Trix & Robert Haussmann
Fri Art, il centro d’arte di Friburgo, è orgoglioso di presentare la più ampia esposizione dell’ultimo decennio dedicata ai designers e architetti Trix e Robert Haussmann (*1932, *1931).
Comunicato stampa
Fri Art, il centro d'arte di Friburgo, è orgoglioso di presentare la più ampia esposizione dell'ultimo decennio dedicata ai designers e architetti Trix e Robert Haussmann (*1932, *1931).
Dal 1967 la coppia ha dato vita ad una produzione artistica critica ed ironica che ha continuamente sfidato le convenzioni estetiche dell'architettura e del design. Negli anni Sessanta, a Zurigo in Svizzera, gli Haussmann hanno cominciato a sviluppare un linguaggio complesso e sperimentale che si avvicinava al Design Radicale italiano, in particolare a gruppi come Superstudio e Archizoom. Proprio nel 1967, anno di fondazione del gruppo fiorentino UFO, realizzarono la loro sedia più iconica, la sedia neon, non funzionale e anti-design, la cui struttura è fatta di tubi al neon. Sempre nel '67 Alessandro Mendini decise di invitare gli Haussmann a partecipare al gruppo Alchimia (precursore di Memphis), di cui facevano parte anche a Ettore Sottsass e Andrea Branzi, e con cui esposero alla prima mostra Bauhaus a Milano nel 1979. Poichè l'architettura svizzera negli anni '60,'70,'80 era ancora costretta entro i dogmi modernisti, è risultato naturale che il lavoro degli Haussmann sia stato maggiormente recepito in Italia in quel periodo.
La collaborazione tra Mendini e gli Haussmann è continuata per diversi anni, tanto che il gruppo Alchimia stesso produsse uno dei loro primi oggetti d'arredo che fu presentato al Salone del Mobile a Milano. Il lavoro degli Haussmann è stato menzionato diverse volte in prestigiose riviste del settore, come Domus o Casabella.
L'esposizione negli spazi di Fri Art, interamente concepita in stretta collaborazione con gli architetti, esamina ogni aspetto della loro ricerca. Discostandosi tuttavia da un retrospettiva di stampo tradizionale, crea un dialogo tra differenti serie di oggetti. Trix e Robert Haussmann hanno scelto di presentare dei mobili che appartengono alla collezione Röthlisberger (Berna, Svizzera), e una serie di specchi degli anni Ottanta, i quali contribuiranno a dare una visione d'insieme sui loro esperimenti provocatori di design dal 1967 al 1988. A questi oggetti storici si aggiungono una decina di nuovi specchi (2014) che la coppia ha ideato, disegnato e prodotto appositamente per gli spazi del centro d'arte. Installati all'interno dello spazio espositivo per creare differenti illusioni ottiche, questi specchi produrranno delle immagini più o meno distorte di loro stessi e dello spazio in cui si riflettono.
Disturbare o "distruggere" spazi e forme può essere considerato uno dei motti degli Haussmann. Ad esempio, l'apertura dei cassetti del loro armadio realizzato come una colonna greca "distrugge" la sua stessa funzione. Quest'opera in particolare è una diretta e ironica allusione alla famosa affermazione dell'architetto Louis Sullivan la forma segue la funzione. Non sorprende infatti che il manifesto degli Haussmann del 1981 sia stato pubblicato sotto il nome di Manierismo Critico.
Al contrario di altri designers e architetti, Trix e Robert Haussmann sono davvero consapevoli del fatto che un oggetto di design possa essere un vettore di significato che non si riduce solamente alla sua funzione e alla sua estetica (questo è visibile soprattutto nella serie Oggetti Didattici). Questo particolare rapporto con l'oggetto li porta ad avere una più ampia visione di cosa significhi essere un architetto oggi.
Nonostante il loro lavoro rimanga ancora sottostimato, è stato oggetto di importanti riletture da diversi spazi d'arte innovativi come Studiolo a Zurigo, Herald Street a Londra, Hard Hat a Ginevra, e Weiss Gallery a Zurigo all'inizio di quest'anno.
Come riconoscimento alla loro carriera, che abbraccia quasi cinquan'anni dalla fondazione del loro studio nel 1967, gli Haussmann hanno ricevuto il prestigioso Swiss Federal Design Award nel 2013.