Ugo La Pietra – L’immagine decodificata
Ugo La Pietra è stato tra i primi, negli anni Sessanta, a usare la fotografia come mezzo privilegiato per operazioni artistiche. Le sue immagini, spesso composte e integrate da scritte e interventi manuali, sono l’effetto di una attenta esplorazione delle contraddizioni del vivere e dell’abitare.
Comunicato stampa
Ugo La Pietra è stato tra i primi, negli anni Sessanta, a usare la fotografia come mezzo privilegiato per operazioni artistiche. Le sue immagini, spesso composte e integrate da scritte e interventi manuali, sono l’effetto di una attenta esplorazione delle contraddizioni del vivere e dell’abitare: sono immagini che a partire dall’ambiente urbano, degradato e alienante, modificano il punto di vista, la percezione e il modo come viviamo, per fare emergere bellezza, possibilità di intervento e cambiamento, felicità.
La foto di La Pietra puoi appenderla a una parete per guardarla e insieme usarla come un paio di occhiali a raggi X per vedere cosa c’è dietro la realtà che appare, è uno strumento di conoscenza: la realtà autentica non è quello che hai sotto gli occhi ma quello che potrebbe diventare se quello che vedi non ti piace e non ti basta.
Noi siamo ogni giorno aggrediti da immagini brutte e insignificanti, e tanto più in momenti di crisi come l’attuale: sono immagini che rispecchiano e riproducono la realtà che si vede, quella intorno a cui nessuno sembra né dire né chiedere la verità. Ce ne sono poche di belle immagini. Sono quelle che ti fanno pensare e che dicono la verità, come quelle di Ugo La Pietra.
In the Sixties Ugo La Pietra was one of the first artists to use photography as a medium for artistic operations. His images, often composed and integrated by written and manual intervention, are the result of a careful exploration of the contradictions of life and living. These images, starting from the urban environment degraded and alienating, change the perspective, the perception and our way of life, to make out beauty, possibility of intervention and change, happiness.
You can hang a La Pietra’s photos on a wall to look at it and use it as a pair of x-ray goggles to see what is behind reality that appears, it is a tool of knowledge: the true reality is not what you have under your eyes but what could become if you don’t like what you see or what you see is not enough.
We are daily attacked by nasty and insignificant images , and even more in times of crisis like the present:. They are images that reflect and reproduce the reality. About this reality nobody seems neither to tell nor ask for the truth. There are a few beautiful images. A beautiful image makes you think and tells you the truth like Ugo La Pietra’s ones.
L'ARENGARIO + GIORGIO MAFFEI è un luogo di sperimentazione espositiva in cui i libri, le riviste, i manifesti e le fotografie diventano interpreti di tutte le arti del '900. Questa seconda esposizione è dedicata al Superstudio e all'architettura radicale, dagli album di Adolfo Natalini ai libri autoprodotti ai poster dove prendevano forma le nuove immagini.
L'ARENGARIO + GIORGIO MAFFEI is a place of expositive experimentation in which books, magazines, posters and photographs become interpreters of all the XXth century arts. This second exhibitionis dedicated to Supwerstudio and radical architecture, from the Adolfo Natalini albums, to the self-made books and the posters where new images took shape.
Presso lo spazio di Sonia Rosso ha sede anche il LIRA HOTEL, progetto in collaborazione con Jonathan Monk. Per la prenotazione delle camere ed informazioni cell. +39 335 6142071, www.soniarosso.com
In the Sonia Rosso's space, has home also the Lira Hotel, a project in collaboration with Jonathan Monk. For rooms reservation and information, mobile phone +39 335 6142071, www.soniarosso.com