TriggerBeats
Mostra e manifesto corale nati dal confronto di quattro giovani artisti nel pieno della loro spinta creativa che, invitati da Luigi Pagliarini, propongono un inedito incontro tra tradizione e futuro, scultura e robotica.
Comunicato stampa
Sabato 26 novembre 2022 alle ore 18.00, ad Ascoli Piceno presso le Officine Brandimarte Art Space, inaugura l’esposizione TriggerBeats con opere degli artisti Demian Battisti (Mr. BD), Ado Brandimarte, Stefano Iampieri, Iacopo Pinelli, insieme a Luigi Pagliarini.
Fra gli spazi delle Officine Brandimarte, originaria sede dell’omonima ex ditta di costruzione edile, dal 2021 riconvertita a spazio di sperimentazione del contemporaneo, prende forma TriggerBeats, mostra e manifesto corale nati dal confronto di quattro giovani artisti nel pieno della loro spinta creativa che, invitati da Luigi Pagliarini, propongono un inedito incontro tra tradizione e futuro, scultura e robotica.
Cinque opere, non sculture, non robot ma allo stesso tempo entrambe le cose, accolgono i visitatori guidandoli nel cuore della tecnologia e dei suoi processi. Qui, nella relazione opera-spettatore, è costruita una visione protesa al futuro, capace di coinvolgere chiunque e in prima persona, senza lasciare scampo.
Con spirito genuinamente punk, il mondo della Tecnica è rovesciato dal suo interno, è stravolto; la catena del progresso è costretta a una deviazione. Canoni e parametri classici, della scultura, della robotica, della tecnologia, della vita, sono rovesciati dal profondo. L’uomo nel riconquistare consapevolezza della sua fragilità, si sintonizza con la tensione della vita, del tempo.
TriggerBeats vede dunque la nascita di nuove figure robotiche. Figure che crescono e si riconoscono nei processi, fuori dai suoi percorsi utilitaristi. L’arte in questo contesto torna, pertanto, a prendere forma nelle discipline del “fare”. Ecologia, riciclo, sapienza artigiana, sono la pelle del nuovo robot e della nuova scultura robotica che lo mette al mondo.
Questo traguardo, raggiunto grazie anche alla complicità della storia artigiana delle Officine Bradimarte, è l’inizio di nuove strade e visioni che si aprono dai sentieri della coscienza, ‘materia quantistica’ che riconosce il potere dell’uomo sulla meccanica e sull’Intelligenza Artificiale.
La mostra è organizzata con la collaborazione di Elena Giulia Rossi e Anita Calà che hanno seguito tutte le fasi di sviluppo del progetto fino alla sua realizzazione.