TU35 Siena – Guardarsi Intorno
Guardarsi intorno è stata la terza tappa di TU35 – Geografie dell’arte emergente in Toscana, progetto organizzato dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci con Officina Giovani di Prato per sondare, captare e indagare le energie creative che ci circondano, dando spazio a sperimentazione, trasversalità e commistione di discipline artistiche e linguaggi creativi, dall’arte visiva alla musica, dal cinema al video, dal multimedia al design.
Comunicato stampa
Sabato 10 ottobre 2015, alle ore 10.30, inaugura presso il Complesso museale Santa Maria della Scala, Siena, la mostra collettiva TU35 SIENA – Guardarsi Intorno a cura di Stefania Margiacchi in collaborazione con Michelina Simona Eremita.
Nel programma di Siena Capitale della Cultura 2015 - All’interno di Siena Contemporanea - Verso costituisce un programma di riflessioni sull’Arte e l’Architettura Contemporanea con incontri, eventi, mostre, appuntamenti, performance e workshop che si terrà dal 9 al 17 ottobre. Verso è presente anche nel calendario di attività di AMACI per l’Undicesima Giornata del Contemporaneo.
Il programma di Verso è il risultato degli “incontri del mercoledì”, che hanno avuto lo scopo principale di mettere in relazione e stabilire una comunità costituita da professionisti, associazioni e rappresentanti delle Istituzioni, uniti dall’impegno di riportare a Siena le pratiche e la matrice attiva proprie dell’arte e della cultura contemporanea.
L’origine del gruppo di lavoro proviene dall’esperienza dei Tavoli Tematici degli Stati generali della Cultura, voluti dallʼAmministrazione comunale. Successivamente alla giornata, gli incontri si sono protratti raggiungendo dapprima l'obiettivo di scrivere e sottoscrivere un documento che dichiarasse intenti condivisi e in seguito lavorando ad un programma da presentare per Siena Contemporanea. All’interno di questo tavolo è stata invitata a partecipare, in qualità di operatore culturale, la curatrice Stefania Margiacchi. In particolar modo, il tavolo, coordinato dalla Direttrice del Museo per bambini di Siena Michelina Simona Eremita, ha espresso la volontà di ospitare la mostra TU35 SIENA – Guardarsi Intorno.
Guardarsi intorno è stata la terza tappa di TU35 – Geografie dell’arte emergente in Toscana, progetto organizzato dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci con Officina Giovani di Prato per sondare, captare e indagare le energie creative che ci circondano, dando spazio a sperimentazione, trasversalità e commistione di discipline artistiche e linguaggi creativi, dall’arte visiva alla musica, dal cinema al video, dal multimedia al design.
Guardarsi intorno ha condensato le ricerche di artisti attivi nel territorio senese che nascono dal superamento dei confini che isolano accolgono e preservano. I confini in questo caso sono quelli delle mura della città di Siena che gli artisti valicano per attraversare il paesaggio che li circonda per possibili nuovi incontri, oltre al creare nuove sinergie tra tecniche artistiche, con cui riflettere sul concetto di rappresentazione fotografica e sul suo ruolo nell'era dei new media digitali e smaterializzati. È nel comune sentire di queste demarcazioni come limiti allo sguardo sensibile che questi giovani artisti intraprendono percorsi differenti anche se accomunati dall’obiettivo di fissare la propria realtà, col fine di rappresentarla, raccontandola.
