Toni Thorimbert – Storie di Toni
Questa mostra racconta alcuni degli aspetti meno conosciuti del lavoro di Toni Thorimbert.
Comunicato stampa
Questa mostra racconta alcuni degli aspetti meno conosciuti del lavoro di Toni Thorimbert.
Toni, svizzero di Losanna, ma milanese di Pioltello, è un ragazzo di periferia che si fa strada nel difficile mondo della fotografia milanese, dove però sa muoversi molto bene e sa mettere a frutto il suo talento, le sue idee e le sue qualità umane. La strada è lunga ma Toni sale uno a uno tutti i gradini e arriva ad essere, oggi, uno dei professionisti, ma anche uno dei personaggi più conosciuti, amati e rispettati della scena della fotografia milanese.
Tutto comincia nella turbolenta Milano degli anni settanta, non quella da bere ma quella da sudare della periferia estrema, con una doppia foto che mostra la cameretta di un amico, prima perfettamente in ordine e poi in un disordine infernale.
Toni è un ragazzo come tanti altri, ascolta i Doors, i Genesis e gli Area, vive di precarietà, di contraddizioni e difficoltà, quelle dei ragazzi di periferia. Ha la fortuna di incontrare Gabriele Basilico, che diventa suo grande amico e lo aiuta a crescere, a impostare un cammino e a seguirlo. Poi via via realizza reportages, ritratti, servizi di
moda, lavora per riviste e aziende di massimo livello, in Italia e all’estero.
Toni oggi è un professionista molto conosciuto e stimato, ma forse la sua forza è nel suo carattere aperto e franco, nella sua sincerità, nella sua capacità di farsi capire da tutti e di capire tutti. Non per niente Toni è un modello di vita per molti ragazzi, cosa che altri fotografi non sono.
Toni, col suo look giovanile, i suoi tagli di capelli bizzarri, i suoi giubbotti e le sue moto, invece lo é.
Nella mostra, che non a caso si chiama Storie di Toni,
va in scena un racconto fotografico del suo lavoro meno conosciuto. Con questa mostra Thorimbert non vuole celebrare il suo percorso da professionista, non sono esposte foto di moda, né ritratti, ma una dozzina di mini-storie di due-tre foto l’una che raccontano una sintesi del suo lavoro non commissionato, ma non per questo meno importante. Attraverso stampe vintage, Polaroid, ritagli di provini e curiosità varie, Toni ci mostra un interessante percorso di ricerche personali, analisi di linguaggi e soggetti diversi, tutto quello che in qualche modo ha attratto la sua attenzione e che il vulcanico Toni ha interpretato guardando nel mirino della sua macchina fotografica tra i primi anni ’70 fin verso la fine dei ’90, come se fosse una sorta di vita parallela rispetto al Thorimbert professionista on assignment.
Fotogrammi on-the-road di viaggi in moto, bambini e casermoni, studi di corpi nudi, baracchini di Luna park, arredi urbani in dissolvenze notturne, frammenti tratti dai suoi libri e altri mai visti prima, danno vita a questo originale mosaico che sono le Storie di Toni.