Ubi terrarum

Informazioni Evento

Luogo
MUSEUM IN MOTION - CASTELLO DI SAN PIETRO
Via Roma 19, San Pietro in Cerro, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

domenica e festivi 10.30-12.00, 15.00-18.00

Vernissage
15/06/2013

ore 12

Contatti
Email: presenteculturale@gmail.com
Sito web: http://www.presentecontinuo.org
Generi
archeologia, arte contemporanea, collettiva

Dai Guerrieri di Terracotta ad ali di farfalla, dalla terra primigenia alla contemplazione della natura. In un percorso multiforme la mostra Ubi terrarum conduce il visitatore nelle stanze del Castello di San Pietro alla riscoperta di un originario rapporto con la madre terra.

Comunicato stampa

Dai Guerrieri di Terracotta ad ali di farfalla, dalla terra primigenia alla contemplazione della natura. In un percorso multiforme la mostra Ubi terrarum conduce il visitatore nelle stanze del Castello di San Pietro alla riscoperta di un originario rapporto con la madre terra.

La mostra si dipana dalla penombra delle cantine, dove 25 guerrieri di Xiang accolgono lo spettatore . Originariamente posti a guardia della tomba del primo imperatore cinese Qin Shi Huang, i guerrieri di terracotta ci esortano a fare un salto temporale riportandoci al primo uso che l'uomo, sia in oriente che in occidente, ha fatto della terra sublimandola in uno sforzo di eternità.

Di contro, nel cortile, Marilena Sassi suggerisce tramite l’installazione e perfomance Mutations come la terra sia innanzitutto madre e sorgente di vita tanto che i movimenti delle performer prendono vita dalla mistura di acqua e terra con cui biblicamente prende forma la vita.

Il viaggio di Ubi Terrarum procede quindi dal sotto in su, passando per l’installazione di Brigitta Rossetti Children’s Garden. La visione che l’artista propone è quella ancora innocente, perduta o da ritrovare. Sedioline per bambini poste innanzi a ciascun quadro, ci interrogano se la contemplazione sia per l’uomo moderno una condizione poetica o una circostanza impossibile

Il volo delle farfalle delle Isole Floreali di Annalù, collocate nella stanza delle prigioni, aprono ad un anelito di speranza e revêrie. In un tempo di andata e ritorno nello spazio di piccole opere si apre la leggerezza della fantasia e dell’immaginazione.

La mostra Ubi Terrarum – letteralmente “di che parte del mondo sei? di che “terra” sei costituito?” – s’inserisce non a caso nel programma HUMUS di DesigNaturArte, un rendez-vous dedicato all’indagine sul rapporto fra uomo e natura. Il MiM (Museum in Motion) propone, tramite una selezione di artisti e opere dalla sua collezione, una risposta che è innanzitutto un percorso di scoperta fra due strade che s’intersecano: l’origine dell’uomo e il suo destino nella natura.