Tutto Porto. Lo spazio cristallino del tungsteno
Palermo diventa meta di migliaia di passaggi, una casa storica apre le porte ad esprimere un’accoglienza. Tre giovani protagonisti della scena emergente palermitana innescano un dialogo indoor a partire dalle loro forme e dalle loro posizioni. Quale Mediterraneo. Quale Sud. Cosa significa incontro. Cosa significa accoglienza, per l’arte, oggi. Più che una mostra, un invito al confronto. A casa. In una pratica dell’ospitalità calata nella vita reale.
Comunicato stampa
Palermo diventa meta di migliaia di passaggi, una casa storica apre le porte ad esprimere un’accoglienza. Tre giovani protagonisti della scena emergente palermitana innescano un dialogo indoor a partire dalle loro forme e dalle loro posizioni. Quale Mediterraneo. Quale Sud. Cosa significa incontro. Cosa significa accoglienza, per l’arte, oggi. Più che una mostra, un invito al confronto. A casa. In una pratica dell’ospitalità calata nella vita reale.
La mostra, curata da Daniela Bigi e coordinata da Antonella Amorelli, durerà fino al 31 luglio.
Campostabile
Duo artistico formato da Mario Campo (Alcamo, 1987), laureando al biennio specialistico dellʼAccademia di Belle Arti di Palermo in Graphic Design, e Lorena Stabile (Alcamo, 1989), laureata allʼAccademia di Belle Arti di Palermo in Pittura. Nasce nel 2012 con la prima mostra a Palermo nello spazio di l’A project space.
Nel proprio lavoro creano un personale dizionario visivo abbandonando la riconoscibilità dei singoli elementi per lasciar spazio allʼarbitrarietà del gesto, che giustappone ed assembla il materiale, riadattandolo a forme nuove nella possibilità di forzarne i limiti ibridano il loro linguaggio spesso con la tecnologia, il design e la cucina, esplorano il linguaggio della pittura nella sua forma più estesa e negli elementi che la costituiscono. in una rete di relazioni e di rimandi cercando un superamento del tabù legato alla tradizione.
Le loro mostre recenti includono: “Varie dal km classico”, MOON, Castello di Carini, Carini (2017); “Rilevamenti 1”, Museo Camusac, Cassino, (2016); “La struttura alare del calabrone non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”, Fondazione per lʼArte, Roma (2016); PRE-VISIONI 2, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania (2016); Museo delle Palme, Palermo/Roma (2015); Pianeta X, Museo Riso, Palermo (2015); Campostabile per Amorlab, Amorlab, Palermo (2015); Debut, Teatro Garibaldi, Palermo (2015); Give Way to Give a Way, Schau Fenster, Berlino (2014); Xenia, Venezia/Palermo (2014); Aziza, ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee, Palermo (2013).
Genuardi/Ruta
Duo artistico formato da Antonella Genuardi (Sciacca, 1986) e Leonardo Ruta (Ragusa, 1990).
Indagano i fattori costitutivi dello spazio attraverso la pittura, ridefinendo, ridisegnando l’architettura, attraverso l’introduzione di tensioni di natura e temperatura pittorica, esprimendo istanze proiettive che traducono l’incontro della luce con i volumi del costruito, mantenendo sempre al limite l’equilibrio tra la geometria effettiva che struttura la realtà e la geometria visionaria che di quella stessa realtà legge le possibili e infinite estensioni.
Mostre recenti: 2018, Project Room(s) al Castello di Carini. MOON Contemporary Project, a cura di Daniela Bigi and Giuseppe Buzzotta, Carini; Liber Fare, curated by Enzo Patti and Toni Romanelli, Palermo/Torino; 2017, Solo Presentation ad Artissima Art Fair, Sezione Present Future, Galleria Francesco Pantaleone, Invitati da Samuel Gross, Torino; La vita della mente, a cura di Giuliana Benassi, Istituto Svizzero, Roma; Supercella SS115, a cura di Daniela Bigi – Progetto MAS, direzione artistica di Francesco Lucifora – Chiesa di Santa Maria del Gesù, Modica; 2016, Rilevamenti 1, idea e progetto di Bruno Corà in collaborazione con Daniela Bigi, Tommaso Evangelista, Aldo Iori, Federico Sardella e Marco Tonelli, Museo Camusac, Cassino (FR); Attraverso i punti #1 e #2 – Traiettorie dall’Osservatorio dell’Accademia di Palermo, a cura di Toni Romanelli, Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, Palazzo Ziino, Palermo; La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso, a cura di Daniela Bigi, Fondazione per l’arte, Roma; Fuori Uso-Avviso di Garanzia, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Simone Ciglia, Ex Tribunale, Pescara; Previsioni II, a cura di Daniela Bigi, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania; INquadrato, a cura di Daniela Bigi, Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo (mostra personale); 2015, FICARRA_CONTEMPORARY DIVAN, residency/summer school con Lois Weinberger, a cura di Lorand Hegyi, Ficarra (ME); Ce l’ho, mi manca, a cura di Agata Polizzi, Museo Mandralisca, Cefalù (PA); LATI, a cura dell’ Osservatorio Arti visive Palermo (Toni Romanelli, Daniela Bigi, Gianna Di Piazza), Cappella dell’Incoronazione-Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo (mostra personale).
Gianfranco Maranto
Gianfranco Maranto nato a Petralia Sottana ( Palermo) 1983 vive e lavora a Palermo.
Cerca costantemente un modo per appropriarsi del tempo e dello spazio. L’uso del disegno, della pittura, sempre minimali e con una ritmica istintivamente basata su moti geometrici, oppure la stratificazione di plastiche e altri materiali che catturano e riflettono la luce, tutto nel suo lavoro tende all’incontro tra una dimensione conoscitiva e una spinta astrattiva, componenti entrambe essenziali all’interno della sua ricerca di una collocazione umana nel mondo.
Tra le mostre recenti: Il ruggito della velocità, a cura di Laura Barreca e Francesco Piazza, presso il Reale Albergo delle povere, Palermo, 2017; FICARRA CONTEMPORARY DIVAN, residenza a cura di Daniela Bigi, presso “La stanza della seta” palazzo Milo, Ficarra, 2017; Attraverso i punti #2 a cura di Toni Romanelli, Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, Palazzo Ziino, Palermo, 2017; Rilevamenti #1 / a cura di Daniela Bigi, Bruno Corà, Tommaso Evangelista, Aldo Iori, Federico Sardella e Marco Tonelli, CAMUSAC Cassino Museo Arte Contemporanea, 2016; Attraverso i punti #1, a cura di Toni Romanelli, Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, Palazzo Ziino, Palermo, 2016; La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo ma lui non lo sa e vola lo stesso, a cura di Daniela Bigi, Fondazione per l’Arte, Roma 2016; Pre-visioni II, a cura di Daniela Bigi e Ornella Fazzina, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania, 2016. Museo delle palme, a cura di L’aproject space e Operativa Arte Contemporanea, Orto Botanico di Palermo, 2015; PIANETA X, a cura di Daniela Bigi, presso Museo Riso, Palermo 2015; XENIA, palazzo Flangini, a cura di Elisa Fantin e Maria Giovanna Virga, in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2014; Piatto, a cura di Antonella Amorelli, presso AmorLab, Palermo, 2013 (personale); EL VENTO FUGGE / L’aproject space, Palermo, 2013.