Informazioni Evento

Luogo
SOCIETA' UMANITARIA
Via Francesco Daverio 7, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
15/02/2024
Curatori
Andrea Tinterri
Generi
incontro - conferenza

La rassegna “UMANITARIA IMMAGINA”, promossa da Società Umanitaria di Milano in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e curata da Andrea Tinterri, si sviluppa in diversi momenti di incontro multidisciplinare, finalizzati ad immaginare il futuro.

Comunicato stampa

La rassegna “UMANITARIA IMMAGINA”, promossa da Società Umanitaria di Milano in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e curata da Andrea Tinterri, si sviluppa in diversi momenti di incontro multidisciplinare, finalizzati ad immaginare il futuro, delineando prospettive, ponendo domande e interrogativi, che non mirano a fornire certezze o risposte definitive, ma che vogliono stimolare la costruzione di ipotesi, innescando nuove riflessioni e ulteriori dubbi sul nostro prossimo avvenire.

L’obiettivo è quello di trasformare gli spazi della Società Umanitaria in un laboratorio capace di coinvolgere, attraverso diverse forme di relazione e scambio, un pubblico eterogeneo su alcuni temi che intrecciano il nostro presente e, ancora di più, il nostro futuro prossimo.

Incontri, lezioni, workshop, mostre, su tematiche apparentemente distanti tra loro ma capaci di definire una tela complessa attraverso la quale immaginare nuove prospettive.

 

Si partirà il 15 e il 27 febbraio con “RASSEGNATI” due giorni dedicati alla visione e l’analisi di contenuti video prodotti tramite l’utilizzo di intelligenza artificiale. Il curatore della breve rassegna Alessandro Sambini, docente NABA, vuole “indagare il modo in cui negli ultimi mesi si è affrontata a livello creativo la sfida di produrre narrazioni cinematografiche è un’attività necessaria per immaginare prospettive future e provare a rispondere alla domanda: di cosa dobbiamo essere realmente preoccupati?

La doppia lettura del titolo della rassegna (rassegnàti - sostantivo – e rasségnati - imperativo) provoca e allude all’impossibilità di confinare la tematica trattata in una binarietà valoriale stagnante che sembra indicare l’Intelligenza artificiale come la fine di una supposta indipendenza creativa umana in favore di un’apocalisse dei contenuti”.

 

Il 5 marzo si proseguirà con il primo dei due workshop in programma: “Pedagogia della cura”. Andris Brinkmanis, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, insieme ad alcuni studenti del campus di Milano dell’Accademia, porrà l’attenzione sulla reciprocità e sul dialogo nello spazio pubblico. Attraverso una serie di esercizi ispirati dalle esperienze storiche di Pedagogie alternative che coinvolgono la mente, la voce e il corpo, il pubblico verrà guidato ad esperire forme nuove della condivisione di saperi, educazione, comunicazione e collaborazione.

Brinkmanis e gli studenti NABA lavoreranno per offrire agli spettatori una serie di stimoli immersivi e performativi per poter immaginare insieme nuove ontologie della condivisione.

 

Il 12 marzo, nel primo di tre incontri, l’antropologo e docente NABA Andrea Staid, in dialogo con Andrea Tinterri, ricostruirà l’evoluzione dell’antropocentrismo europeo che ha determinato l’attuale situazione di crisi climatica e ambientale. L’uomo, per secoli, ha assoggettato il pianeta, senza preoccuparsi delle conseguenze che ora emergono in tutta la loro violenza. L’obiettivo è quello di un drastico cambiamento ecologista che possa preservare il presente e soprattutto il futuro della Terra. Partendo anche da pratiche quotidiane come il critical gardening, la spesa responsabile e il riciclo dei rifiuti, Andrea Staid propone un nuovo modello culturale virtuoso che possa soppiantare l’attuale antropocentrismo.

