Tra il finito e l’immenso
Esposizione di fotografia che partecipa all’extended programme di EXPOSED, festival di fotografia di Torino alla sua prima edizione.
Comunicato stampa
Giovedì 2 maggio 2024 dalle ore 15.00 fino alle 21.00 inaugura, negli spazi della galleria Riccardo Costantini in via Goito, 8 a Torino, la mostra collettiva “Tra il finito e l'immenso”, esposizione di fotografia che partecipa all'extended programme di EXPOSED, festival di fotografia di Torino alla sua prima edizione.
Nei giorni 3, 4 e 5 maggio dalle 10.00 alle 12.00, Colazioni in galleria in tutti gli spazi delle gallerie di TAG (Torino Art Galleries). Sabato 4 maggio Notte Bianca della Fotografia con chiusura alle ore 24.00
Il titolo della mostra è tratto da una frase di Erri De Luca, scrittore e grande appassionato di montagna poiché il tema dell'esposizione riguarda il paesaggio montano declinato dalle fotografie di sei artisti/fotografi.
Mario Daniele presenta alcuni scatti della serie “Quel sentiero sul lago”; a proposito di questo lavoro scrive Veronica Caciolli curatrice del MART “Il paesaggio continua oltre i bordi della fotografia e il soggetto non è il singolo (il lago, la persona o la terra), ma la loro relazione. [...]
Le opere di Pierluigi Fresia non possono definirsi semplici “fotografie”; certo il mezzo espressivo è quello fotografico ma nel suo lavoro l'interazione con la parola crea un effetto di “corto circuito”, generato con sapienza dall'artista, capace di deviare la nostra attenzione dalla mera contemplazione dell'immagine.
Claudio Orlandi unisce nelle sue foto bellezza e fragilità della montagna e, nello specifico, dei ghiacciai. Molti dei suoi scatti ci mostrano il paesaggio montano “sporcato” dalla presenza dei teli che dovrebbero proteggere i ghiacciai dal cospicuo aumento delle temperature.
L'opera in mostra di Francesco Pergolesi è l'unica che evoca il paesaggio montano invernale pur trattandosi di tutt'altro. Una apparente forzatura che dimostra quanto la bellezza si nasconda anche nelle cose che solitamente guardiamo senza attenzione.
Edoardo Romagnoli presenta alcuni scatti, privi di post produzione, in cui gioca con l'elemento a lui più caro, la luna, e il paesaggio di montagna. La magia di questi scatti notturni segnati graficamente dalla luce della luna rende il suo lavoro assolutamente unico.
Gustav Willeit è un autore eclettico e globetrotter. Gli scatti selezionati per questa mostra lo riportano al suo habitat naturale, la montagna, per lui che è nato e vive in uno dei luoghi più belli del mondo e patrimonio dell'Unesco: le Dolomiti
Testo della mostra di Marco Enrico Giacomelli.