Una Sola Moltitudine
Cinque artisti raccontano con stili e linguaggi diversi, dalla fotografia al disegno alla xerografia, città visibili, invisibili e possibili, deliri urbani e paesaggi dell’anima; improbabili architetture e dissacrate icone contemporanee.
Comunicato stampa
Pluralità.
Ecco l'imperativo su cui fonda la collettiva che verrà inaugurata giovedì 29 settembre nel nuovo spazio espositivo Cellamare interno 56.
Una Sola Moltitudine, il titolo scelto dai curatori Sabrina Vitiello e Fiorenzo D'avino.
Cinque gli artisti selezionati, Davide Bramante, Renata Cagno, Peppe Cerillo, Costanza Costamagna, Simon Page-Ritchie, raccontano con stili e linguaggi diversi, dalla fotografia al disegno alla xerografia, città visibili, invisibili e possibili, deliri urbani e paesaggi dell'anima; improbabili architetture e dissacrate icone contemporanee. Le opere invitano ad esplorare le labirintiche strade poco battute dell'identità relazionale e sociale, seguendo il fil rouge dell'esortazione del poeta Pessoa :" Sii plurale come l'universo".
Tra poetica dell'oggetto e indagine sulla deflagrazione dell'io, proiettata, amplificata, esibita, talvolta in modo struggente, altre con bonaria ironia.
Viene così a comporsi una poesia corale, disgregata, ibridata ma soprattutto vissuta. Un mosaico di idee, immagini, emozioni, e spunti di riflessione.