Il guardare altrove è il leitmotiv del girovagare che si riscontra nella videoinstallazione di Sofia Bdeidet (Milano, 1990; studia e lavora tra Milano e Siena) realizzata in collaborazione con Cosimo d’Agnessa – doppia proiezione sovrapposta di un viaggio in treno da Milano a Siena volto a colmare una distanza fisica ed emotiva – ma anche negli interventi al limite con la street art di Jacopo Pischedda (Siena, 1983; vive e lavora a Siena) che lo portano ad inserire esseri antropomorfi disegnati su carta in architetture abbandonate visibili percorrendo le strade secondarie. Anche Lorenzo Brini (Pisa, 1985; studia e lavora tra Firenze e Siena) si appropria fisicamente dello spazio espositivo per mezzo di un disegno “monolinea” che fa vivere le superfici nere con evocazioni conflittuali su cosa può essere considerato “quotidiano?, tra la dimensione intima e quella pubblica. La ricerca fotografica di Gaia Inglesi (Siena, 1993; studia e lavora a Siena) condensa questa dicotomia tra “personale e collettivo” portandola a realizzare da una parte i “lift off” e dall'altra polaroid di nudi. I primi vedono il fondersi dei palazzi e del cemento della città agli scheletri degli alberi invernali, per una sperimentazione fotografica che viviseziona la realtà, i secondi, invece, sono intrisi di solitudine e silenzioso sentire. I quadri di Paul de Flers (Parigi, 1988; vive e lavora a Siena) sono caratterizzati da una pittura meditativa e intimistica, volta a creare un’immagine che non sia tanto illustrazione di realtà quanto concentrazione di questa ed esaltazione delle proprie sensazioni di fronte ad essa. Lo stesso approccio guida il lavoro di Martina Líšková (Považská Bystrica, Slovacchia ,1983; vive e lavora a Siena) che, con le sue installazioni - connubio di fotografie e brani musicali eseguiti da lei con tastiera e altri strumenti - mira a fissare nel tempo l’estetica dell’attimo e delle emozioni provate nell'osservazione della natura. Infine Adriano Benocci (Siena, 1985; studia e vive a Siena) rivede tutto intorno a sé attraverso i fori stenospeici delle pinholes da lui stesso realizzate: il suo racconto parla attraverso immagini sfocate, che eloquenti puntano dritto verso lo scopo di ottenere una “presentazione” della realtà e non solo una sua rappresentazione.
La mostra/ricognizione “Guardarsi attorno” si completa con l'opera di Eugenia Vanni (Siena, 1980; vive e lavora a Siena) dal titolo To be able to: il fare artistico alla luce delle pratiche quotidiane (2009) – tesi pubblicata in versione integrale da NABA (Nuova Accademia di Bele Arti di Milano). L'artista ha scelto di esporre un libro che è anche una riflessione sull'idea stessa di ricognizione. Infatti, questa sua ricerca - ri-letta adesso, a sei anni di distanza da quando è stata scritta - espone non solo un lavoro tout court, ma anche una profonda riflessione sull'idea stessa di ricognizione, un nuovo punto di partenza da cui osservare la situazione del dibattito culturale nel territorio senese cui la mostra vuole essere un punto di vista privilegiato.
Il libro in questione verrà presentato il giorno martedì 13 ottobre, alle ore 17.30, dal curatore e critico d’arte Pietro Gaglianò, all’interno della giornata MAPS and LEGENDS curata dall’associazione Culturing Siena che rientra a sua volta nelle iniziative di Verso.
“Story telling / Siena” è il progetto speciale di tre conversazioni – a cura di Lorenzo Bruni e Stefania Margiacchi – con Francesco Carone (Siena 1975; vive e lavora tra Siena e Iesa), Federico Fusi (Siena 1967; vive e lavora a Siena) e Bernardo Giorgi (Camerino, Macerata, 1967; vive e lavora a Siena). Questi tre artisti, appartenenti a generazioni precedenti a quella in mostra a Prato, sono stati presi in considerazione non solo per l'importanza della qualità della loro ricerca artistica, ma in particolar modo per il loro essersi resi attivatori del dibattito artistico a Siena. Attraverso progetti curatoriali, collaborazioni ed inviti estesi ad artisti nazionali e internazionali, hanno contribuito alla “persistenza” della cultura contemporanea nella città, evitando che questo importante linguaggio andasse “dimenticato”, espandendo così il proprio ruolo di artisti a quello di stimolatori culturali.