Una finestra su Parigi

Informazioni Evento

Luogo
LEO GALLERIES
Via De Gradi 10, Monza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da MARTEDI a SABATO h10-13/14-19

Vernissage
06/06/2013

ore 19-23

Artisti
Aldo Damioli, Tullio Crali
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Leo Galleries presenta un progetto espositivo inedito che mette a confronto le rappresentazioni di Parigi di due artisti che hanno ritratto la città a distanza di mezzo secolo l’uno dall’altro.

Comunicato stampa

Leo Galleries presenta un progetto espositivo inedito che mette a confronto le rappresentazioni di Parigi di due artisti che hanno ritratto la città a distanza di mezzo secolo l’uno dall’altro. Tullio Crali è stato un futurista e un aeropittore che ha vissuto nella Ville Lumière negli anni ’50, e ne ha documentato vita sociale e scorci quotidiani attraverso i celebri “disegni da strada”. Aldo Damioli è invece un artista contemporaneo che ha recentemente dedicato a Parigi una serie limitata di opere su tela che della capitale francese descrivono con toni vagamente malinconici - come per Crali - alcune vedute minori, più intime e sentimentali.
Sia nei disegni di Crali - realizzati come appunti, con gesto rapido e istintivo - che nei dettagliatissimi e meditati dipinti di Damioli - esistono una misura emotiva e un gusto scenografico che permettono all’osservatore di ammirarli insieme e di coglierne una (im)possibile parentela visiva.

Tullio Crali nasce nel 1910 in Montenegro, da una famiglia originaria di Zara. Nel 1922 si trasferisce assieme alla famiglia a Gorizia. Qui si appassiona alla pittura di Giacomo Balla, Enrico Prampolini e del movimento futurista. Nel 1929 nasce l’aeropittura, una particolare declinazione del futurismo che esalta la velocità e il dinamismo dell’aeroplano. Grande appassionato di volo, e grazie al legame di stima e amicizia con Marinetti, Crali nel 1932 espone le sue opere a Parigi alla “Prima Esposizione degli Aeropittori Futuristi Italiani”. In questi anni Crali si dedica anche a progetti di moda e di architettura. Nel 1933 partecipa alla "Mostra Futurista di Scenotecnica cinematografica" di Roma e l’anno successivo è presente per la prima volta alla Biennale di Venezia con l’opera Rivoluzione di mondi, che l’artista distrugge subito dopo l’esposizione. Nel decennio successivo partecipa a diverse edizioni della Quadriennale romana (1935, 1939 e 1943) e della Biennale, dove nel 1940 allestisce una sua sala personale. Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale continua a rimanere fedele ai principi del futurismo. Vive a Parigi dove insegna disegno dal 1950 al 1959. Nel 1966 si trasferisce a Milano, dedicandosi alla catalogazione dei suoi diari artistici e dei moltissimi documenti di viaggio. Muore nel 2000.

Aldo Damioli nasce nel 1952 a Milano, dove oggi vive e lavora. La sua è “una pittura ad alta definizione” (come scrive Elena Pontiggia) le cui cure descrittive sono dedicate a varie città del mondo, prima fra tutte NewYork, stilisticamente gemellata a Venezia, ma anche Milano, Parigi, Shangai. Tra le mostre personali più recenti ricordiamo: “Le città della pittura” (con Marco Petrus) al Serrone della Villa Reale di Monza, “Generi e Rigeneri” presso le gallerie Eventinove di Torino e MarcoRossi di Verona, “Scenografie di una mostra” al Teatro Arena del Sole di Bologna in occasione di ArteFiera 2013, “VeneziaNewYork” alla Galleria Quadrifoglio di Siracusa, “Disegnosolo” a Bologna, in occasione di Arte Fiera 2012, “48 pezzi facili” da Antonio Colombo a Milano (2011), e “A Parigi” alla MarcoRossi artecontemporanea di Monza (2011).