Tullio Pericoli – Una storia di segni
Mostra dedicata all’artista e alla sua opera incisa. Tullio Pericoli, pittore e disegnatore marchigiano, è una delle voci più note e autorevoli nel panorama artistico contemporaneo.
Comunicato stampa
In occasione del Premio Lo Straniero, intitolato alla rivista fondata e diretta da Goffredo Fofi, che quest’anno a Castiglioncello, nell’ambito del festival Inequilibrio, ha premiato tra gli altri, Tullio Pericoli, Castello Pasquini - Castiglioncello (LI), ospita, dal 28 giugno al 23 agosto 2015, una grande mostra dedicata all’artista e alla sua opera incisa. Tullio Pericoli, pittore e disegnatore marchigiano, è una delle voci più note e autorevoli nel panorama artistico contemporaneo. Nella esposizione di castello Pasquini presenta l’intero nucleo delle incisioni realizzate in un arco di oltre trent’anni. Una storia di segni prevede infatti un percorso che, attraverso oltre 100 opere, racconta i momenti e i temi della ricerca dell’artista, dominatore delle tecniche grafiche e raffinatissimo narratore di volti e paesaggi. Un percorso che si apre con le tirature dei primi anni ‘80, ovvero, come scrive Franco Fanelli nel bel catalogo edito da Lubrina, “incisioni ad acquaforte e acquatinta, calibrate su una gamma cromatica tanto calda quanto essenziale, nelle quali Pericoli sembra evocare, su cadenze orientaleggianti, misteriose mappe, laddove segno e colore sono in gara con la preziosa complessità della miniatura”. E che, negli anni, scorre sugli ormai celebri scenari dove si affollano libri, frutti, vasi, tavoli, cavalieri, cinghiali e le molte altre “cose” che un’inesauribile e coltissima immaginazione affida a un segno di rara coerenza espressiva e poetica. I paesaggi, motivo centrale dell’impegno artistico e intellettuale di Pericoli, sono raccontati con raffinate trame grafiche e complessi registri tonali che ne conservano, persino ne amplificano, i valori pittorici e i contenuti morali. Perché i suoi sono paesaggi che hanno “una valenza non solo estetica e contemplativa, ma discorsiva ed etica: ci ricordano chi siamo e chi siamo stati, ci invitano a riflettere su chi vogliamo essere” (Salvatore Settis). Così come avviene nell’emozionante serie di ritratti – da Robert Louis Stevenson, a Virginia Woolf, Franz Kafka, Italo Calvino, Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda… – che “ci fanno capire come Pericoli riesca in modo personalissimo a far interagire componenti che una lunga tradizione culturale aveva separato e contrapposto, e cioè l’anima e il volto, l’opera e la biografia” (Lina Bolzoni). Per apparire anch’essi, come nella mappa delle rughe di Samuel Beckett, splendidi paesaggi. La mostra è promossa dal Comune di Rosignano Marittimo e Armunia in collaborazione con il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa), e con la Galleria Ceribelli di Bergamo.