Traces. Documento e testimonianza nell’arte italiana

Informazioni Evento

Luogo
BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA
Piazza Carlo Alberto 3, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle 18
Sabato dalle ore 10 alle 13

Vernissage
07/11/2015

ore 18-23.30

Contatti
Telefono: +39 3933073350
Email: press.tracesart@gmail.com
Sito web: http://www.tracesart.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Alighiero Boetti, Nanni Balestrini, Giuseppe Spagnulo, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Carol Rama, Sandro Chia, Pino Pascali, Giulio Paolini, Fabio Mauri, Gino De Dominicis, Nicola de Maria
Curatori
Domenico Maria Papa
Generi
arte contemporanea, collettiva

Traces. Documento e testimonianza nell’arte italiana propone un percorso nelle arti visive, tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, attraverso opere accompagnate da testi, fotografie, libri, libri d’artista e progetti provenienti da archivi e collezioni pubbliche e private.

Comunicato stampa

Traces. Documento e testimonianza nell’arte italiana propone un percorso nelle arti visive, tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, attraverso opere accompagnate da testi, fotografie, libri, libri d’artista e progetti provenienti da archivi e collezioni pubbliche e private.

In mostra oltre quaranta opere di: Vincenzo Agnetti, Enrico Baj, Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Alik Cavaliere, Sandro Chia, Gino De Dominicis, Nicola De Maria, Niki de Saint Phalle, Giuseppe Desiato, Piero Gilardi, Fabio Mauri, Fausto Melotti, Aldo Mondino, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Pino Pascali, Carol Rama, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Giuseppe Spagnulo, Daniel Spoerri, Armando Testa.
Sono più di centocinquanta documenti, oltre che sugli artisti in mostra, sugli autori che hanno segnato il panorama dell’arte italiana e internazionale del periodo.
“Il significato dell’opera d’arte, nelle esperienze degli ultimi decenni va cercato non più solo nell’esecuzione del manufatto - afferma il curatore Domenico Maria Papa - ma nell’elaborazione concettuale, nella traccia biografica, nel confronto tra l’artista e gli altri operatori del sistema dell’arte.”
Per la comprensione di un percorso di ricerca assume perciò grande importanza la documentazione e la testimonianza diretta relativa all’opera o al lavoro di un autore. Il supporto documentale diviene un supporto fondamentale nel ricostruire la cultura artistica di un periodo, per approfondire e contestualizzare l’opera.
Sede di prestigio la Sala Mostre dell'Auditorium Vivaldi della Biblioteca Universitaria Nazionale di Torino. I lavori, iniziati nel 2014, hanno sottoposto i locali a nuovi moderni canoni architettonici e di sicurezza. Inaugurato il 18 settembre 2015, Traces è la prima grande mostra nello spazio espositivo rinnovato.

Per la prima volta, in occasione della Notte delle Arti Contemporanee, la prestigiosa Biblioteca torinese apre alla visita notturna per un progetto d’arte.

CATALOGO
Il catalogo della mostra, di circa 180 pagine prevede la raccolta di interventi sul tema della documentazione dell’arte moderna, con interventi di: Luisa Papotti, Soprintendente beni artistici e architettonici di Torino; Stefano Trucco, presidente Centro di Conservazione e Restauro di Venaria Reale; Sara Abram, settore documentazione del Centro di Conservazione e Restauro di Venaria; Bruno Mazzara, docente scienze sociali, Università la Sapienza di Roma - componente comitato direttivo del DigiLab, Centro interdipartimentale di ricerca e servizi de “La Sapienza”; Duccio Dogheria, Archivio del ‘900 - Mart; Domenico Maria Papa, curatore della mostra.
In catalogo una conversazione con Achille Bonito Oliva.

ORGANIZZAZIONE
La mostra è a cura di Domenico Maria Papa, con coordinamento di Giuliana Picarelli; segreteria organizzativa di Francesca Rusconi; redazione Monica Prastaro; trasporti EP Servizi; Assicurazioni Assieme2008, Agenzia UnipolSai s. r. l.; Allestimento: Officina delle Idee; Progetto editoriale: Alessandra Oriti; Stampa Tipografia Sosso; servizi fotografici Ernani Orcorte; media partner Skart Magazine. Ufficio stampa: Cristina Viscardi