Tum 2 – Manuela Menici / Vanni Meozzi
Si rinnova la collaborazione con Tum. Installazioni site-specific degli artisti Manuela Menici e Vanni Meozzi.
Comunicato stampa
La collaborazione con il collettivo TUM island apertasi questa estate in occasione delle installazioni site-specific tenutesi alla Rocca Di Carmignano si rinnova allo Spazio SAAM: dal 15 al 23 ottobre saranno ospitati i lavori di Manuela Menici e Vanni Meozzi ; dal 29 ottobre al 13 novembre si potranno ammirare le sperimentazioni fotografiche di Lucilla Bellini e Jacopo Jenna. Il “legame” dei quattro artisti con Carmignano, rende ancor più straordinaria e suggestiva la collaborazione con la galleria. Di fatto lo Spazio SAAM ritrova con questa doppia esposizione la propria mission di propulsore dell’avanguardia artistica partendo da Carmignano: artisti che hanno trovato la loro dimensione espressiva qui nel nostro territorio si preparano ad affrontare lo spazio più infinito che è quello dell’arte, idealmente come a suo tempo ha fatto Alberto Moretti, diventato uno dei protagonisti indiscussi del panorama artistico del dopoguerra partendo proprio dal nostro paese. La nostra Amministrazione vi invita quindi a partecipare a questo momento che deve diventare una festa collettiva per lo start up di questi “nostri” artisti e per vivere con loro questo momento di condivisione del loro modo di “fare arte” e “come e quando si dice arte”. Questa doppia esposizione rivela l’essenza dello stile e del messaggio di ciascuno dei quattro artisti e chiude idealmente l’introduzione al progetto TUM avviatasi alla Rocca la scorsa estate e, nel contempo, ci apre spiragli per una prossima, felice collaborazione.
L’Assessore alla Cultura
Fabrizio Bricchi
Sono trascorsi gia 4 anni dalla apertura dello S.A.A.M/Schema polis, che consideriamo un luogo d’intersezione di manifestazioni artistiche, scelte nelle svariate modalità operative della creatività contemporanea, cercando in questi molteplici linguaggi, sempre il valore del pensiero e la riflessione intrinseca in questo fare. Oggi, presentare gli artisti di questo Gruppo, mi è parso auspicabile o meglio necessaria la presenza del loro operare, anche come una prosecuzione della linea già inoltrata dalla Galleria SCHEMA, nelle decade trascorse nella sede di Firenze. Si può dire, era allora una specie di vocazione questo orientamento o scelta, questa indole caratteriale verso le nuove prospettive, alternando grandi nomi della scena con l’interessanti proposte di rilevanti giovani protagonisti . Ed è così che oggi, conoscendo già l’importanza di Manuela per poi addentrarmi nelle validissime e originali ricerche di Vanni, Lucilla e Jacopo, manifesto il mio entusiasmo personale per la loro partecipazione, vedendo in loro i valori per la continuità di quella traiettoria. Penso che la potenzialità della loro espressione, misurando all’interno questo spirito giovane, sia ampiamente vasta e che le possibilità dello Spazio di Carmignano le possano contenere ed emettere.
Raul Dominguez
TUM²
Manuela Menici + Vanni Meozzi
Lucilla Bellini + Jacopo Jenna
L'esperienza di TUM island, insieme occasione espositiva e programma di eventi per la Rocca di Carmignano – paesaggio tra i più belli della Toscana, tale da suscitare reazioni forti in chiunque lo scopra o lo riveda – ha funzionato in senso più generale da presentazione per un nuovo progetto culturale. TUM, questo il nostro nome essenziale, è un collettivo che nel rispetto delle reciproche diversità, riunisce arte, critica e organizzazione in sintesi alternative – poiché è evidente che ogni contributo personale si trasforma, se posto in relazione alle idee e agli interventi altrui. Oltre la collaborazione fattiva, equilibrata tra la volontà espressiva comune e l'individualità delle ricerche, il progetto è strutturato da una traccia “episodica” a cui ispirarsi e su cui confrontarsi – per il primo anno si tratta di un'indagine, ad ampio spettro, sui meccanismi dell'arte.
