Una nuova Geografia dell’arte
L’Osservatorio Ethos Luiss Business School con il Museo Madre di Napoli per il progetto Art-Ethics. Conversazione con Ibrahim Mahama.
Comunicato stampa
L’Osservatorio Ethos per l’Etica Pubblica della Luiss Business School in collaborazione con il Museo Madre di Napoli presenta martedì 17 novembre alle ore 15:00 in diretta sui canali Facebook e Youtube dell’Ateneo, il progetto Art-Ethics (2019 – 2021) sperimentazione artistica triennale sul tema della multiculturalità nell’arte contemporanea.
Per l’occasione intervengono:
Sebastiano Maffettone, docente Luiss di filosofia e direttore dell’Osservatorio Ethos per l’Etica Pubblica
Laura Valente, direttore Museo Madre Napoli
Massimiliano Fuksas, architetto e designer
Francesca Maria Corrao, docente Luiss di Cultura araba e direttore scientifico Fondazione Orestiadi
Introducono i curatori: Gianluca Riccio e Kathryn Weir
Ospite d’onore, l’artista ghanese Ibrahim Mahama, tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea africana*
Il progetto speciale che Mahama, realizzerà al Museo Madre di Napoli come primo statement della piattaforma Art-Ethic, è anche la prima mostra/installazione che un museo d’arte contemporanea italiana dedica alla ricerca e all’opera del grande artista ghanese.
*Nato a Temale in Ghana nel 1987 Ibrahim Mahama coltiva ormai da diversi anni una ricerca che attraverso la trasformazione di materiali umili, spesso desunti dalla realtà storica, culturale e socio-politica ghanese, affronta nelle sue opere – spesso declinate in forma di grandi installazioni ambientali – temi e problemi legati alla, migrazione, alla globalizzazione, alla creazione di comunità, al lavoro e alla circolazione delle merci e delle persone attraverso confini e nazioni, nella cornice di una condizione umana universale.
Tra i suoi maggiori interventi all’interno delle più importanti rassegne internazionali di arte contemporanea si annoverano la partecipazione a tre edizioni della Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (2015, 2017 e 2019) alla 14esima edizione di Documenta (2017) a Kassel e Atene, alla 22esima edizione della Biennale di Sidney (2020), nonché la realizzazione di un’installazione a scala urbana a Milano con la Fondazione Trussardi (2018).