Tra le tue braccia non invecchia il cuore

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO OLDOFREDI
via Umberto I - 43, Calcio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Fino al 1 maggio: feriali 20 – 22.30 / festivi 14.30 – 18 e 20 – 22.30
Dal 2 maggio apertura solo:
sabato (20.00–22.30) e domenica (14.30 – 18.00 e 20.00 – 22.30)
Ingresso libero
Accompagna la mostra un catalogo in omaggio con immagini di allestimento

Vernissage
21/04/2018

ore 18

Curatori
Giuseppe Frangi
Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
arte contemporanea, collettiva

Casa Testori presenta Tra le tue braccia non invecchia il cuore, progetto espositivo a cura di Giuseppe Frangi: 7 artiste al Castello Oldofredi.

Comunicato stampa

Casa Testori presenta Tra le tue braccia non invecchia il cuore, progetto espositivo a cura di Giuseppe Frangi, che inaugurerà sabato 21 aprile alle 18.00, in occasione della Settimana della Cultura 2018 promossa dal Comune di Calcio in provincia di Bergamo.

Prende il la da un verso intenso di Alda Merini questa mostra fuori dal consueto. Siamo a Calcio, negli spazi bellissimi del Castello Oldofredi: una struttura di origini seicentesche, tanto elegante quanto sobria. Sette artiste si confrontano a partire da quella suggestione che ha a che fare con la funzione che questo edificio oggi inaspettatamente svolge: è abitata da suore dell’ordine delle Passioniste, che fanno accoglienza a ragazze e donne che ne hanno bisogno. Un luogo dove l’accoglienza discreta è un’esperienza tutta al femminile.
Le sette artiste sono state chiamate a realizzare quasi un’esperienza corale, con grande attenzione ai raccordi tra le opere di ciascuna, come a stendere un sottofondo visivo all’esperienza umana che qui ogni giorno si realizza.

La mostra prende avvio con i delicati origami dipinti di Marica Fasoli dai quali emerge una narrazione: la storia di Sadako Sasaki, bambina vittima della bomba su Hiroshima, che nella malattia realizzò 644 gru con la tecnica degli origami. Fatima Bianchi propone un video che è un’indagine poetica sul suo nome proprio. Fatima è infatti diffuso sia nel mondo cattolico che in quello musulmano. È un nome di pace che risuona nel canto una musicista algerina tra i luoghi della città di Marsiglia.
Nella grande sala del camino sfilano come ex voto senza tempo, le Madonnine di Fulvia Mendini, con l’aria pura e quasi fatata. Un’altra parete è invece punteggiata di altri ex voto: sono i cuori di ceramica realizzati da Adriana Albertini, varianti accese di vita del piccolo stemma che le suore portano sulla veste. A proposito di accensioni, Albertini ha voluto suggerire l’idea di un fuoco che straborda dal camino con tizzoni plasmati in argilla. Nel transito verso la sala successiva fanno capolino i lavori di Elena Vavaro, giovane artista che riflette sull’immagine femminile, sognando contaminazioni fluide con forme vegetali. Sul fondo dominano le creazioni di Michela Pomaro, che ha composto variazioni sul grigio, a bande orizzontali. Le opere, ispirate ai grigi delle vesti delle sorelle passioniste, sono qualcosa di più di semplici quadri: il colore non è soltanto dipinto, ma lavorato con estrema cura e offerto in rilievo. La mostra si chiude nel grande salone con il colpo a sorpresa di Julia Krahn, artista tedesca che lavora tra Milano e la Germania. Da sempre attenta a perlustrare la spiritualità, Krahn presenta al Castello Oldofredi un’anteprima di un work in progress sul tema di Maria Maddalena. Frammenti di Maddalene contemporanee sono esposti come wallpaper su grandi parallelepipedi espositivi.
Il titolo/logo della mostra è stato gentilmente realizzato dalla giovane calligrafa Chiara Riva.