Ugo Lucio Borga – In the name of Go(L)d
In mostra 36 scatti del fotogiornalista torinese Ugo Lucio Borga, rappresentato dall’agenzia Echophotoagency, il quale racconterà la guerra che da oltre un anno sconvolge la Repubblica Centrafricana.
Comunicato stampa
I mesi di Maggio e Giugno vedono la Galleria Paola Meliga dedicare il suo interesse a mostre di pertinenza foto giornalistica a scopo benefico.
La conoscenza di fotoreporter come la torinese Sarah Scaparone, il fotografo tedesco Thorsten Stobbe ha portato la gallerista ad avvicinarsi a questo mondo fotografico, strettamente correlato alla ‘fotografia’ di reportage.
Il 23 Maggio inaugura la mostra fotografica “In the name of Go(L)d” con 36 scatti del fotogiornalista torinese Ugo Lucio Borga, rappresentato dall’agenzia Echophotoagency, il quale racconterà la guerra che da oltre un anno sconvolge la Repubblica Centrafricana.
Il reportage è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’”Associazione Amici del Centrafrica”, organizzazione no profit di volontariato che da anni opera nel paese, e che ora si occupa della gestione dell’emergenza umanitaria in uno dei paesi più poveri del mondo.
L’8 Aprile 2014 la presidente dell’associazione Amici per il Centrafrica, Carla Pagani, è partita per la capitale, Bangui, con un volo speciale organizzato dalla Farnesina e dal “World Food Program”. A bordo, aiuti umanitari per 300.000 euro raccolti dall'associazione e destinati alla popolazione centrafricana.
Qui il link del sito col video della partenza http://www.amicicentrafrica.it/progetti.aspx?ID=72
Lo scopo della mostra, realizzata grazie al supporto della Galleria d’Arte Paola Meliga, dell’Associazione Amici per il Centrafrica e dell’Associazione Six Degrees, è quello di documentare una delle più sconvolgenti emergenze umanitarie del nostro tempo e di raccogliere, attraverso le donazioni ricevute durante la mostra, fondi per la gestione dell’emergenza nel paese.
“Amici per il Centrafrica” è principalmente impegnata nella Repubblica Centrafricana dove, nel silenzio delle cronache mondiali, la maggior parte della popolazione vive in grave necessità e la minoranza pigmea è relegata ad una condizione di semischiavitù. I progetti riguardano l'educazione e l'accoglienza dei bambini, la promozione della donna, la sanità, la formazione, lo sviluppo sostenibile, la difesa dei diritti, la gestione dell’emergenza umanitaria causata dalla guerra in corso. I membri dell'Associazione offrono la loro partecipazione e il loro impegno professionale, volontario e gratuito, per garantire il migliore utilizzo dei fondi ricevuti e una gestione puntuale ed efficiente dei progetti.
Biografia:
Ugo Lucio Borga
Autore delle immagini in mostra, è un fotogiornalista italiano rappresentato dall’agenzia Echo. Il suo lavoro si concentra da sempre sulle guerre, anche quelle dimenticate, le crisi umanitarie e le questioni sociali in Africa, Sud America, Medio Oriente, Asia, Europa.
Ha realizzato reportage di approfondimento in tutto il mondo coprendo, tra gli altri, la primavera araba, la guerra civile in RDC, RCA, Somalia, Libia, Siria e gli scontri religiosi nel nord del Libano.
I suoi articoli e reportage sono apparsi su molti giornali, riviste, tv e radio tra cui Time (USA) The Guardian, The Observer, The Independent (Inghilterra), Die Zeit, Die Welt, Frankfurter Rundschau, Brigitte, Cicero (Germania), La Vanguardia Magazine (Spagna), La Croix, Courrier international (Francia), Die Presse (Austria), Tyzden (Slovacchia), Haaretz (Israele) Gazeta Wyborcza (Polonia), Alpha Magazine, (UAE), Woz (Svizzera) Africa Magazine, Diario, l'Espresso, il Giornale, Il Manifesto, il Sole24Ore, GQ , Nigrizia, Vps, Panorama, PeaceReporter, Rolling Stone, il Riformista, Sportweek, la Stampa, Vanity Fair, Il Venerdì di Repubblica, Il Corriere della Sera, Mondadori (Strade Blu), Rai3, Rainews24, Sky Tg24 Jetlag, Channel4, Radio24, RadioRSI.
Nel 2011 ha ricevuto il primo premio “Novinarska Cena Journalism Award” per una serie di storie sui ribelli durante la guerra libica.
E’ tra i fondatori, insieme a Loredana Taglieri e Sophie Anne-Herin, dell’”Associazione Six Degrees”, che ha lo scopo di raccontare le guerre, i conflitti etnici, religiosi e razziali, le situazioni d'instabilità politica e sociale e le problematiche connesse all’immigrazione, alla povertà, all'emarginazione e alla discriminazione in ogni parte del mondo. Six degrees persegue anche lo scopo di diffondere la cultura di un’informazione indipendente ed etica, di promuovere il foto-giornalismo e la cultura dell’immagine d’autore attraverso corsi di formazione, laboratori, conferenze, mostre.