Un pesce in una biglia

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DEI PAPI
Piazza San Lorenzo 10, Viterbo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19

Vernissage
24/09/2016

ore 17

Biglietti

ingresso libero

Curatori
Maria Elena Piferi
Generi
arte contemporanea, collettiva

A Viterbo una mostra collettiva sul femminicidio.

Comunicato stampa

E’ stata inaugurata da una madrina d’eccezione, la nota stilista Anna Fendi, la collettiva d’arte contemporanea “Un pesce in una biglia”, ideata e curata da Maria Elena Piferi e con la direzione artistica di Claudio Strinati. Allestita nelle Scuderie del Palazzo dei Papi di Viterbo, la mostra resterà aperta fino al 23 ottobre.
L’idea della mostra nasce da una composizione poetica che condensa in poche strofe la possibilità di una soluzione alla tragica piaga sociale del femminicidio, soluzione “idealmente” indicata dal carnefice alla sua vittima, il “pesce”, appunto, intrappolato in una biglia di vetro attraverso la quale osserva il mondo senza tuttavia riuscire a comunicare e interagire.
Pur avendo il suo incipit nella composizione poetica, il corpo e il cuore della mostra è rappresentato dalle creazioni di 15 artisti capitanati da uno dei principali esponenti dell’arte digitale europea, Matteo Basilé: Karin Andersen, Lidia Bachis, Angelo Bellobono, Anita Calà, Vania Comoretti, Teresa Emanuele, Richard Kern, Alessandro Lupi, Angelo Marinelli, Marina Paris, Francesca Romana Pinzari, Vittoria Regina, Davide Sebastian, Corrado Zeni.
È una mostra che “scaturisce dal terribile argomento del femminicidio ma non è una manifestazione didattica che ha come soggetto il femminicidio, appunto, e i diversi modi di trattarlo in sede artistica. Anzi, a ben vedere, quasi nessuno degli artisti coinvolti raffigura specificamente la tragedia del femminicidio” (Claudio Strinati, storico dell’arte).
“Le artiste e gli artisti hanno accolto il richiamo di una mostra che parte da parole in forma di versi, toni imploranti e di umana repulsione, parole d’amore e di contrasto alla violenza, sedimento dell’eros come riconoscimento nell’altro, allusione diretta e indiretta di esperienze vissute nel tempo e al di là degli orizzonti temporali conosciuti” (Duccio Trombadori, critico d’arte).
Le opere “sono molto diverse nella tecnica e nel linguaggio ma tutte hanno una cosa in comune: mettono al centro la donna, ne raccontano l’identità, la bellezza, l’intelligenza, la superiorità. Mostrano l’incredibile ricchezza della parte femminile del mondo e cambiano la mente e il cuore di chi ha la fortuna di guardarle” (Chico Schoen, gallerista).

Un pesce in una biglia collettiva di arte contemporanea
Ideata e curata da Maria Elena Piferi
Direzione Artistica di Claudio Strinati
Catalogo edito da Il Cigno Edizioni Roma, Testi di Claudio Strinati, Duccio Trombadori e Chico Schoen