Il percorso estivo di installazioni site-specific di Lucilla Bellini, Jacopo Jenna, Manuela Menici e Vanni Meozzi, impostato sulle possibilità e sulle necessità di un ambiente aperto, trova nello spazio SAAM la dimensione idonea per un approfondimento. E sarà appunto questa esposizione “al quadrato”, in cui gli artisti del gruppo rivelano l'essenza del proprio stile e del proprio messaggio, a chiudere per via ideale l'introduzione al progetto.
Le due mostre si distinguono per l'elemento delineato come centrale, rispettivamente l'oggettualità e la rappresentazione. Manuela Menici mantiene il legame con la tradizione storico-artigianale del ricamo; se il primo risultato si collocava come trasposizione, spettacolare ma fedele, della tecnica stessa – nella forma di un enorme centrino di corda - adesso ad emergere è una maggiore libertà d'interpretazione. Acquisito nel bagaglio delle proprie esperienze, il ricamo diventa un espediente per la divagazione fantastica, e per l'evocazione di significati cari quali l'uso delle materie, il gesto, il viaggio. In modo analogo Vanni Meozzi porta una condizione di partenza a conseguenze più estreme. L'impostazione peculiare del suo trenino, collocabile nel panorama come un elemento surreale ma del tutto realistico, si ravviva in una nuova verifica, stavolta immateriale, dello spazio. Non più il gioco della prospettiva disillusa, ma un cortocircuito con il qui e l'adesso, hic et nunc. Lucilla Bellini e Jacopo Jenna come in risposta a una necessità naturale, si confrontano sul terreno comune dell'immagine fotografica. Entrambi interessati alle modalità del ritratto – sebbene per motivi differenti, concentrandosi principalmente lei sulla femminilità e lui sul corpo – presentano i risultati di una sperimentazione condivisa: un set inteso come zona liminare, in cui mettersi alla prova accettando i principi estetici dell'altro ed intervenendovi a propria volta. Decidere e contemporaneamente dipendere, controllare senza avere un dominio completo sul risultato – la condizione che regola il rapporto tra soggetto e oggetto, portata a uno stato reversibile, si apre, paradossalmente per limitazione, a un sovrappiù di eventualità. Matteo Innocenti
Dopo il grande esordio estivo di TUM Island alla Rocca di Carmignano, il percorso di installazioni site-specific degli artisti: Lucilla Bellini, Jacopo Jenna, Manuela Menici e Vanni Meozzi, trova nello spazio SAAM la dimensione ideale per un reale approfondimento.
E’ un’esposizione “al quadrato”, in cui gli artisti del gruppo rivelano l'essenza del proprio stile e del proprio messaggio artistico inaugurando due doppie esposizioni che si distinguono per un elemento centrale, rispettivamente l'oggettualità e la rappresentazione.
Manuela Menici mantiene il legame con la tradizione storico-artigianale del ricamo; se il primo risultato si collocava come trasposizione, spettacolare ma fedele, della tecnica stessa – nella forma di un enorme centrino di corda - adesso ad emergere è una maggiore libertà d'interpretazione. Acquisito nel bagaglio delle proprie esperienze, il ricamo diventa un espediente per l’esplorazione fantastica, e per l'evocazione di significati cari quali l'uso delle materie, il gesto, il viaggio.
In modo analogo Vanni Meozzi spinge il suo studio di partenza a conseguenze più estreme. L'impostazione peculiare del suo treno, collocabile nel panorama come un elemento immaginifico e al contempo realistico, si ravviva in una nuova verifica, stavolta immateriale, dello spazio. Non più il gioco della prospettiva disillusa, ma un cortocircuito necessario con il qui e l'adesso, hic et nunc.