Una Visione Oltre
Il Museo Archeologico Nazionale di Adria instaura un dialogo con l’arte contemporanea in occasione della
seconda edizione di “Una Visione Oltre”
Comunicato stampa
Il Museo archeologico nazionale di Adria ospita le installazioni d’arte di “Una Visione Oltre”, il progetto d’arte contemporanea che invita alcuni dei migliori artisti italiani under 35 a confrontarsi con la città di Adria, il suo territorio, la sua cultura e la sua storia.
Agli artisti è stata offerta l’opportunità di venire in contatto con l’ampio patrimonio custodito dal Museo che racconta un passato fatto di multiculturalità e di incontro tra culture, etrusca, veneta e greca, un passato capace di contribuire – oggi più che mai – alla necessità di “vedere oltre”. Il dialogo tra la storia dell’antico importante crocevia rappresentato da Adria e la sensibilità contemporanea propria dei giovani artisti ha portato alla creazione di tre opere site specific, pensate per inserirsi all’interno del percorso espositivo museale ed estendere così l’esperienza di visita.
Il 6 giugno il Museo esporrà una grande video installazione di Stefano Cagol che si è confrontato con l’identità millenaria di Adria. Nella sua opera inedita intitolata “Elektron (of the mind)” l’artista torna a riflettere sugli elementi simbolici della natura, sulla loro energia e su metafore del superamento dei confini fisici e mentali, ispirandosi all’ambra (in greco elektron), una materia così unica e in qualche modo magica, oltre il tempo e lo spazio, con Adria come punto nevralgico della via dell’ambra 2500 anni fa. L’artista, con all’attivo due personali al MART, è vincitore del Premio Terna e ha già esposto alla Biennale di Venezia nel 2013 nel Padiglione Nazionale Maldive e nel 2011 con una personale alla Chiesa di San Gallo. Ora è alla direzione artistica di “Una Visione Oltre”.
Inoltre il Museo in questa speciale occasione presenta gli interventi di due degli artisti under 35 selezionati per “Una Visione Oltre 2017”: Giulia Sacchetto e Giulia Callegarin.
L’artista Giulia Sacchetto realizza “Alveo”, un delicato macramè d'inchiostro sviluppato mettendo a confronto l'attuale costa deltizia con l'antica linea di costa di San Basilio risalente all' età romana. L’intensità della trama è determinata dalla sovrapposizione dei confini naturali delle due epoche. La texture è ripresa dal seme del frutto del platano, pianta presente nella zona umida del Delta. L’artista ha conseguito nel 2016 il diploma accademico di secondo livello in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, cattedra di Carlo di Raco e Miriam Pertegato. Nata a Rovigo, vive e lavora ad Adria.
L’artista Giulia Callegarin (opera composta da fotografie proiettate), pone in essere un riflesso dal quale riaffiora all’improvviso una memoria. La “Tomba della biga”, riflette sui luoghi attuali del ritrovamento di questo importante reperto. Pervasi, oggi come allora, da una rigogliosa vegetazione, essi appaiono calmi, delicati e pacifici. Tutto sembra riaffiori all’improvviso, riportando difronte a noi stessi la nostra coscienza più profonda; naturale e artificiale indicano il tempo del mondo.
Giulia Callegarin si dedica alla fotografia dal 2014. Nata ad Adria, si è diplomata presso il Liceo Classico Bocchi di Adria e studia Computer science presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Le installazioni presso il Museo saranno visibili fino al 25 di giugno, chiudendo in concomitanza della tre giorni di eventi di “Una Visione Oltre”, prevista dal 23 al 25 giugno in diverse sedi ad Adria e nelle sue frazioni, in luoghi che a diverso titolo evocano il passato, il presente e il futuro del tessuto ambientale e antropico, dove verranno presentate le opere degli altri giovani artisti selezionati: Luca Coclite, Matteo Capobianco, Giorgio Gieri, Ginevra Mei, Chiara Parolo, Giulio Zanet.
“Una Visione Oltre”, a cura di Tobia Donà, è realizzato con la direzione artistica di Stefano Cagol, è promosso dall’Associazione Pro Loco di Adria con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del progetto “CulturalMente 2016”.
Didascalia foto: Stefano Cagol, 'elektron (of the mind)', Adria 2017