Ugo Lucio Borga – The lie’s consequences

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE L'ARSENALE
Vicolo Malinconia, 2, Iseo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/11/2018

ore 18

Artisti
Ugo Lucio Borga
Generi
fotografia, personale

In esposizione una ventina di immagini che raccontano i conflitti attualmente in corso in Medioriente.

Comunicato stampa

La Fondazione L'Arsenale di Iseo (BS) con piacere comunica l'apertura della mostra reportage "The Lie's consequences" del fotoreporter Ugo Lucio Borga in collaborazione con Paola Meliga Art Gallery di Torino.

In esposizione una ventina di immagini che raccontano i conflitti attualmente in corso in Medioriente.
Le fotografie, tutte in bianco e nero, descrivono il conflitto in Iraq – Siria che il fotoreporter ha documentato nel corso degli anni; infatti vi sono scatti risalenti al 2011 ed alcuni al 2016.
Questa importante “atemporalità” è la caratteristica fondamentale del suo lavoro, dove tutti i conflitti sono ancora attualmente in corso dunque contemporanei.

The lie’s consequences ci accompagna in un viaggio per immagini attraverso la guerra siriana e irachena, due dei tanti conflitti armati che coinvolgono, oggi, centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Si concentra particolarmente sulla sostanziale sparizione di ogni differenza tra civili e combattenti negli attuali contesti bellici e sulle responsabilità dell’Occidente nella genesi e nella cronicizzazione dei conflitti armati nell’era della guerra globale, partendo dalla pubblicazione del Rapporto Chilcot.

Il rapporto Chilcot attribusce all’ex premier Tony Blair una serie di gravissime responsabilità rispetto alla conduzione della seconda guerra del golfo e alle sue conseguenze. La prima riguarda l’inconsistenza delle informazioni d’intelligence sull’esistenza, in Iraq, di arsenali di armi di distruzioni di massa, sulla base delle quali il premier decise di intervenire militarmente nel Paese insieme all’ex presidente USA George Bush junior. Le armi non furono mai trovate poiché, semplicemente, non esistevano. La seconda: la decisione di invadere il Paese venne condotta in un quadro di assoluta illegalità rispetto alle norme internazionali. Terza: l’ex premier Tony Blair, con la complicità di alcuni media compiacenti, utilizzati come war makers (produttori di guerra), ha modificato le informazioni di intelligence a disposizione per costruire una comunicazione distorta, allo scopo di convincere l’opinione pubblica inglese dell’opportunità di un intervento armato in Iraq. Quarta: il Regno Unito ha scelto di prendere parte all’invasione dell’Iraq prima che tutte le opzioni pacifiche per il disarmo fossero state escluse e, infine, non ha tenuto in nessun conto i rapporti dei servizi di informazione che sottolineavano il rischio di un aumento esponenziale del rischio terroristico globale in conseguenza dell’intervento armato.

A seguito della pubblicazione del rapporto Chilcot, l’ex premier Tony Blair ha pubblicamente ammesso che la guerra del golfo ha avuto un ruolo centrale nella genesi e nell’ascesa dello Stato islamico.

BIOGRAFIA
Classe 1972, vive e lavora ad Aosta.
Il lavoro di Borga da sempre si concentra sulle guerre, anche quelle dimenticate, sulle crisi umanitarie e sulle questioni sociali e ambientali.
Formato all’Accademia John Kaverdash (Milano), dove ha conseguito tre master in fotografia di reportage, fotografia di moda e comunicazione visiva, Borga ha realizzato reportage di approfondimento in tutto il mondo coprendo, tra gli altri, la primavera araba, la guerra in Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sud Sudan, Libia, Siria, Iraq, Filippine, gli scontri religiosi nel nord del Libano, la dittatura Eritrea, il conflitto armato Ucraino.
I suoi lavori sono apparsi su molti giornali, riviste, tv e radio tra cui: Time magazine, Time Lightbox (USA), The Guardian, The Observer, The Independent (Inghilterra), Die Zeit, Die Welt, frankfurter allgemeine Zeitung, Brigitte, Cicero (Germania), La Vanguardia Magazine, Zazpika (Spagna), La Croix, Courrier international (Francia), Die Presse (Austria), Tyzden (Slovacchia), Haaretz (Israele) Gazeta Wyborcza (Polonia), Alpha Magazine, (UAE), Woz, Neue Zurcher Zeitung, (Svizzera) Africa Magazine, Diario, l’Espresso, Il Giornale, Il Manifesto, Il Sole 24 Ore, GQ, Nigrizia, Vps, Panorama, PeaceReporter, Rolling Stone, Eyesopen, Il Riformista, Sportweek, La Stampa, Vanity Fair, Il Venerdì di Repubblica, Il Corriere della Sera, Mondadori (Strade Blu), Rai3, Rainews24, Sky Tg24 Jetlag, Channel 4, Radio24, Radio RSI, Laser.
Nel 2011 ha ricevuto il primo premio Novinarska Cena Journalism Award per una serie di storie sui ribelli durante la guerra libica.
Ha pubblicato: Il sudario di latta. Taccuini di guerra, Marco Valerio Edizioni, 2015; Soldat 1.
Rappresentato da Paola Meliga Art Gallery Torino - e dall’Agenzia Prospekt Photographers Milano.
Ultime esposizioni:
2014
In the name of Go(l)d – Centrafrican Republic's war | Paola Meliga Gallery Torino Italie
2015
- Festival della Fotografia Etica di Lodi | In the name of gold
- "Furiarum Aera" | Metlevi LAB Crema
- "Furiarum Aera" | Paratissima 2015 per La Stampa Torino
- FuriarumAerea | Palazzo Mazzetti Asti a cura di Domenico Quirico.
2016
- Soldat 1 The Ukrainen's war | Paola Meliga Gallery | Turin Italie
2018
- South Sudan: the forgotten genocide – Paola Meliga Art Gallery – Torino
inserita all’interno della manifestazione FO.TO – Fotografi a Torino
- Collateral Damages – Museo Archeologico Regionale – Aosta
da Ottobre 2018 a tutto Marzo 2019
- The Storm – Museo del Polo del 900 – Torino
mostra inserita all’interno della manifestazione “Reportage di Guerra”
Ottobre – Novembre 2018