Tre Oci Tre Mostre / Giudecca Fotografia
Il modello espositivo Tre Oci Tre Mostre, risultato vincente già dalla prima edizione, ritorna anche quest’anno proponendo un percorso visivo che vuole mettere a confronto i linguaggi contemporanei con la grande tradizione della fotografia veneziana. L’obiettivo del progetto è quello di proseguire le riflessioni sul superamento dei generi fotografici a favore di una maggiore libertà espressiva.
Comunicato stampa
Il modello espositivo Tre Oci Tre Mostre, risultato vincente già dalla prima edizione, ritorna anche quest’anno proponendo un percorso visivo che vuole mettere a confronto i linguaggi contemporanei con la grande tradizione della fotografia veneziana. L’obiettivo del progetto è quello di proseguire le riflessioni sul superamento dei generi fotografici a favore di una maggiore libertà espressiva.
Il dibattito prende il via al pianterreno della Casa a cominciare dalla proposta ideata e curata da Italo Zannier e intitolata Il vento folle della fotografia. Il suo è un vero e proprio viaggio dentro l’universo sovraffollato delle immagini che subito si trasforma in un percorso armonico generato dalla magia di ciò che le immagini raccontano. Quella di Zannier sembra quasi una necessità di fare ordine nella storia della produzione della fotografia lasciando il podio al contenuto veicolato, a ciò che si vede, insomma. Per una volta, è come se gli autori delle fotografie restassero sullo sfondo. A prevalere la forza della luce, la sorpresa dell’apparizione, la magia della fotografia, appunto.
Nei saloni del piano nobile viene ospitata la mostra Suggestioni capresi, 100 anni dopo Diefenbach. Fotografie di Francesco Jodice e Olivo Barbieri, organizzata dalla Fondazione Capri e curata da Denis Curti. I due artisti contemporanei sono stati chiamati dalla Fondazione Capri per produrre una missione fotografica sull’isola azzurra a partire dalle grandi tele dell’artista tedesco Karl Wilhelm Diefenbach.
Obiettivo, quello di creare un doppio percorso espositivo site-specific, 20 grandi foto, avvalendosi dei differenti linguaggi artistici. Il contributo di Jodice e Barbieri è spiazzante. L’isola di Capri diventa l’occasione per ragionare sulla contemporaneità e su una modalità di produrre paesaggio che via via si fa sentimento.
L’iniziativa nasce dallo scambio culturale tra la Fondazione Capri e la Fondazione di Venezia che unite dall’impegno nel settore della fotografia, condividono il progetto comune, ideato per portare alla luce l’origine storica e culturale che ha visto divenire due residenze private, la Casa Rossa di Anacapri e la Casa dei Tre Oci a Venezia, luoghi d’incontro privilegiati per artisti ed intellettuali. La mostra è stata realizzata con il patrocinio della Città di Capri e il Comune di Anacapri.
Al secondo piano, tre mostre, Time, Persone e L’immagine Sospesa.
Il celebre circolo fotografico, che come ogni fine anno presenta le opere dei propri soci, quest’anno vuole proporre una nuova formula più ricca, accompagnando la mostra sociale con altre due esposizioni.
Time vuole essere una riflessione sulla definizione di tempo, relativamente alla modernità, alla memoria, all’usura materiale delle cose ma anche dei sentimenti, alla sua connessione con lo spazio, questo il senso della ricerca dei 28 fotografi che partecipano con 59 immagini in totale.
Come di consueto il Circolo ha invitato un famoso fotografo e quest’anno sarà presente Joe Oppedisano con quattro suoi scatti.
Sempre al secondo piano a fianco di Time si articola la mostra Persone.
il Circolo La Gondola cura una sezione speciale, dedicata alle stampe storiche, privilegiando il genere del ritratto permettendo un viaggio di confronto tra le forti personalità fotografiche che hanno frequentano il circolo veneziano come Monti, Berengo Gardin, Giacomelli, e l’esercizio degli amatori che testimoniano il gusto visivo del secondo dopoguerra, legato ad una rappresentazione vivida, realista, a volte romantica e poetica dei soggetti.
Di fianco, L’immagine sospesa, espone le opere dei vincitori del Portfolio 2013. Ciascun autore partecipa con dieci immagini.
La Fondazione di Venezia negli anni ha acquisito vari archivi e fondi fotografici per dedicarli alla fruizione e in generale alla diffusione della cultura fotografica in Italia, e in particolare a Venezia dove ha aperto al pubblico la Casa dei Tre Oci. Ai Tre Oci la fotografia ha trovato la propria casa con mostre, workshop, seminari, laboratori, convegni, e importanti esposizioni monografiche dei grandi maestri della scena internazionale.
Il progetto Tre Oci è portato avanti in collaborazione con Civita Tre Venezie e con il sostegno di Veneto Banca.