Triennale Decameron – Alessandro Rabottini
Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con il Direttore Artistico di miart Alessandro Rabottini.
Comunicato stampa
Alessandro Rabottini, critico d’arte e curatore, Direttore Artistico di miart
Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con il Direttore Artistico di miart Alessandro Rabottini, venerdì 17 aprile.
Nell’ambito di Triennale Decameron, Alessandro Rabottini in conversazione con Davide Giannella, curatore, parlerà di dinamiche e prospettive nel sistema dell’arte contemporaneo oltre la pandemia.
Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.
Tutte le “novelle” di Triennale Decameron sono trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. Tutti i giorni alle 17.00.
Alessandro Rabottini
Alessandro Rabottini è un critico d’arte e curatore che vive tra Londra e Milano. Dal 2017, è Direttore Artistico di miart – la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Rabottini ha curato numerose mostre in musei e istituzioni fra cui, solo tra il 2014-2015, la retrospettiva di Robert Overby Robert Overby: Works (1935-1993) al Centre d'Art Contemporain di Ginevra, e che poi ha viaggiato alla GAMeC di Bergamo, alla Bergen Kunsthall di Bergen, e a Le Consortium di Dijon; e le personali di John Latham Great Noit. Works 1955-1998 e di Gianfranco Baruchello Cold Cinema. Films, Videos and Works 1960-1999 in Triennale Milano, a seguito della quale ha co-editato la prima monografia completa che esplora la produzione filmica dell’artista dagli anni Sessanta in poi (Gianfranco Baruchello: Archive of Moving Images (1960-2016), Mousse Publishing). Ha anche curato mostre personali di Elad Lassry e Adrian Paci al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; e Danh Vo a Villa Medici, Roma. Recentemente, ha curato la pubblicazione di una monografia sul lavoro del designer Michael Anastassiades. Precedentemente, nel suo ruolo di Curatore Esterno al Museo MADRE di Napoli, Rabottini ha curato mostre retrospettive di Walid Raad, Ettore Spalletti e Padraig Timoney. Come Curatore Esterno alla GAMeC di Bergamo, Rabottini ha inoltre curato mostre personali di artisti internazionali come Mircea Cantor, Keren Cytter, Latifa Echakhch, Giuseppe Gabellone, Johannes Kahrs, David Maljkovic, Victor Man, Kris Martin, Pratchaya Phinthong, Pietro Roccasalva, Tim Rollins & K.O.S, Sterling Ruby, Tris Vonna-Michell, e Jordan Wolfson. Rabottini ha anche contribuito a cataloghi e volumi pubblicati da musei sulle pratiche di artisti come Uri Aran, Cecily Brown, Maaike Schoorel, Dana Schutz, Piotr Uklański, Paloma Varga Weisz, e Cristof Yvoré.