Tra natura e forma. Dagli artisti della Collezione Panza (1982-2003)
In mostra un progetto espositivo a cura di Anna Bernardini e Marta Spanevello, che riunisce un importante nucleo di opere – 45 lavori di 10 differenti artisti realizzati tra i primi anni ʼ80 e gli anni 2000 – intorno a due polarità: natura e forma.
Comunicato stampa
Il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano è lieto di annunciare la donazione di Rosa Giovanna Magnifico Panza di un importante nucleo di opere d’arte. Giovedì 10 novembre a Villa e Collezione Panza verranno presentati 108 lavori di 26 artisti europei e americani, già parte della storica collezione di famiglia, che andranno a integrare la collezione permanente di Villa e Collezione Panza.
L’entità e la dimensione di questa ultima donazione sarà inoltre un’occasione preziosa per dare un nuovo impulso all’attività di valorizzazione del museo. Dal punto di vista della tutela della collezione permanente, le nuove acquisizioni consentiranno turnazioni e nuovi allestimenti volti a incrementare gli interventi di conservazione programmatica, ma anche a “dare riposo” ai lavori esposti in modo permanente. Nel contempo saranno potenziati i progetti espositivi orientati ad approfondire le ricerche degli artisti, parte di questa recente acquisizione di Villa Panza, in dialogo con la collezione permanente. Un programma che vedrà ogni autunno a Villa Panza nuovi nuclei della donazione, selezionati per temi, esposti negli ambienti della casa di Biumo. A inaugurare questo nuovo indirizzo, dal 10 novembre 2022 al 26 febbraio 2023, il FAI presenta: Tra natura e forma. Dagli artisti della Collezione Panza (1982 -2003), un progetto espositivo a cura di Anna Bernardini e Marta Spanevello, che riunisce un importante nucleo di opere - 45 lavori di 10 differenti artisti realizzati tra i primi anni ʼ80 e gli anni 2000 - intorno a due polarità: natura e forma. Le opere selezionate raccontano così di un’interrelazione tra i due elementi che si riformula, di lavoro in lavoro, in euritmie, dissonanze o negazioni.
Il FAI accoglie con gratitudine ed entusiasmo questa donazione che si compone di consistenti nuclei di opere per ciascun artista in continuità con i criteri collezionistici di Panza che, svolgendo un ruolo determinante nel documentare ed esporre l’arte del secondo Novecento in Europa, ha sempre prediletto la selezione di un ristretto nucleo di artisti per ogni singolo movimento e parallelamente un’ampia acquisizione della loro opera. I lavori oggi donati al FAI appartengono alla seconda e alla terza fase di ricerca di Giuseppe Panza. Se con la seconda collezione, come il collezionista stesso definisce le fasi della sua raccolta, composta tra il 1968 e il 1976, Panza orienta le sue ricerche verso l'arte Minimale, Concettuale, Ambientale e la Light Art, dal 1986, con la terza collezione, la sua indagine si apre a nuove linee di ricerca con l'Arte Organica, l'Arte dei Piccoli oggetti e l'arte del Colore.
La nuova donazione si compone dunque di opere che informano dell'arte concettuale di R. Barry (1936), J. Dibbets (1941), J. Kosuth (1945), L. Weiner (1942 - 2021), ma anche delle ricerche di S. LeWitt (1928 - 2007), a rappresentare l’arte minimale Jene Highstein (1942 - 2013) e Richard Nonas (1936 - 2021). Inoltre, la collezione permanente di Villa Panza si arricchisce di esponenti dell’arte inglese come Hamish Fulton (1946) e Richard Long (1945) che mettono al centro della loro espressione creativa la natura. Sono inoltre compresi lavori di artisti appartenenti, secondo la definizione di Giuseppe Panza, alla compagine dell’arte organica quali Emil Lukas (1964), Ross Rudel (1960), Peter Shelton (1951). Sono incluse anche le ricerche sul colore che si esplicitano nella pittura monocromatica di Anne Appleby (1954), Sonia Costantini (1956), Sean Shanahan (1960), Phil Sims (1940). Per quanto riguarda invece gli oggetti di piccole dimensioni entrano in collezione lavori di David Goerk (1952) e altre opere di Robert Tiemann (1936 - 2016) - artista già rappresentato in Villa Panza-, che confermano una predilezione di Panza per un’estetica riduzionista. Infine, vengono acquisiti alcuni lavori di Barry X Ball (1955) e, tra gli artisti già rappresentati nella collezione permanente della villa, alcune opere di Lawrence Carroll (1954-2019) e progetti di arte del suono di Michael Brewster (1946 - 2016). In donazione anche alcuni artisti come Cioni Carpi (1923 - 2011), Giorgio Colombo (1945), Chiara Dynys (1958), Piero Fogliati (1930 - 2016), Maurizio Mochetti (1940), a sottolineare l’interesse di Giuseppe Panza per una specifica ricerca dell’arte italiana.
Con questo gesto, la famiglia Panza decide di confermare il sostegno al FAI con un’iniziativa che fa seguito a quella del 1996 quando Giuseppe e Giovanna Panza avevano donato la casa di Biumo, gli arredi in essa contenuti e una collezione di oltre 150 opere di arte contemporanea, con l’intento di consegnare intatta ai posteri non solo l’abitazione, ma anche il patrimonio artistico in essa raccolto. Villa e Collezione Panza diventa così l’istituzione Europea con il nucleo più importante, in termini numerici, di opere provenienti dalla collezione storica di Giuseppe Panza, seconda solo al Guggenheim di New York.
L’iniziativa si inserisce infatti nel solco dell’attività intrapresa da Giuseppe Panza a partire dagli anni ʼ70, che ha portato la collezione, un fondo unico e prezioso di più di duemilacinquecento opere, a essere oggetto di importanti cessioni e donazioni a istituzioni europee e americane tra le quali il Moca di Los Angeles (1984 - 1994), la Fondazione Guggenheim di New York (1990-92), il Museo Cantonale di arte di Lugano (1994), il Palazzo Ducale di Sassuolo (2006), l’Albright Knox Gallery di Buffalo (2007 - 2015), l’Hirshhorn Museum di Washington (2008), il San Francisco Modern Art (2010), la Fondazione Culturale S. Fedele, Milano (2013) e la Fondazione Musei Civici Veneziani, (2015).