Una stella tranquilla
Hiroshima Mon Amour ha il piacere di ospitare Pietro Scarnera, fumettista e giornalista, che ha appena pubblicato “Una stella tranquilla”. Una biografia, anzi meglio “un ritratto sentimentale di Primo Levi”, sotto forma di graphic novel.
Comunicato stampa
La sera di Venerdì 11 Aprile 2014 la sala Modotti dell’Hiroshima Mon Amour ha il piacere di ospitare Pietro Scarnera, fumettista e giornalista, che ha appena pubblicato “Una stella tranquilla”. Una biografia, anzi meglio “un ritratto sentimentale di Primo Levi”, sotto forma di graphic novel.
“Il gufo è il mio autoritratto” ha scritto una volta Primo Levi. E proprio da un gufo che vola sopra i tetti di Torino, città natale sia di Levi che di Pietro Scarnera, quest’ultimo inizia a tracciare il percorso narrativo all’interno di Una stella tranquilla, il suo nuovo libro edito da Comma 22.
A metà tra la biografia illustrata, il saggio storico e il monologo personale, il graphic novel di Scarnera racconta la vita e la poetica di uno dei più importanti e necessari scrittori del secondo Novecento, basandosi esclusivamente su episodi raccontati o citati dallo stesso Levi, a partire dal ritorno a casa dopo la guerra.
Una stella tranquilla (titolo di uno dei racconti più belli dello scrittore torinese) è un ritratto di Primo Levi come emerge dalle sue opere. Ed è un ritratto sentimentale, perché l’autore (che con Levi condivide la città natale, Torino) si è comportato come davanti a un vecchio album di famiglia, quando si prova a immaginare com’erano i nostri genitori, o i nostri nonni, quando ancora noi non c’eravamo. Il risultato è un racconto a metà tra biografia e fiction, che rende la complessità della figura di Levi (testimone, chimico e scrittore) ma non sconfina mai nella vita privata dell’uomo Levi. Il racconto si ferma infatti un attimo prima di quella mattina dell'aprile 1987, quando la stella tranquilla chiamata Primo Levi, brillante punto di riferimento per molti, si spense proprio come fanno le stelle, in maniera fragorosa.
Il suicidio dello scrittore, con tutti i dibattiti che l'accompagnano, è affrontato in questo graphic novel con particolare delicatezza: senza la pretesa di stabilire una verità, ma raccontando come in questi anni la memoria di quell'evento si sia "attorcigliata", rischiando di oscurare l'opera di Levi. È questa la domanda di fondo contenuta in Una stella tranquilla: Come raccogliere l’eredità dello scrittore? Come trasmetterla a nostra volta alle nuove generazioni? Scarnera prova così a riscoprire la figura di Levi dal suo punto di vista, quello di un ideale “nipote” che condivide con lo scrittore lo stesso bisogno “fisico” di raccontare.
Con un tratto chiaro e una bicromia delicata, Una stella tranquilla è costruito anche graficamente partendo dalle immagini presenti nell’opera di Levi. Le copertine dei libri, le fotografie d’archivio, ma anche i disegni fatti al computer da Levi e le strane sculture in filo di rame che riempivano il suo studio. Come quella maschera di gufo che Levi “indossa” in copertina, simbolo della distanza tra l’immagine pubblica di Levi, raccontata qui, e la sua dimensione privata, di cui al contrario sappiamo molto poco. Sullo sfondo, la città di Torino e le sue trasformazioni, dal dopoguerra al boom economico, dagli anni del terrorismo alla metropoli moderna dei giorni nostri.
Pietro Scarnera
Pietro Scarnera è nato a Torino nel 1979, vive e lavora a Bologna. Ha esordito nel mondo del fumetto nel 2009, aggiudicandosi il primo premio al festival del fumetto di realtà Komikazen con il progetto per il suo primo graphic novel, Diario di un addio. Pubblicato nel 2010 da Comma 22 e nel 2012 tradotto in Francia per l’editore Ca et là, il libro è una testimonianza dei cinque anni passati dall'autore accanto al padre, in stato vegetativo dal 2003 al 2008. Pensato come una ideale “base” per il dibattito su un delicato tema etico, Diario di un addio descrive con precisione la vita di una persona in stato vegetativo, le reazioni dei familiari e la routine degli ospedali, ma è soprattutto la storia di un figlio alle prese con la malattia del padre.
Una stella tranquilla è il suo secondo graphic novel ed è frutto di tre anni di lavoro: una ricerca che l’autore racconta sul suo blog, pietroscarnera.blogspot.it.