Two shores. Due sponde
Tre voci, tre storie comuni un’unica biografia, Due sponde -Two shores è la mostra di tre artisti iracheni.
Comunicato stampa
Tre voci, tre storie comuni un’unica biografia, Due sponde -Two shores è la mostra dei tre artisti iracheni Baldin Ahmad, Resmi Al Kafaji e Qassim Alsaedy, che inaugura mercoledì 20 aprile 2022 presso la Galleria Immaginaria di Firenze.
Cresciuti nello stesso ambiente, hanno studiato arte nello stesso luogo (Baghdad) e sono stati allievi degli stessi insegnanti. Perseguitati con le loro famiglie nel proprio paese, hanno condiviso le dure condizioni di esilio fin dalla loro giovinezza. Questo ha permesso a tutti e tre di diventare artisti singolari.
Il titolo della mostra Two shores è una metafora della situazione in cui essi si trovano attualmente: divisi tra due mondi. Il mondo in cui trascorrono la loro vita, l'Europa, e il mondo da cui provengono, dove hanno le radici. L'Europa – in cui vivono da più di quarant'anni – rappresenta per loro la libertà artistica, mentre nel paese natale il diritto dell'artista di esprimersi liberamente non è ancora oggi consentito. All'epoca lasciarono l'Iraq per vari motivi, ma tutti e tre erano convinti di tornare al termine dei loro studi, per dare al paese un contributo allo sviluppo culturale e artistico. Sfortunatamente ciò si rivelò impossibile a causa della loro opposizione al regime e alla guerra tra Iraq e Iran.
Pur avendo perso il contatto fisico con la terra d'origine, l'Iraq è sempre rimasto importante nella loro vita e il lavoro dei tre artisti deriva principalmente dalla nostalgia di casa e del proprio paese.
Essi credono – e hanno sperimentato – di poter fare la differenza, nella convinzione che le guerre e le ingiustizie possano essere combattute con l'arte e la cultura. L'arte è generalmente un mezzo di comunicazione e con questa mostra gli artisti mirano a coinvolgere il pubblico occidentale e a dare una visione della situazione dell'Iraq. Allo stesso tempo sollevano temi universali, vale a dire il dolore causato da ogni tipo di conflitto, ma anche la speranza di un futuro migliore, confidando di collaborare con la loro opera al processo di consapevolezza e alla costruzione di un ponte tra Oriente e Occidente.
La mostra, divisa in tre tappe, avrà inizio in Italia (Firenze), e proseguirà nei Paesi Bassi (Utrecht) per terminare in Iraq a Suleymania e a Baghdad. Per loro sarà la prima esposizione nella capitale del paese d'origine dopo il loro esilio ed è davvero un evento speciale che tutti e tre, provenienti da diverse parti del paese (Resmi dal sud, Qassim dal centro e Baldin dal nord), possano ora esprimere la loro fratellanza per la prima volta nella loro terra e in una mostra congiunta.
Uno degli obiettivi dei tre artisti è quello di introdurre le giovani generazioni irachene alla loro esperienza in Europa, nella speranza di ispirarli e stimolarli a dare libera esternazione alla propria espressione artistica, nella certezza che anche in questo modo potranno concorrere alla costruzione di un futuro di pace in Iraq.