Un’amicizia oltre il tempo
Un’importante mostra dedicata a due grandi Maestri del dopoguerra: Tancredi Parmeggiani (1927-1964) e Riccardo Licata (1929).
Comunicato stampa
TANCREDI e LICATA
“Un’amicizia oltre il tempo”
Domenica 4 marzo 2012 alle ore 11.30, la Galleria Perl’A situata a Venezia in Salizada San Samuele, San Marco 3216 (a pochi passi da Palazzo Grassi), inaugura un’importante mostra dedicata a due grandi Maestri del dopoguerra: Tancredi Parmeggiani (1927-1964) e Riccardo Licata (1929).
Veneziani d’adozione ed artisti geniali; la loro storia creativa e personale si incrocia continuamente durante un’amicizia lunga quasi vent’anni. Tancredi percorre un’irregolare formazione artistica nella città di Venezia, a soli vent’anni ottiene la stima di artisti come Vedova e Guidi che 1949 lo presenta nella sua prima personale. Nel ’51 espone alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e di ritorno a Venezia incontra Peggy Guggenheim che gli mette a disposizione un atelier personale. A partire dall’anno seguente partecipa all’attività del movimento Spaziale con una serie di opere che comunicano, attraverso segno e colore, una lirica profonda e intima. Alla fine degli anni ’50 lascia la città lagunare per dirigersi verso Parigi. Qui incontra autori geniali come Klein e Giacometti; difficoltà economiche e situazioni disagevoli influenzano la sua pittura degli ultimi anni con grotteschi lacerti figurativi e riferimenti ad una cruda realtà. Licata ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia negli anni compresi tra il 1947 e il 1955, anni in cui aderisce allo spazialismo con una pittura segnica di grande originalità. Nel 1957 è chiamato come assistente di Gino Severini all’Ecole d’Art Italienne de Paris e nel 1961 è nominato professore di mosaico alla Ecole Nationale de Paris dove ha insegnato fino al 1995. Con vasta esperienza d’arte che lo vede di volta in volta pittore, incisore, mosaicista, scultore, scenografo, inizia ad esporre a Venezia e a Firenze nel 1949 con il gruppo dei Giovani Pittori Astratti. La sua prima esposizione personale si tiene a Venezia nel 1951, seguono oltre 400 personali in 35 diverse Nazioni.
L’esposizione, organizzata in partnership con lo Studio d’Arte G.R., comprenderà una trentina di opere dei due artisti che nel periodo compreso tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60, aderirono e contribuirono alla storia del Movimento Spaziale che – con l’arte Programmata, l’arte Povera e la Transavanguardia – è una delle poche espressioni artistiche italiane teorizzate, riconosciute a livello internazionale del secondo ‘900. Le illustrazioni di tutte le opere esposte saranno raccolte in un raffinato catalogo edito da “Il Sogno di Polifilo edizioni” corredato da un contributo critico del Prof. Giovanni Granzotto.