Triennale Decameron – Tomás Saraceno
Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – nuovo format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con l’artista Tomás Saraceno.
Comunicato stampa
Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – nuovo format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con l’artista Tomás Saraceno, giovedì 9 aprile.
Nell’ambito di Triennale Decameron, Tomás Saraceno dialogherà con Joseph Grima, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, a partire da alcune domande del sociologo, antropologo e filosofo francese Bruno Latour per arrivare poi a ipotizzare chi e cosa “mettere in quarantena” permanentemente nell’era post COVID-19.
Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.
Tutte le “novelle” di Triennale Decameron saranno trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. Tutti i giorni alle 17.00.
I Partner Istituzionali Eni e Lavazza e il Partner Tecnico ATM sostengono Triennale Milano anche per il progetto Triennale Decameron.
Tomás Saraceno
La pratica di Tomás Saraceno si muove tra varie discipline, tra cui arte, scienza e scienze sociali. All'incrocio tra questi mondi, le sue sculture galleggianti, i suoi progetti per la comunità e le sue installazioni interattive propongono ed esplorano nuove e sostenibili mobilità di abitare e percepire l'ambiente. Nel 2007 Saraceno ha attivato progetti volti a una collaborazione etica con l'atmosfera, tra cui il Museo Aero Solar. Questi progetti sono sviluppati nell’ambito della comunità artistica internazionale e interdisciplinare Aerocene, che cerca di creare un ambiente libero dai confini e dai combustibili fossili. Come parte di questa comunità, nel 2015 Saraceno ha raggiunto il record mondiale per il primo e più lungo volo completamente alimentato a energia solare. Il suo profondo interesse per i ragni e le loro ragnatele ha portato allo sviluppo all’interno dello Studio Tomás Saraceno del team Arachnophilia, dando vita alla creazione di Arachnophilia.net e dell'app Arachnomancy. Attraverso queste piattaforme, Saraceno invita persone da tutto il mondo a operare in rete per la comprensione delle interspecie e a prendere parte alla sfida di Mapping Against Extinction. Negli ultimi dieci anni ha collaborato con Massachusetts Institute of Technology, Max Planck Institute, Nanyang Technological University, Imperial College, Londra, e Natural History Museum, Londra. Ponendo una specifica attenzione all'interazione collaborativa, è diventato il primo a scansionare, ricostruire e reimmaginare gli habitat spaziali intrecciati dai ragni. Possiede inoltre l'unica raccolta tridimensionale di ragnatele esistente al mondo. Saraceno tiene conferenze in tutto il mondo e dirige l’Institute of Architecture-related Art (IAK) presso la Braunschweig University of Technology, Germania (2014–2016). Saraceno ha avuto diverse esperienze di residenza, tra cui quelle presso il Center National d’Études Spatiales (2014–2015), il MIT Center for Art, Science & Technology e l’Atelier Calder. Tra le mostre recenti: 58a Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia, May You Live In Interesting Times, a cura di Ralph Rugoff; Blanche ON AIR, Palais de Tokyo, Parigi (2018), a cura di Rebecca Lamarche-Vadel; A Thermodynamic Imaginary, Museo di arte, architettura e tecnologia, Lisbona (2018), a cura di Pedro Gadanho; How to Entangle the Universe in a Spider’s Web, Museo de Arte Moderno, Buenos Aires (2017), a cura di Victoria Noorthoorn; Stillness in Motion - Cloud Cities, Museum of Modern Art, San Francisco (2016), a cura di Joseph Becker; Aerocene, Solutions COP21, Grand Palais, Parigi (2015). Le sue opere sono entrate in numerose collezioni internazionali, tra cui il Museo Bauhaus, Weimar; The Museum of Modern Art, New York; SFMOMA, San Francisco; Walker Art Center, Minneapolis; Nationalgalerie e Staatliche Museen zu Berlin, Berlino.