Ugo Scala

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO MINIMO
Via Detta San Vincenzo 3, Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì, mercoledì ore 15-18/
martedì, giovedì e venerdì 9-12 / o appuntamento

Vernissage
12/03/2013

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Ugo Scala
Curatori
Roberto Sanchez
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale

Comunicato stampa

“Esporrò al Museo Minimo una piccola raccolta di acquarelli, undici in tutto, dipinti tra gennaio e marzo.

Dal primo impatto, non ho affatto considerato Minimo come spazio misurabile in metri quadrati, ma come Essenziale.
Si potrebbe chiamare Museo Essenziale, meglio ancora, Spazio Essenziale.

Essenzialità (ciò che una cosa non può non essere) e sensibilità (“ciò che ci fa acquisire il diritto alla vita” Y. Klein ) sono sempre stati per me motivo principale della mia ricerca artistica e della mia esistenza, acutizzatasi nel percorso degli anni. Dustin Hoffman ha detto: “Non siamo più giovani, ma l’età è solo un inconveniente. Il corpo diventa certo più vulnerabile, ma si è più sensibili”.

L’acquarello è per me la tecnica più appropriata per distillare l’essenza dell’immaginario e l’immaterialità dello spirito.

Immaginario non fantastico: “Il pittore non deve avere la fantasia, o meglio, deve sfuggirla, deve essere razionale come i bambini, i pazzi o i primitivi. Quelli che usano la fantasia sono privi di realtà spirituale, consapevolmente o inconsapevolmente ne danno l’illusione” (Klee). Questa mostra s’ispira al Museo Minimo, nasce e muore nello spazio dove espone. In realtà questo spazio espositivo è un ambulatorio di un medico, credo anche convenzionato (solo a Napoli possono accadere certe cose).

Mi sembra ardua impresa far sollevare lo sguardo da terra, segno d’apprensione e sofferenza, a persone in tutt’altre faccende affaccendate.
Sento, a questo punto, tutta la differenza tra l’inattualità del Museo Minimo e il presente dei luoghi del potere dell’industria culturale in questo globalizzato momento di appannamento di valori e della spettacolarizzazione dell’effimero e delle apparenze.”

Ugo Scala