Tra confronto e scoperta
Un confronto aperto sulle domande esistenziali, tra passato e presente, tra nostalgia di un mondo perduto – classico e umanistico – e aggressività dirompente del mondo frenetico attuale. Due generazioni che si pongono domande e riflettono sulla natura umana e la sua lunga Storia.
Comunicato stampa
Rinaldo Dolfini e Ludmilla Radchenko si misurano, quadro per quadro, con temi e argomenti della storia, Dolfini ripercorrendo e reinterpretando immagini prese da quadri e affrechi “classici”, tra umanesimo e Rinascimento, Radchenko in chiave pop e con un taglio quasi più espressionista.
Un confronto aperto sulle domande esistenziali, tra passato e presente, tra nostalgia di un mondo perduto – classico e umanistico – e aggressività dirompente del mondo frenetico attuale. Due generazioni che si pongono domande e riflettono sulla natura umana e la sua lunga Storia.
Rinaldo Dolfini (Milano, 1942), professore associato di Fisica all’Università di Pavia dal 1983, si è sempre appassionato all’arte e ha avuto anche modo di conoscere l’ambiente artistico della Milano degli anni ’60 e ’70. Nella sua ricerca pittorica ama affrontare un periodo seguendo un filo conduttore tematico, come motivo guida e ispiratore delle sue immagini.
Ludmilla Radchenko (Omsk, Siberia 1978) si è diplomata in Fashion Design nel 1999. Dopo aver lavorato come modella e show girl, dal 2009 si dedica completamente alla pittura. Nel 2010 ha pubblicato con Skira il primo catalogo dal titolo “Power Pop”. Nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia.
Catalogo in galleria. Testo di Giovanni Cerri.