Toolkit Research – Camille Scherrer
Performance pubblica del lavoro di Camille Scherrer
Comunicato stampa
Tookit Festival presenta
Toolkit Research
Workshop con artisti internazionali in attesa del Toolkit Festival 2013
30-31 ottobre 2012: Camille Scherrer
Deadline: 26 ottobre 2012
La presentazione del lavoro di Camille Scherrer sarà aperta al pubblico il 31 ottobre alle ore 18.00.
Il rinfresco è offerto dall’azienda Le colturE di Valdobbiadene.
15-16 novembre 2012: Yap Nam Weng
Deadline: 9 novembre 2012
1-2 dicembre 2012: Karina Smigla Bobinski
Deadline: 27 novembre 2012
Sono aperte le iscrizioni ai workshop con gli artisti Camille Scherrer, Karina Smigla-Bobinski e Yap Weng Nam operanti nel campo della New Media Art, organizzati dal Tookit Festival insieme ad A plus A Centro Espositivo Sloveno e finanziati con i fondi per le attività studentesche dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
I workshop rappresentano un primo appuntamento con il Toolkit Festival in vista della sua terza edizione dal titolo Contemplative Pathways che si terrà a Venezia il 9, 10 e 11 maggio 2013. Gli artisti spiegheranno ai partecipanti i segreti delle loro opere interattive e concluderanno le due giornate di lavoro con una performance. Si svolgeranno presso la sede di A plus A Centro Espositivo Sloveno e avranno la durata di due giorni. Vogliono essere un’importante opportunità formativa, un momento di scambio didattico unico nel suo genere, in cui il pubblico avrà la possibilità di incontrare gli artisti e di conoscere da vicino il loro lavoro.
Il primo workshop sarà tenuto da Camille Scherrer, giovane designer svizzera di installazioni interattive che ama sperimentare e giocare con l’arte e la tecnologia. Ha creato un universo molto personale ispirato ai boschi in cui è cresciuta, fatto di animali, funivie e vecchie cartoline. Si e’ laureata nel 2008 alla University of Art and Design di Losanna in Comunicazione visiva ed e’ stata premiata con Best European Design Diploma (Talent exhibition, Design huis, Eindhoven). I suoi progetti sono stati esposti e recensiti al livello internazionale al MoMA – New-York, Siggraph Japan, San José California Biennal, digital art festival di Seoul.
Il secondo appuntamento è stato fissato per il 15-16 novembre 2012 insieme all’artista Yap Weng Nam, graphic designer proveniente da Kuala Lumpur, Malesia, ma trasferitosi in Olanda dopo alcune esperienze lavorative a Barcellona e a Praga. Il suo lavoro si snoda dai più classici media cartacei a lavori multimediali che sfociano in una totale fusione tra grafica e suono: stampe di pattern geometrici che posizionati su giradischi vengono trasformati in suoni. Tra i piccoli booklet con packaging curatissimi ed eleganti, assemblati manualmente, cartoline serigrafate, poster e francobolli troviamo delle opere che riflettono la sua vita personale: alcune sono diari, altre impressioni di esperienze vissute. In questi lavori il linguaggio contemporaneo rispecchia l’autore: i riferimenti grafici orientali si mescolano ad influenze olandesi di tipo neoplastico, creando un armonia di forme pure e solennità, di rigore e dinamicità.
L’1 e il 2 dicembre toccherà all’artista Karina Smigla-Bobinski. Nata nel 1967 in Polonia, vive e lavora tra Monaco e Berlino. Dopo essersi laureata in pittura e comunicazione visiva all’Accademia di Belle Arti di Cracovia e di Monaco, lavora oggi su progetti che spaziano dall’interattività alle installazioni site-specific e multimediali. L’artista insegna presso il dipartimento di Arte e Design all’Università di Scienze Applicate di Asburgo, Germania. Le sue opere sono state esposte in più di trenta Paesi in festival, gallerie e musei tra cui la Biennale di Venezia e la Biennale di Busan, in Corea del Sud, il FILE Electronic Language International Festival di San Paolo e Rio de Janeiro, la VideoAKT Biennal di Berlino e LOOP – Video Art Fair di Barcellona.
Il progetto più famoso è Ada, un’installazione interattiva che si trasforma in una scultura cinetica. Si tratta di un’enorme sfera di plastica e elio con carboncini disseminati sulla superficie che stimola i presenti a interagire con l’oggetto affinché riproduca dei disegni sulle pareti. Ogni volta che uno spettatore cerca di imporre alla sfera di tracciare una figura precisa però, la reazione della membrana in base alle leggi della fisica, rimanda un movimento e un tratto diversi, creando una sorta di opera artistica generativa.
Nel corso delle due precedenti edizioni (Venezia, marzo 2011 e maggio 2012) il Toolkit Festival, ideato da Martin Romeo e dedicato all’arte interattiva e multimediale, è diventato uno degli appuntamenti di riferimento della scena culturale veneziana, un evento in grado di coinvolgere la città intera e le sue istituzioni. Forti del successo di pubblico e critica ottenuto gli anni scorsi durante le precedenti edizioni del Toolkit festival gli organizzatori hanno deciso di compiere un ulteriore passo in avanti, intensificando gli appuntamenti e dunque la qualità dell’offerta del Festival, invitando artisti importanti e dando l’occasione a Venezia di diventare ancora una volta un luogo in cui la ricerca artistica, il dialogo e lo scambio con il pubblico sono ritenuti di fondamentale importanza per lo sviluppo della città e dei suoi abitanti.
L’iniziativa è stata finanziata con i fondi per le attività studentesche dell’Università Ca’ Foscari e il Comune di Venezia.