Uncommon places

Informazioni Evento

Luogo
MUNICIPIO
piazza Unità d’Italia , Trieste, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
28/01/2012

ore 18.30

Contatti
Email: info@gruppo78.it
Sito web: http://www.gruppo78.it
Artisti
Elisa Zurlo
Generi
performance - happening

Un evento multimediale ideato dalla video-artista Elisa Zurlo. Consta di video-proiezioni – immagini di Elisa Zurlo, montaggio di Irene Rubini – danza e musica con la collaborazione di Kaartik per quanto riguarda la coreografia, la partecipazione di 7 dance-performer.

Comunicato stampa

Sabato 28 gennaio, con inizio alle ore 18.30, avrà luogo sotto il porticato del Municipio in piazza Unità d’Italia e nella retrostante Androna del Pozzo un evento multimediale dal titolo UNCOMMON PLACES.2 ideato dalla video-artista ELISA ZURLO. Consta di video-proiezioni – immagini di Elisa Zurlo, montaggio di Irene Rubini - danza e musica con la collaborazione di Kaartik per quanto riguarda la coreografia, la partecipazione di 7 dance-performer: Silvia Barcelli, Giulio Budini, Toper Chetus, Paolo Gargiulo, Kaartik stesso, Federica Russolo, Ivan Sorgente, la musica live di Lorenzo Niego e con la collaborazione di Edoardo Danieli, in qualità di light designer.
La promozione è del GRUPPO78, a cura di Maria Campitelli.

L’evento discende dai video esposti da Elisa Zurlo alla mostra “Convergenze” dello scorso ottobre 2011 al Museo Carà di Muggia, e raccolti sotto il titolo “Uncommon places”. E già in quel caso c’è stata un’espansione performativa con il danzatore Kaartik che riceveva sul corpo in movimento le immagini elettroniche che a loro volta narravano di un corpo indagato dal mezzo digitale con le sue metamorfosi, un corpo che si sdoppia, si moltiplica, si sfalda e si compenetra ad altre realtà, in una suggestiva sovrapposizione di reale e di virtuale, intensificando il senso di “luoghi non comuni”.
Il corpo innanzi tutto è inteso come luogo non comune che accoglie altre immagini, provenienti da altri contesti, citazioni che si interscambiano, generando nuove situazioni, in un rincorrersi incessante che fonde passato e futuro, divenendo un eterno presente. I video qui proposti - “Flying city”, “Uncommon places” e “Uncommon places.2” - come supporto mobile e vitale della dance-performance sostenuta dai sette danzatori con il corollario musicale ideato ad hoc da Lorenzo Niego, nascono uno dall’altro. E’ un espandersi progressivo di un’idea di fondo che guarda al corpo, inglobando gli ambiti più svariati, echi della città, strutture architettoniche, graffiti che poi si imprimono anche, tramite le alchimie elettroniche, sui corpi divenendo in certi casi echi simbolici di potere. Sono residui della storia che s’insinuano in nuove realtà, in un tessuto in perenne trasformazione, costituendo la trama in divenire dell’esistente, attraverso il filtro dell’invenzione e della poesia. E’ la registrazione di continui passaggi evolutivi dell’essere e del sapere. Nell’ultimo video compaiono spesso dei numeri, equazioni, un fraseggio matematico che trapassa i corpi diafani e trasparenti, evidenziando la base fondante del mondo e dell’universo.
Ed è anche un’indagine nella materia, attraverso la sperimentazione digitale, disgregandola nelle sue cellule primarie per modificarne la struttura, per farle divenire qualcos’altro.
Questo il senso composito dei video, che guardano al mondo in ampio spettro, che nell’evento fanno tutt’uno con i corpi reali che si snodano e si raccontano nello spazio concreto della piccola corte, raccolta e riparata dell’Androna del Pozzo, subito dietro il Municipio di Trieste. e nel suo porticato. Così come s’accorpa la sonorizzazione di Niego, costituita dal didjeridu – antico strumento a fiato usato dalle popolazioni native australiane – suonato dal vivo in contaminazione con una base di live electronics, creando nella multimedialità un tutt’uno inscindibile.