Toyo Ito – Tomorrow’s Architecture
Incontro straordinario con un grande Maestro dell’architettura internazionale.
Comunicato stampa
Penso all’architettura come a un capo di abbigliamento
con cui avvolgere gli essere umani
(Toyo Ito)
Roma 11 gennaio 2017. La parola più comune per definire il suo lavoro è “innovazione”. Ha costruito in tutto il mondo edifici che sembrano sfidare la gravità: leggeri, trasparenti, tecnologici, si aprono alle città in una continua osmosi tra dentro e fuori. Premiato con la Medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects, il Pritzker Architecture Prize, Leone d’oro alla Biennale di Venezia: è Toyo Ito, il grande Maestro giapponese dell’architettura internazionale che sabato 14 gennaio dalle 11.30 alle 13.00 incontra il pubblico del MAXXI per parlare dell’architettura del futuro, in occasione della mostra The Japanese House. Architettura e vita dal 1945 a oggi (fino al 26 febbraio) dedicata alla casa giapponese.
L’incontro (Auditorium del MAXXI – ingresso libero fino a esaurimento posti - in giapponese con traduzione italiana) dal titolo Tomorrow’s Architecture viene introdotto da Margherita Guccione Direttore MAXXI Architettura e moderato da Pippo Ciorra Senior Curator MAXXI Architettura e curatore della mostra The Japanese House che ospita tra le altre opere anche la ricostruzione in scala reale di uno dei progetti più iconici dell’architetto: la White U del 1976.
Toyo Ito è nato nel 1941 a Seoul, quando la Corea era ancora sotto il dominio giapponese, si è poi trasferito con la sua famiglia a Nagano, in Giappone. Nel 1965 si è laureato in architettura all’Università di Tokyo e in seguito ha collaborato con l’architetto Kiyonori Kikutake, prima di creare il proprio studio d’architettura : Urban Robot (oggi Toyo Ito & Associates, Architects). Ha realizzato, tra l’altro, la sede Tod’s di Tokyo, il cui modello fa parte della collezione del MAXXI.
Ha lavorato come professore associato alla Columbia University, Tokyo University, Tohoku University e Tama Art University e ha ricevuto premi prestigiosi come il Good Design Award nel 2001, il Leone d’oro alla Biennale d’architettura di Venezia (2002), il premio annuale dell’Architectural Institute of Japan (2003) e la Medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects (2006). Nel 2013 ha inoltre ottenuto il Pritzker Architecture Prize.