Umberto Chiodi – Impromptu
Il titolo della quarta mostra personale di Umberto Chiodi allo Studio d’arte Cannaviello allude al processo con cui i lavori sono stati realizzati.
Comunicato stampa
Il titolo della quarta mostra personale di Umberto Chiodi allo Studio d’arte Cannaviello allude al processo con cui i lavori sono stati realizzati. Come nella musica classica romantica, in cui l’Improvviso era una composizione estemporanea, generalmente per solo pianoforte, Chiodi realizza opere che nascono di getto e hanno il carattere del gesto irripetibile.
Sono presenti in mostra diverse tipologie di disegni, di piccolo e grande formato (da 50x35 cm a 150x100 cm) realizzati tra il 2016 e il 2017. Grafite, pastelli, china, acquerello e tempera su carta e cotone sono accostati in un allestimento “site specific”.
Le opere di Chiodi non ricercano una dimensione al di là del reale, che potrebbe essere collocata nell’ambito dell’arte fantastica. Si tratta piuttosto di un “realismo primario”, vicino alla scoperta e alla delineazione dell’archetipo, della metafora immaginale, partendo dal gesto grafico.
L’artista prende a cuore il deforme e la figura; orchestra ironiche e metaforiche linee fluide, leggere, spezzate, calcate. I segni non sono solo funzionali a un’immagine unitaria, ma al portato dei singoli tocchi, musicali ma anche calligrafici . Il segno di Chiodi lascia pochissimo spazio all’automatismo, esiste, infatti, una precisa preoccupazione estetica.
Aboliti la libera espressione e l’effetto plastico, come avveniva già nel precedente ciclo “Crossage”, Chiodi si concentra su un sentire conscio, di cui l’immagine finale è la conseguenza in divenire.
Umberto Chiodi è nato a Bentivolgio (BO) nel 1981. Si è laureato all’Accademia di belle arti di Bologna nel corso di pittura. Ha esposto in Italia e all’estero in gallerie e musei. I suoi lavori si trovano in importanti collezioni private e pubbliche (Collezione Bertolini; Museo del ‘900, Milano; JP Morgan Chase Art Collection, New York). Vive e lavora a Milano dal 2008.