio novecento da parte dell’arte ukiyo-e, l’arte giapponese ritorna ad avere un forte impatto visivo sulle nuove generazioni di artisti del nuovo millennio, attraverso i Manga e gli Anime.
TOMOKO NAGAO
E’ nata nel 1976 a Nagoya (Giappone), vive e lavora a Milano.
Master nel 2003 al Celsea College Art&Design MA Fine Art di Londra, ha sviluppato in questi anni una ricerca che si pone in una linea di confluenza tra la tradizione occidentale e quella giapponese, con una particolare attenzione alle tecnologie digitali e alla street art.
Principali mostre personali
2012
Superflat experience di TOMOKO NAGAO, a cura di Christian Gangitano, Galleria Famiglia Margini, Milano .
Micropop- Kawaizazione di TOMOKO, MO.OM, Olgiate Olona, Italia.
2007 PoP PuPPet , a cura di Christian Gangitano, Galleria Famiglia Margini, Milano
2003 Sweet and Melt, IOSA Gallery, London.
1999 Castle in the sky, YAMATE 234 Gallery, Yokohama.
1998 Tomoko Nagao, YURAKU BASHI Gallery, Tokyo.
Principali mostre collettive
2016
Botticelli Reimagined, Victoria & Albert Museum , Londra.
The last last supper, Villa Burba, Rho
2015
Botticelli Renaissance, Gemäldegalerie, Berlino
Super pop zoo, Ex complesso conventuale San Francesco, Alessandria
Pop icon, Museo Diocesano, Milano
M-WAM - making our future, Expo 2015 Milano, Fondazione Triulza, Milano
ONE: Breart2015, galleria Patricia Hernandez, Milano