 

Nel secondo talk del 26 marzo gli autori Alessandro Bertante, Course Leader del Triennio in Cinema e Animazione di NABA, e Gabriele Sassone, Course Leader del Master Accademico in Art and Ecology di NABA, dialogheranno con la scrittrice Sara Loffredi, modererà Andrea Tinterri.

Nel corso della serata esploreranno il concetto di futuro, inteso non soltanto come una prospettiva che sta davanti, una storia ancora da scrivere, bensì come qualcosa che viaggia di fianco, in parallelo, ma soprattutto che si trova alle spalle.

 

Il 9 aprile sarà la giornata dedicata al workshop “Abitare la trama”, pensato e progettato dal collettivo curatoriale Sinergie Naturali (Francesca de Chiara, Giulia Bianchi, Matilde Crucitti, Francesca Bullo, alumnae del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA), che si propone di ripensare l’abitare come ecosistema vivente, in cui si intessono profonde relazioni tra il mondo vegetale e l’essere umano. Lo spazio abitativo non è più solo un luogo definito ma è un nuovo paesaggio, uno spazio pubblico in cui si realizzano le relazioni e le interconnessioni del contemporaneo.

Si inizierà con una tavola rotonda dinamica: Il talk è momento di costruzione di una mappa lessicale e sentimentale che sarà incipit del lavoro laboratoriale successivo. Nel pomeriggio, insieme ai partecipanti, verranno costruiti modelli alternativi di spazio, abitazione e casa, ragionando sul tema della convivenza con gli oggetti, i luoghi, la natura. Lo spazio del giardino diventerà un vero e proprio “territorio di gioco temporaneo”, edificato grazie ai materiali che verranno messi a disposizione. Lo scopo finale è di progettare un sistema collettivo che si autogenera e autodefinisce, per formulare un pensiero critico comunitario alternativo, punto di partenza per produrre visioni utili nei prossimi decenni e ripensarci in modo ecosistemico.

 

Il 7 maggio, in occasione dell’ultimo talk, il critico e curatore Marco Scotini, NABA Visual Arts Department Head, attraverso la mostra “Disobedience Archive”, giunta al suo ventesimo anniversario e presente alla prossima Biennale di Venezia, cercherà di porre il problema del rapporto tra arte e società come uno dei più urgenti della realtà contemporanea. Istituzioni espositive che sembravano ormai consolidate e di grande importanza internazionale come “documenta” di Kassel, rischiano di essere cancellate definitivamente dall’agenda artistica del futuro, e ciò richiede che il problema venga affrontato nella sua portata politica e culturale.

 

La programmazione si concluderà con la mostra “Diversi presenti” curata dal docente NABA Stefano Serretta, composta dai lavori degli studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti che inaugurerà il 20 giugno.

Durante il semestre didattico, l’obiettivo degli studenti è stato quello di progettare e formalizzare un intervento all’interno degli spazi della Società Umanitaria sul tema del futuro come dimensione e prospettiva da interrogare e tentare di prefigurare.

Gli studenti, durante l’Anno Accademico, hanno compiuto alcuni sopralluoghi per meglio approcciarsi allo spazio espositivo che esula dall’arido white cube, ma si configura all’interno di un contesto abitato quotidianamente.

Attraverso linguaggi anche molto distanti tra loro, gli studenti occuperanno e ricodificheranno gli spazi del giardino e del chiostro dei Glicini. Il titolo della mostra, “Diversi presenti”, vuole sottolineare l’eterogenea provenienza geografica e culturale degli studenti in mostra, evidente nelle tematiche e nella formalizzazione dei lavori esposti.

 

 

La mostra prevede una pubblicazione per storicizzare l’evento espositivo e per ampliare e approfondire i contenuti e la progettualità della mostra.

 

Con l’iniziativa “UMANITARIA IMMAGINA” la Società Umanitaria di Milano ribadisce la sua attenzione verso l’arte contemporanea e gli artisti emergenti, cercando sinergie con altre realtà che possano far emergere scritture necessarie e urgenti.